OLBIA-GUBBIO 1-0
OLBIA (4-3-1-2): Ciocci, Arboleda, Brignani, Emerson, Travaglini, Lella, Chierico (83’ Giandonato), Palesi (83’ Occhioni), Ragatzu (92’ Boccia), Udoh (83’ Demarcus), Mancini (63’ La Rosa). All. Canzi; a disp.: Van der Want, Barone, Pinna S., Renault, Scanu, Biancu, Pinna G.
GUBBIO (4-3-3): Ghidotti, Oukhadda, Signorini, Redolfi, Aurelio (93’ Migliorini), Francofonte (73’ Spalluto), Cittadino, Sainz Maza, Arena, Sarao, D’Amico (65’ Mangni). All. Torrente; Elisei, Meneghetti, Formigoni, Bonini, Migliorelli, La Manna.
Arbitro: Giorgio Di Cicco di Lanciano
Rete: 34’ Nunzio Lella
Note: corner 1-11(G); amm. Sarao, Signorini, Sani Maza; rec.: +2’+6’.
Felicità è vedere il pallone dentro la rete…
Felicità è avere un Ragatzu con il Machete,
che bacia lo “spizzo” da elettromagnete di Nunzio Lella,
che con la testa mette in saccoccia per Olbiabella, questo 1-0….
Felicità… che vola in alto, nell’emisfero… dell’Olbiesità.
A parte le rime più o meno melense, nonché baciate di “pacchianeria”, questa bellissima vittoria tanto voluta e tanto attesa, rimette nella giusta direzione di marcia le aspettative, il valore e la forza di questa Nostra Olbia.
Abbiamo meritato questo successo, contro una squadra eccellente e in forma strepitosa. Abbiamo limitato la loro comprovata pericolosità sulle fasce. Gli abbiamo impedito di “occupare” la zona centrale del campo, con intelligenza e caparbietà.
Travaglini ha messo la museruola ad Arena; Arboleda, dopo una partenza complicata, ha avuto la meglio su D’Amico. Brignani ha cancellato Sarao.
A centrocampo, siamo stati sempre efficaci e propositivi.
Chierico è una certezza, Palesi sempre più padrone del ruolo.
Lì in mezzo, però va segnalato su tutti il Nunzio di Santeramo, il principino delle Murge, e non solo per la “spizzata” decisiva (al posto giusto nel momento giusto) per la conquista dei 3 punti, ma anche per quel che Lella ha saputo inventarsi appena 3 minuti dopo, quando ha letteralmente murato (al posto giusto nel momento giusto) una conclusione ravvicinata e pericolosissima di Cittadino che avrebbe potuto rovinarci la festa.
In avanti Danielinho è stato, come al solito, di un altro pianeta. Non solo per l’assist del gol, o per la traversa che gli ha negato il poker di stagione, ma per tutto quello che ha saputo “inventarsi” per rompere l’ossessiva pressione agonistica dei forti eugubini e mettere in ambasce difensori e portiere avversari, mulinando gambe e pallone in un turbinio di volteggi immaginifici.
Inutile negarlo: avevamo di fronte un undici davvero forte e coriaceo nel cercare di rimontare la gara, un 11 che è stato in grado di procurarsi 11 angoli, perché spesso e volentieri i nostri ragazzi hanno dovuto fare ricorso al calcio d’angolo, per evitare guai peggiori.
Ed oggi, giusto per stupire con gli effetti speciali, e miracol mostrare anche ai più scettici degli osservatori, NON ABBIAMO PRESO GOL. E Ciotti, per conquistare questo suo primo Clean Sheet tra i professionisti, ha fatto ben più della sua parte con almeno 4 interventi portentosi: su D’amico ad inizio gara, su Arena per due volte e, nel finale, su una stilettata di Mangni che all’80’ avrebbe potuto cambiare tutti gli scenari.
Abbiamo vinto con sagacia, con la testa, senza mai perdere la calma (nessuna ammonizione) o rischiare più del necessario.
Siamo risaliti in classifica, in zona playoff, abbiamo ripreso la marcia interrotta con i bruschi “tamponamenti” di Lucca ed Ancona e l’harakiri con Cesena.
Adesso ci attende la prova del 9, la Reggiana lanciatissima ed “imbattibile” di mister Diana. Anche oggi, sfruttando l’uomo in più, come con Carrarese, è riuscita a sbancare persino Pescara, dopo 36 anni. Anzi per Pescara le espulsioni “decisive” nel loro tragico finale di gara, sono state 2, compreso il portiere Di Gennaro con il “dramma” che, avendo esaurito i 5 cambi, il Pescara ha dovuto sostituirlo con il centrocampista Rizzo per contrastare (?) il facile rigore calciato da Zamparo che ha così fissato il 3-2 finale per Reggio.
La Reggiana ha il vento in poppa, adesso è persino rimasta sola in vetta ed anche unica squadra imbattuta nel girone.
Prima di questa settima tornata, anche il Gubbio lo era, adesso grazie a noi anche loro hanno lasciato il trono della… “verginità”.
E chissà che non si ripeta l’impossibile anche a Reggio.
In fondo a ben guardare anche la Loro Verginità,
fa rima con la Nostra Felicità.
RIPROVIAMOCI!
Ad Majora Ragazzi, ore e sempre OlèOlbiaOlè,
Simprie.
