Cynthia-Olbia 2-1
Cynthia: Zattin; Cossa, Leccese (78’ Carta), Baylon, Mazzei; Di Ventura, Quadrini, Bianciardi; Buscia (74’ Di Bartolomeo), Meacci, Bertoldi (64’ Farrugia). A disp. Scarsella, Tabascio, Giordano, Alongi, Candidi, Ronca. All. Mario Apuzzo
Olbia: Sorrentino; Malesa, Peana, Varrucciu, De Cicco (64’ Doddo); Capuano (75’ Delrio, 90’ Musella), Farina, Simeoni; Molino; Pozzebon, Aloia. A disp. Saraò, Abachisti, Asole, Taras, Columbano, Gallon. All. Mauro Giorico
Arbitro: Daniele Paterna di Teramo
Reti: 28’ Buscia, 42’ Aloia, 95’ Mazzei
Note: Espulsi nel dopogara Buscia e Molino per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Meacci (diffidato-squalificato), Buscia (come Molino,1 giornata per 8 ammon. più quelle per espusione), Leccese, Di Ventura (diffidato-squalificato), Aloia (va in diffida) Molino (prende una giornata per la 8 ammonizione, più quella o quelle per la espulsione), Pozzebon (diffidato non gioca domenica), Varrucciu. Angoli: 6-9. Recupero: 1’ + 5’. Spettatori: 250 circa. Al 54’ Sorrentino para un calcio di rigore a Quadrini.
Che si chiamino Terracina, Anziolavinio, Cynthia: nel bosco dell’Olbia fanno legna in tanti. Meritatamente o meno, ma questa è la dura legge del calcio. Non riusciamo ad imbroccarne una. Con la Mole Marino siamo stati infilzati due volte dall’angolo eppure vincemmo, con un po’ di buona sorte. Con Cynthya di angolo ne è bastato uno solo per mandarci ai matti, nel modo più stronzo e subdolo con la sorte che si riprende quel poco che ci ha aveva regalato, proprio quando tutto avrebbe dovuto essere finito. Presa da sola questa sconfitta si potrebbe analizzare solo con gli episodi, come quasi sempre si fa nel calcio. Supremazia evidente dei bianchi, finalmente un po’ più equilibrati a centrocampo; Aloia tornato al gol perché ricomincia a giocare dove si trova meglio, Molino che riprende il suo ruolo di mattatore della trequarti, Sorrentino che si sostituisce a Saraò e strapara l’ennesimo noiosissimo rigore contro, una traversa, tante occasioni, un gol annullato ingiustamente. A osservarlo senza acredine, il bicchiere è anche mezzo pieno. Ciò che preoccupa è tutta quella parte vuota della tazza che non si vede davvero come la si possa riempire. Dicevamo dei corner, tra angoli e piazzati abbiamo preso 8 gol in tutto. Esclusi ovviamente i rigori, perché con quelli arriviamo a 15 reti. Vale a dire la metà giusta di tutti i gol subiti. Del tutto ovvio che si tratti di registrare qualcosa che non va in difesa. La squadra ha sicuramente avuto un sussulto positivo e non è stata fortunata, ma tutto questo evidentemente non basta. Il nostro campionato “tranquillo” è finito alla ottava giornata, quando dopo il bellissimo uno due di Maccarese rifilammo un tranquillo 4-1 a Palestrina. Dopo quel primo bel filotto, siamo precipitati in altre 8 prestazioni da brivido, dove né il buongiorno né il tramonto sono più la stessa cosa. Siamo sull’orlo di una crisi di identità, oltre che di risultati e di rinnovato slancio con le “squalifiche”, che rischia di vanificare qualsiasi illusione, anche la meno pretenziosa. E domenica, c’è il San Cesareo….
Ad Majora Olbia, sempre e comunque.
Simprie