A 14 gare dalle fine, non c’è pace tra le “rotaie” di Via Diacetto in Firenze, in specie nella zona del civico 19. È lì che, ormai ad ogni ora, si attende una “decisione” chiarificatrice sull’inverecondo Casino nel quale ondeggia, da troppo tempo, la serie C, con il peggiore dei guazzabugli possibile, proprio nel nostro girone. Ancora alla vigilia della 25 giornata, mancano 14 gare da recuperare, 6 di queste riguardano il Pro Piacenza, prossimo, secondo quel che dice il Regolamento federale, alla esclusione dal campionato, con l’atteso annullamento di tutte le partite che lo hanno riguardato, comprese anche quelle decise a tavolino col risultato di 0-3, con Pro Vercelli, Juventus e Siena. Del tutto evidente che, allo stato la classifica sulla quale tutti si ragiona sia soltanto “virtuale”. Per esempio, per quel che riguarda, quella Dark dei bassifondi, la situazione reale stravolge, oggettivamente quel che è successo finora e, sussurriamolo con un po’ di piacere, la rivisitazione della graduatoria fa gioco soltanto a noi, al Gozzano e l’Alessandria, che tra le pericolanti, siamo le uniche tre che hanno perso con il Pro. Vuoi vedere che, alla fine, anche perdere, qualche volta fa comodo, tanto più se (ricordate?), senza aver mai subito un tiro in porta, prndondo una sberla con quel colpo di testa di Maldini, sul classico corner sempre assassino (per noi).
Vediamola allora, questa nuova e “reale” classifica, dalla parte di sotto:
25 punti il Gozzano,
22 Juve e Alessandria,
20 da soli Noi,
19 il Cuneo e la Pistoiese,
7 l’Albissola,
16 la Lucchese e
11 l’Arzachena.
Questo significa che allo stato, siamo fuori dai playout, nei quali vengono invece ricacciate Pistoiese e, proprio la nostra prossima avversaria, il Cuneo.
Ma non basta, visto che sia la Lucchese che lo stesso Cuneo sono in grandissime ambasce per via del mancato pagamento della multa di 350 mila euro, per gli strascichi della irregolare fidejussione versata ad inizio campionato; anche in questo caso si prospetta l’esclusione dal campionato (l’ha confermato proprio il presidente Ghirelli) o, ma questa alternativa sembra poco credibile, una pesantissima e deprimente ulteriore penalizzazione.
Ecco, in questo clima, noi domenica affrontiamo il Cuneo.
Una squadra che, sul campo, ha saputo reagire alle angosce societarie disputando un più che dignitoso campionato, visto che i punti realmente ottenuti sono 29, al lordo della prima pesante penalizzazione di -7 già registrata dalla Classifica attuale. Anche il mercato di riparazione, della società piemontese è stato all’insegna del “depauperamento” di alcuni pezzi pregiati.
In primis il bravissimo portiere Richard Marcone, nato a Bucarest, il 21 gennaio 1993, ma è italiano a tutti gli effetti sportivi, avendo giocato 38 gare in Serie B con Vicenza, Trapani e Pro Vercelli; 89 gare in Serie C tra Sudtirol e Cuneo con 90 reti subite. Oddio, all’andata non abbiamo avuto modo di constatare la sua bravura, visto che siamo stati del tutto insignificanti in attacco, mentre siamo stati in grado di ammirare Giuseppe Borrello, nel primo tempo, e Caso nel secondo, sulle loro fasce dove ci hanno letteralmente “asfaltato”.
Il gol su rigore, venne segnato proprio da Giuseppe Borello, un ’99, ormai da 4 domeniche in forza al Rende dove in quattro gare è diventano titolare inamovibile. Insomma stavolta non ci sarà Borello che ci ha castigato, e neppure Gissi (squalifica) che si procurò il rigore.
All’andata, a metà Ottobre, quando lo incontrammo, fummo in grado di “risolvere” di “rigore”, una loro astinenza da vittorie che durava da Aprile. Stavolta, anche a causa dei guai societari, arrivano comunque con il dente ancora più avvelenato. E non è neanche detto che sia decisivo, il non lieve ridimensionamento. nel mercato invernale, visto che a fronte delle 5 importanti partenze (68 presenze complessive, 4767’ disputati) sono arrivati solo in 3 e non proprio troppo “rodati”: uno è il portiere (mai impiegato quest’anno) Daniele Cardelli (‘95) dal Pisa; il secondo è un’ala destra, Emanuele Emmausso (‘97) dalla Reggina che finora ha timbrato 12 ingressi per 397’); Simone Pecorini (’93) è invece uno di quelli davvero forti e bravi, ma con un grande futuro (purtroppo) “alle spalle” che, di sicuro, avrà voglia di rinverdire a Cuneo, visto che nelle ultime tre stagioni tra Ascoli-Entella e Avellino ha al suo attivo appena 20 ticket per complessivi 1054’, e quest’anno non ha ancora giocato.
Insomma, ammesso e non concesso che il Cuneo che dovremmo affrontare nel rettangolo di gioco, sulla carta potrebbe essere meno forte di quello che ci batté meritatamente al Paschiero, sarà meglio, molto meglio non fidarsi e cercare di risolvere i nostri problemi sul campo, meritandoci nel gioco, una salvezza che non possiamo ASSOLUTAMENTE fallire.
Al resto, ci penseranno gli organi federali, sempre che, troppo tardi più che presto, decidano di far rispettare le regole e rendere meno farsesco un campionato… con le piaghe da decubito.
Buona partita a tutti,
Simprie