OLBIA-TERRACINA 2-1
Olbia (4-3-3): Di Chiara; Arboleda, Marie Sainte, Pani, Yanovskyy; De Grazia, Rizzo, Marroni (74’ La Rosa), Staffa (84’ Lucarelli), Furtado, Costanzo (70’ Caggiu). A disp.: Rizzitano, Gonzales, Rizzi, Bertini, Chazarreta, Brancato. All. Ze Maria
Terracina (4-3-3): Uva; Rustichelli (33’ Accietto), Franco, Vecchio, Esposito (74’ Ronci); Martino, Pecchia, Mauti (66’ Riccio); Sadaj (60’ Capone), Dorato, Tonni. A disp.: Truppo, Rosato, Di Lazzaro, Cannatella. All. Palo
Arbitro: Francesco Ennio Gallo di Bologna
Reti: 46’ p.t. Dorato; 48’ De Grazia, 68’ Furtado
Note: angoli 4-2; amm.: Mauti, Arboleda, Furtado, Pecchia; rec:+1,+4’

FI-NAL-MEN-TE interrotta, alla settima puntata casalinga si rompe l’incantesimo ed arrivano i primi 3 punti tondi tondi, tutti “made in Terranoa”.
Non era mai successo in nessuna delle  24 stagioni di serie D un così lunga e snervante attesa.
Rimanere senza vittorie casalinghe ad inizio stagione non è stata mai nostra abitudine. Finalmente abbiamo interrotto la castità ed abbiamo lasciato al palo quel drappello delle “vergini vestali” a cui, in maniera poco decorosa, eravamo affiliate da 6 turni.
Adesso nei Nove gironi nazionali di serie D, le vergini intonse di vittoria fra le mura amiche, sono rimaste in 5 (Flaminia nel girone E, Fermana e Sora nel girone F, Costa d’Amalfi nel girone H, con loro anche il COS Sarrabus del nostro girone).
E dire che questa undicesima sfida storica con Terracina non si era messa bene, quantomeno nei primi 45’, pardon 46 minuti… e già all’OLBIA di questa stagione, gli ultimi minuti dei tempi regolamentari sono spesso stati piuttosto… indigesti.
E visto che ci siamo, non sembri fuori posto ricordare che questa vittoria sfata anche la cabala degli scontri con Terracina nei mesi di Novembre e Dicembre: nelle 4 precedenti occasioni avevamo racimolato due pari e 2 sconfitte.
C’era, com è naturale che sia, nei due schieramenti una gran paura di perdere,  e comunque i due moduli a specchio compatti e sagaci, disegnati dai mister in panchina, hanno dato vita ad un match mai banale che è rimasto aperto fino all’ultimo respiro, o meglio fino all’ultimo colpo di testa sul palo del solito Dorato…
Palo benedetto che ci ha consentito di raffreddare le caldane e la strizza per il fotofinish del triplice fischio finale, che ci ha restituito il sorriso e la speranza per un futuro prossimo venturo… meno gramo di quel che è stato il recente passato.
Peccato per quella leggerezza difensiva sulla discesa di Accietto sulla quale sia la fascia destra del nostro bunker, sia l’arpione mancato di Di Chiara, hanno messo in salita una gara che, visto lo stato di (DE) Grazia era stata indirizzata verso il giusto domicilio.
Tutto ok nella ripresa, grazie a quel peperino di Giulio Jack Marroni che, sulla fascia opposta a quella sfruittata da Accietto per il vantaggio, dopo il suo primo gollasso nei tre punti contro Cynthia, si esalta in un uno-due con Furtado e confeziona un assist al bacio per il meritato tapin dell’ascolano “tuttofare” Lorenzo De Grazia per un pareggio che, proprio per il carattere ritrovato di un gruppo coeso, diventa il trampolino di lancio per un altro piccolo capolavoro in tandem… tra l’inossidabile De Grazia ed il mancino a giro di un Furtado che, più etti perde, più diventa insostituibile e incontenibile.
Adesso anche i numeri cominciano a colorarsi i biancolbiese, ed il poker di risultati utili consecutivi, e la quarterna di TRIS (De Grazia, Furtado, Staffa e Costanzo tutti con 3 reti all’attivo) raccontano una storia diversa rispetto alle insulse, storte e, ci auguriamo, dimenticate della prima decade di stagione…
Ad Majora Ragazzi,
LOLBIABELLA è TORNATA….
Simprie