Mister Te lo dico alla Olbiesa:
«Bella Zémaria…
hai vinto Tu


PUTEOLANA-OLBIA 1-3
Puteolana: Leone, Astemio (46’ Dammacco), De Caro, Montuori, D’Agostino (46’ Palma), Cess (76’ Russo), Mungo, Gioielli (56’ Balzano), Diabate (46’ Bombaci), Mascari, Coniglio. A disp.: Polverino, Cherubini, Occhiuto, Popovic. All.: Salvatore Marra.
Olbia: Ascioti, Luzayadio (90’ Diallo), Buschiazzo, Pani, Petrone, Costanzo (72’ Islam), Biancu (75’ Furtado), Rizzo, Maspero, Ragatzu (90’ Della Salandra), Di Grazia (70’ Lucarelli). A disp.: Rizzitano, Yanovskyy, Marroni, Cabrera. All.: Ze Maria.
Arbitro: Flavio Barbetti
Reti: 18’ Maspero. 33’ De Grazia, 58’ Costanzo, 79’ Russo.
Angoli: 4-3; amm.: Montuori, Petrone, Buschiazzo, Lucarelli; rec.:+1’+5′.

Quando ho visto la formazione*, ho pensato alla stravaganza che un mister così poco simpatico e per niente avvezzo a confrontarsi con la stampa e con i critici, avesse azzardato troppo rischiando, con un Olbia letteralmente capovolta, di prendere la tredicesima scoppola.
Ma ha avuto ragione Lui, su tutti i fronti. Privo, per la prima volta del super Arboleda delle ultime prestazioni, con un portiere esordiente, ha scelto di rinunciare alla Punta Fissa lì davanti e schierare tuttinsieme il manipolo di sei centrocampisti e/o punte part-time, con la missione di rendere complicata la vita agli avversari che, sin dai primi minuti, non hanno davvero capito un piffero di come fermare il nostro “Yacht a 10 Alberi”.
Nel primo tempo, soprattutto, non gli abbiamo mai lasciato il pallino del gioco. Al primo vagito dell’incontro, proprio l’esordiente “full-time” Biancuolbiese ha la palla buona da metter nel sacco, ma incespica sul più bello.
Non ci mette molto a rimediare allo spreco e si procura da navigato “rompighiaccio” il secondo rigore a nostro favore di questo campionato.
Dal dischetto Ragatzu accusa la “recente sindrome juventina” e sbaglia il penalty, ma la fiondata è così forte e malandrina che sulla respinta alta di Leone, si avventa l’illuminato Maspero di questo periodo che, per toccare il cielo con un dito e rendere felici tutti noi, si “capovolge” proprio in “stile Ragatzu” e rovescia in rete il pallone del primo gollazo di giornata, il terzo per lui nonchè il terzo assist per Daniele.
Da quel momento l’Olbia Capovolta, mette in mostra la partita perfetta. 
I sei centrocampisti tuttofare occupano tutta la scena del rettangolo di gioco, con maestria e soprattutto senza dare alcun punto di riferimento a De Caro e compagni.
Sulle fasce più Petrone che Luzayadio, imitando Arboleda, diventa il settimo pericolo aggiunto in zona gol ed alla fin della “tenzone” i tocchi mirabili di De Grazia e Costanzo, interrotti dal corner finito in rete per la capocciata di Russo, capovolgono il doloroso 3-1 dell’andata al Nespoli, rispettando anche la cabala dei numeri visto che ieri era proprio il primo giorno (1) di marzo (3 mese).
Ed ora anche Noi, possiamo finalmente permetterci di giocare con quei numeri e la cabala, visto che nelle ultime 16 gare abbiamo conquistato 27 punti (8 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte) vale a dire 1,68 punti di media a partita, che sono persino un tantino meglio, se raffrontati con la media su tutto il campionato dell’avversaria odierna Puteolana (1,65 punti su 26 gare giocate) che staziona in zona playoff.
A noi pesano e come, quelle stramaledette 10 prestazioni di inizio stagione con soli 3 pareggi e 7 scoppole che, purtroppo condizionano anche i sorrisi a 32 denti di questo finale di stagione.
Domenica arriva la Lodigiani, con la quale perdemmo 1-2 per la settima volta di quelle prime  maledette 10 giornate.
Allora eravamo nel triduo della commemorazione dei defunti; la Lodigiani aveva 9 punti più di noi che stavamo rannicchiati a quota 3.
In quella gara segnò il suo secondo gol (dei 4 complessivi) Gianmarco Staffa, giocò gli ultimi 17’ con la maglia bianca anche Cristian Totti sotto gli occhi amorevoli di mamma e papà, ed io personalmente ero ancorato al mio “voto” di critico “no comment” delle gare della mia Amata che, ritenevo allora non in sintonia con le mie… Corde Vocali.

Era davvero un’altra epoca ed è giusto che la Lodigiani lo sappia.
Questa Olbia capovolta, vincente e Zemariana rinfranca la nostra passione sportiva, i sorrisi a 32 denti e le nostre corde vocali che, come sempre intonano e sostengono il Nostro canto Biancolbiese:

OlèOlbiaOlè..
Ora e sempre Ad Majora Ragatzi
Tore Zappadu.

*Anche nella istantanea di corredo all’articolo ho voluto ossequiare questo 11 capovolto schierato dal nostro Mister