Arriva la Fermana per la 10ª di calendario e sulla carta l’assalto ai 3 punti dovrebbe essere più abbordabile rispetto al recente passato.
Sulla Carta i ragazzi di Mister Protti rientrato sulla panchina, dopo l’esonero di Bruniera, sono messi peggio di NOI, ovvero “male in arnese” o “malassultati” che dir si voglia.
Occupano la penultima piazza della classifica, con soli 5 punti all’attivo e con Rimini ultima e Juve Next terzultima sono le uniche che stanno dietro la nostra Olbia.
Ma la carta, la classifica e i trascorsi contano poco o niente, soprattutto in considerazione dei trascorsi tra le due squadre e, ancor di più, che, nonostante questa disastrosa partenza (1 sola gara vinta 3 pari e 4 sconfitte) va chiarito che nelle 4 trasferte sin qui disputate ha perso solo con Carrarese alla prima (0-3) e pareggiato meritatamente con Gubbio, Vis Pesaro e Spal.
Davvero inquietante la diversità di rendimento tra le gare interne e le trasferte, ma per stare all’erta Noi biancolbiesi, abbiamo ancora chiare le altrettanto inquietanti immagine dell’Olbia-Fermana del 31 gennaio di quest’anno. Si disputava la 25ª giornata, ed Occhiuzzi e la sua truppa avevano in animo di cominciare la risalita, visto che allora eravamo Noi terzultimi, con 20 punti due soli di vantaggio sull’ultima Montevarchi ed uno su Imola, un posto più avanti.
L’imperativo era vincere a tutti i costi ma sul campo, la “ciurma” di Protti ci diede una sveglia indimenticabile. Il 4-2 finale per loro non racconta per niente ciò che avvenne nel rettangolo di gioco: 0-3 nei primi 50’ con un Fischnaller (oggi alla Torres) in stato di grazia ed una sintesi di quel che fece la Fermana che noi raccontammo così:
«Veloci e coordinati su ogni palla, attentissimi nella parte difensiva (Borghetto escluso che provoca il rigore e si impapina nell’autorete), padroni del centrocampo e particolarmente ispirati li davanti dove Fischnaller, a segno anche nel 2-3 vincente del Sudtirol del 2008, nonché alla sua quarta tripletta in carriera, ha scorrazzato in lungo ed in largo su una difesa bianca davvero incostante ed impresentabile, anche per la mollezza del nostro centro campo. Noi, in 95′ se escludiamo il rigore i corner e i piazzati, abbiamo tirato in porta una sola volta al 23′ con Biancu».
È bene non dimenticare che di quel gruppo, pur senza Fischnaller, oltre a Protti in panchina, è rimasto un zoccolo duro per niente rassicurante (Giandonato, Scorza, Misuraca, Pinzi, Eleuteri, Spedalieri).
Non ho menzionato il portiere Borghetto, non perché non sia titolare come portiere, ma perché, ci sono giustificate probabilità che non lo sia domani contro di noi. Borghetto, così come rendicontavamo nella disfatta del Nespoli di gennaio, anche in questo avvio di stagione ne ha combinato più di Carlo in Francia, alternando grandi interventi a papere madornali (una autorete, troppe uscite fuori tempo) costate non poco a Lui ed ai suoi compagni, imperdonabile il suo erroraccio, durante l’ultima sfida persa con l’Entella il secondo gol ligure in cui il pur bravo portiere Jesolano, con una uscita sconsiderata ha regalato la palla a Santini che così a porta sguarnita ha chiuso la gara.
Ad inizio ripresa ha subito anche la prima sostituzione con Furlanetto, fors’anche in via preventiva per un infortunio alla spalla. Insomma. Può essere che dopo l’esordio in campionato al 2002 Alessio Furlanetto, in prestito dalla Lazio, tocchi anche l’esordio da titolare al Nespoli.
Sta di fatto che se è vero con i soli 3 gol all’attivo, i marchigiani abbiano l’attacco più asfittico del girone, sembra che proprio la difesa, con le partenze di Parodi, Pellizzari, De Nuzzo, Carosso, Gkertsos ed anche del portiere Nardi, sia il reparto più in difficoltà in questa stagione.
Cinque delle 14 reti sono state subite con colpi di testa su assist dalla fasce laterali ed uno su corner, senza che nessuno oltre Borghetto abbia mai saputo contrastare gli avversari nel gioco aereo.
Sempre dalle fasce, soprattutto dalla zona mancina della retroguardia, sono arrivate le azioni decisive di altre cinque marcature.
Di contro le uniche tre marcature le hanno realizzate Montini, con un chirurgico rasoterra dal limite dell’area che ha consentito ai suoi di vincere (unica finora) col Pontedera e con due belle azioni manovrate dal duo Curatolo-Semprini che, nell’ordine, si sono scambiati vicendevolmente i ruoli di assistman e goleador nel pari (2-2) a Pesaro.
Tant’è che da 315′ (tre partite e mezza) sono a digiuno di reti.
Con l’arrivo di Protti, da due partite in qua, la squadra si dispone con il 4-3-2-1, in cui la mediana soprattutto per via della sagacia e grandissima tecnica di Manuel Giandonato(a suo tempo biancolbiese di vaglia), il vero play a tutto tondo della squadra, è davvero il reparto dove si contrasta la trama di gioco avversaria rilanciando la propria.
In avanti il tandem della trequarti Pinzi-Curatolo è deputato, nelle intenzione del mister, ad un costante supporto a Semprinipunta di riferimento questo nelle intenzioni, poi nelle gare capita che non tutte le ciambelle riescano col buco.
Certo è che se la gara è importantissima per noi, per gli ospiti è ancora più decisiva per capire se davvero, la bella e piacevolissima Fermana della scorsa stagione sia soltanto un ricordo dello struggente passato.
Ps: I PRECEDENTI: dal 2021: confronti 4, con una vittoria 3-1 dell’Olbia a Fermo nel 2021-22 e il 2-4 al Nespoli nel 2022-23; 2 pareggi per 0-0. Insomma nessuna delle 2 è mai riuscita a vincere nel suo turno casalingo.
Che sia la volta Buona?
Buona Partita a Tutti
Tore Zappadu