Olbia-Juventus U23 0-1
Olbia:Marson; Pinna, Bellodi, Iotti, Cotali (79’ Pitzalis), Vallocchia (57’ Piredda),Muroni (72’ Senesi), Calamai, Biancu (79’ Pennington), Ragatzu, Ogunseye (57’ Ceter); a disp.: Crosta, Van der Want, Pisano, Vergara, Tetteh, Martiniello. All.Carboni
JuventusU23: Del Favero; Andersson, Del Prete, Coccolo, Morelli (63’ Di Pardo);Kastanos, Toure, Muratore (79’ Emmanuello), Zappa (59’ Beruatto), Mavididi (79’Olivieri), Bunino; a disp.: Busti, Nocchi, Zanandrea, Pereira, Pozzebon, Portanova, Capellini. All. Zironelli.
Arbitro: Monaldi di Macerata.
Reti: 89’ Bunino
Note: al 92’espulso Iotti per fallo da ultimo uomo; corner 1-2; amm.: Zappa, Emmanuello; rec.: 0/+4’.
Decisamente, un risultato l’abbiamo raggiunto: siamo, alfin giunti in piena zona retrocessione!
C’è poco da andarne fieri e, molto, troppo da “mordersi” mani, piedi e quanto ci serva per “sbollire”una bile senza fine.
Non ci siamo, se continuiamo così, l’unica speranza di rimanere in vita sono le sanzioni (ad oggi 22 punti,ma ne arriveranno altri) che la Lega emanerà per i vari “disastri” amministrativi delle società.
Tornando a noi, una cosa sembra ormai accertata: stiamo continuando a giocare “contronatura”. Quando il presidente Marino disse, parlando di questa rosa, che “questa era sicuramente l’Olbia più forte” che aveva a disposizione e probabilmente la “più forte di sempre”, diceva una cosa forse vera (la sua Olbia) ed una, la seconda affermazione, assolutamente falsa. Ma questa Olbia è, ci piaccia o no, una squadra a fortissima “trazione anteriore”. Gente come Ragatzu, Ogunseye, Ceter e Senesi, in mano ad un allenatore come Baldini, garantirebbe 50/60 gol a campionato. Non è per niente una casualità che, questa stagione, soltanto due partite, Carrarese ed Entella, abbiano esaltato le nostre qualità e la nostra passione smodata per una formazione che, invece, gara dopo gara, finisce per collezionare figurette umilianti, ad ogni “scontro” della sempre ventilata svolta.Carboni aveva annunciato la “risalita” e per farlo, ha lasciato a “svernare”RobertONE , da solo li davanti, contro un esperto e fortissimo Del Prete che,da quando è subentrato nel reparto difensivo della “Giuve”, ha dato spessore,esperienza e certezze che prima latitavano in maniera impressionante. I due “Mori”di cui disponiamo li davanti, debbono giocare SEMPRE e, se non ci sono guasti o squalifiche, SEMPRE ASSIEME. Davanti siamo dirompenti, soltanto se siamo noi i primi a crederci. Si può perdere (Entella) o vincere (Carrarese) ma di sicuro usciremo sempre a Testa alta, perché gli avversari dovranno rispettarci e temerci sempre e comunque. Invece, con questi attaccanti nel nostro “roster”, occupiamo il quartultimo posto nella graduatoria delle reti fatte e ben 9 (dicasi 9) su 16 di queste reti le abbiano segnate in sole 3 gare… il resto è solo Noia.
Nello specifico, la sfida tra pericolanti con i bianconeri under, ha detto con chiarezza che solo i ragazzi di Zironelli l’hanno affrontata con la formazione e con la volontà (PASSIONE) giusta. Nel noiosissimo primo tempo ci siamo affacciati dalle parti di Del Favero con Calamai (due volte) e col mancino velenoso di Vallocchia su piazzato. Per il resto, sia Ragatzu, apparso non sereno, che Ogunseye: decisamente non pervenuti. Nella ripresa per 7 volte(compreso il gol) gli ospiti si sono resi pericolosi. Noi abbiamo avuto un’occasione di testa con Bellodi e un mancato aggancio di Ceter su invito preziosissimo di Calamai (comunque il migliore dei nostri). Insomma, vincono meritatamente i bianco NERI e perdiamo con demerito NOI Bianchi. Un demerito acquisto anche da un’altra, non dissimulabile, considerazione. Se Cotali non fosse uscito(scontro con Marson) probabilmente il gol non ci sarebbe stato. Perché di sicuro quella libertà, di “volo con paracadute” sulla nostra fascia sinistra, a Di Pardo non gliela avrebbe mai concessa. Lo diciamo con tutto l’affetto e la stima doverosa per un giovane esordiente come Pitzalis, cui comunque non si possono addebitare troppe responsabilità. Ma proprio la pericolosa azione che ha messo “out” Cotali, tra l’altro preceduta da una seconda “svirgolata” di Iotti (la sua peggior partita da quando è ad Olbia) avrebbe dovuto preoccupare la panchina. Insomma forse, e lo dico con tutto l’affetto per mister Carboni, non era il caso di correre rischi e quindi meglio inserire Pisano che, di quel tipo di “voli” sulla fascia, nella sua carriera, ne ha smorzati più di qualcuno. Adesso tutto si complica, ogni gara diventa una sfida all’ok-corral. Domenica a Novara abbiamo tutto il diritto di non vedere più una Olbia così “smorta”, ma soprattutto abbiamo la necessità ed il dovere di non sbagliare più niente.
Ad Majora Ragazzi(Passione, Non Finzione!), nunc et semper OléOlbiaOlé,
Simprie.