OLBIA LUCCHESE 0-0
OLBIA (4-3-2-1):
Rinaldi; Arboleda, Bellodi, Motolese, Fabbri (68’ Montebugnoli); Mameli (78’ Zanchetta), Dessena, Biancu (83’ Zallu); Contini ( 68’ Cavuoti), Ragatzu, Nanni (78’ Scapin); a disp.: Palmisani, Van del Want, Incerti, Corti, La Rosa, Palomba, Belloni, Di Nunzio; all.: Leandro Greco

LUCCHESE (4-2-3-1): Chiorra; Alagna, Merletti, Tiritiello, De Maria; Gucher, Cangianiello; Guadagni (65’ Rizzo Pinna), Tumbarello; Russo (79’ Sueva); Magnaghi (84’ Fedato); a disp.: A disp. Coletta, Perotta, Toma, Berti, Quirini, Djibril, Leone, Yeboah. All. Gorgone.
Arbitro: Gangi di Enna.
Note: angoli 4-6 per L.; amm.: Dessena, Fabbri, Ragatzu; Magnaghi, Tumbarello; rec.: +2’+5’.
Il salto di qualità declamato alla vigilia, non si è visto in campo; se lo 0-0 è sempre meglio che niente, allora teniamoci questo piccolo “salterello” che non sposta di una virgola i nostri problemi e/o le nostre aspettative.
Al netto del maestrale impietoso come sempre, quando sferza il Nespoli, la prestazione offerta in impegno e buona volontà è fuori discussione, ma ad onor del vero se c’è stata una squadra che ha fatto del suo meglio per provare a vincere questa partita complicata, questa squadra aveva la maglia rossonera.
Nel primo tempo, con il vento a favore per loro, nella prima mezzora sono stati bravi a menar la danza con azioni veloci e incisive, ma di tiri in porta nemmeno l’ombra e siamo noi con Ragatzu al 32’ a provarci, con Chiorra che manda in angolo, ma quella davvero più vicina al gol è la bordata di Gucher su punizione che sfiora molto da vicino il bersaglio.
Nel secondo tempo, con Eolo a favore nostro, l’attesa di azioni che mirino decisamente al vantaggio si fa sempre più asfittica e soltanto al 64’ Biancu (FINALMENTE) prova la sciagattata da lontano, Chiorra balbetta e sulla sua respinta Nanni si mangia lingua e occasione, mancando la porta per un nonnulla. Gli ultimi minuti sonno tutti loro (con Russo sugli scudi in almeno 4 occasioni in cui prova a battere Rinaldi).
A noi prima del fischio finale (90’) capita che Ragatzu ritorni assistman e conceda platea ed onori al destro si Scapin ma il rasoterra sfiora solo il palo e Noi, come i ragazzi di Gorgone, ci infialiamo gli occhiali di uno 0-0 che, allo stato dell’arte, serve a poco, molto meno di quel che le “chiacchiere” di ogni vigilia promettono a profusione.

Interessante e positiva la prestazione da titolare di Angelo Mameli, galtellinese del 2005, preannunciata in settimana da mister Greco, in una gara che avrebbe potuto far tremare le gambe ad un veterano, lui non ha battuto ciglio e, a tratti, è stato anche perno centrale della manovra di squadra, con diverse interessanti proposte per gli avanti di turno.
Probabilmente la stanchezza della tiratissima “tenzione” con Pineto di Giovedì, ha impedito invece di rivedere dal primo minuto Cavuoti sulla fascia destra, dove probabilmente avrebbe reso più fluente e pericolosa la nostra manovra, in una zona del campo dove Lucchese ha sempre mostrato difficoltà difensive.
Fossimo a scuola: Sufficienza sarebbe il nostro voto.
Tutto come prima, nè peggio (fortunatamente) nè meglio (altra occasione persa) perche la verità è che 2/3 del girone di andata ce li siamo “giocati” e… se ciò che è stato non ride, il futuro è ancora maledettamente incerto.
Alla prossima, verso l’Infinito di Recanati… dove lo scorso 6 aprile, nel campionato della scorsa stagione il sinistro epico del piazzato di Emerson (diventato leggenda per la longevità storica del Puma biancolbiese) e due “gioiellini” di Ragatzu ci hanno regalato un 2-3 per noi che, seppur con diverso punteggio, ci garantisca l’uscita dall’anonimato ed il rilancio di 3 punti sul tavolo di una classifica che ci vede ancora in basso, troppo vicini al ciglio del baratro.

Ad Majora Ragatzi, ora e sempre OlèOlbiaOlè,
Simprie

P.S.: è la seconda volta (contando anche Pineto) che, appunto nelle ultime 2, facciamo più punti della Torres… soddisfazione piccola piccola, ma piuttosto piacevole.