Olbia-Entella 2-1
Olbia: Marson, Pisano (46’ Pinna), Bellodi, Iotti, Cotali; Muroni, Vallocchia (67’ Biancu), Pennington; Ragatzu; Ceter, Ogunseye; a disp.: Crosta. Van der Want, Pitzalis, Cusumano, Bah, Peralta, Maffei; all.: Filippi
Entella: Massolo; Belli (85’ Petrovic), Pellizzer, Baroni, Crialese; Nizzetto, Paolucci (69’ Adorjan), Eramo (60’ Icardi); Ardizzone (85’ Martinho); Mota (69’ Caturano), Mancosu; a disp.: Paroni, Cleur, Di Cosmo, De Santis, Bonini, Gragnoli, Lipani; all. Boscaglia
Arbitro: Di Cairano di Ariamo Irpino
Reti: 39’e 81’ David Ceter Valencia; 41’ Mota.
Note: corner 3-5 per Entella; amm. Pellizzer (diffidato salta la prossima); Vallocchia (diffidato salta la prossima); Pennington; rec. 0’/+3’. Al 70′ espulso Boscaglia per proteste.
S-T-R-A-M-E-R-I-T-A-T-A… senza se e senza ma.
Come nei nostri sogni migliori. La fionda di Davide, abbatte il Golia con Corazza, Lancia e, se volete, tanto eccessivo nervosismo.
Finalmente abbiamo mantenuto il pallino per tutti i 93’ di gioco, finalmente dopo tanto buio, rivediamo orizzonti più consoni al valore dei nostri ragazzi.
“Percorrete, ragazzi, la vostra strada/ gioiosi, come un eroe verso la vittoria.”
Sì, è tutto così bello, forse persino troppo, così magnificamente e umanamente intenso, che vogliamo cadere e restare nella banalità di accompagnare, queste righe di apoteosi, con le note dell’Inno alla Gioia, ode di Schiller, musica di Beethoven .
Sìììììì, la fine di un incubo durato 3 mesi, questa splendida impresa ha tutti i diritti di essere accompagnato dal più famoso Inno Alla Gioia che mai genio umano abbia saputo concepire. Suoni l’orchestra, diriga il maestro, intonino ancora una volta i coristi:
Freude, schöner Götterfunken/ Tochter aus Elysium….
“Percorrete, ragazzi, la vostra strada/ gioiosi, come un eroe verso la vittoria.”
Grazie di cuore a tutti i protagonisti, nessuno escluso. Lode e Gloria a Tutti Voi.
Intanto a Filippi che, va detto, ha saputo prendersi una bella rivincita su quanti (noi tra questi) non credevamo potesse essere così sagace nel leggere le partite. Oggi è stato Lui il primo, meritorio condottiero di questo magnifico veliero. Intanto facendo, rispetto alla pur buona prova di Busto, quei due o tre ritocchi, necessari per tappare alcune falle. E gli innesti di Marson, Pisano e Pennington, vanno visti in questa prospettiva. Ancora più bravo a cambiare copione, in corso d’opera, tra Pisano e Pinna, vista anche la troppa disinvoltura di “Bombetta” nel lasciarsi asfaltare da Mota Carvalho nel gol dei liguri. Ancora, il mister ha avuto l’accortezza e la lucidità di mandare subito alle docce Vallocchia (anche oggi cardine di qualità e quantità in mezzo al campo) non appena ammonito. Tempestivo ed intelligente l’ingresso di Biancu, visto che la prossima gara Vallocchia non potrà giocarla, e quindi meglio approfittarne per “amalgamare” il prossimo 11. Insomma quando occorreva il mister c’è stato e ha saputo prendere su di sé il peso di una gara complicata che, stavolta, dall’altra parte della panca, il pur esperto e bravo Boscaglia ha provato (sbagliando) a trasformare in bagarre.
Detto di tutto il bene che merita Filippi, poiché in tutti i racconti che si rispettino c’è sempre anche qualche altro meritevole coprotagonista più in auge di altri, ci prendiamo la responsabilità di dare a Cotali, Muroni, Ragatzu e Ceter tutto quel che è di Cotali, Muroni, Ragatzu e Ceter.
Il primo, alla sua 101ma gara con la maglia dell’Olbia, tornante e ritornante di sinistra, oggi ha rasentato la perfezione che, a mio modesto avviso, sarebbe stata raggiunta se il suo sinistro maligno non fosse finito di poco a lato al 56’, su corner di Ragatzu, con il pallone addomesticato dentro l’area avversaria, con la serenità e la padronanza di un attaccante di razza.
Muroni, 88 presenze in maglia bianca, anche oggi, come quasi sempre, è stato superlativo: due mantici inesauribili al posto dei polmoni, una qualità di recupero palloni impressionante, abilità innata nel gestire palla e smistare il giogo, insomma. un Monumento.
Ragatzu, 88 maglie bianche anche per lui, ancora un volta, croce e delizia per gli amanti del calcio ed i suoi sempre fedeli tifosi. Lui, esteta senza uguali, non attraversa sicuramente momenti di grazia sportiva e umana, dentro e fuori lo stadio. Nella prima parte della gara, tanti passaggi errati, troppi palloni persi, una punizione dal limite (al 21’ calciata al “nespolino”) che persino il Danielinho a marcia ridotta avrebbe saputo utilizzare come un “rigore”. Ma in mezzo al tran-tran, della sua cifra distintiva di questo periodo, quanta grazia…. Eccolo allora sfoderare sublimi, i colpi di genio che solo un vero campione di razza, come lui è ,può regalarti. Sopra tutti gli altri, i due assist decisivi per la doppietta Ceter e poi al 58’… la splendida preparazione, l’attesa “cecchina” del pallone calciato da Vallocchia, la olimpica coordinazione di un armonico atleta, per quella rovesciata da “urlo strozzato” che,solo per pochi centimetri di differenza con la rete, ha impedito che la scala mercalli del Nespoli facesse esplodere le tribune.
Da Solo, il divin Esteta di Quartu, vale sempre il prezzo del biglietto.
Infine Lui, il Moro “Setter-bellezze”, finora cupo e triste per il troppo digiuno sopportato. Oggi, è toccato a lui mostrar di quante “lacrime e fiele grondi” la situazione delle difese avversarie contro questo “fronte” della nostra “prima linea” che non ha niente, ma proprio niente, da invidiare a nessuna delle squadre concorrenti. Oggi, a dire il vero, di gol Setterbellezze ne avrebbe meritato quattro, perché uno (sempre su assist del Divin Esteta) lo ha “incapocciato” con un tuffo rasoterra appena al di fuori del palo; l’altro (documentato dall’immagine di sopra) gli è stato proibito da un segnalinee che si è inventato un offside inesistente, quando lui con uno scatto dei suoi, aveva già abbandonato la compagnia di tutta la difesa “nemica”, e si stava involando Solo, Solo verso… Massolo.
Assieme ai “4Mori” di oggi, c’è anche tutta l’altra compagnia (Marson, Pisano, Pinna, Bellodi, Iotti, Vallocchia, Biancu, Ogunseye) che merita una menzione onorifica in linea con la loro immensa felicità odierna.
Ad Majora Ragazzi nunc et semper, OléOlbiaOLé
Simprie
P.S.: Un solo neo, grave e da recuperare il più urgentemente possibile… il terreno di gioco. Questo campo di patate non è degno della nostra tradizione e del nostro stile, speriamo che anche questo sconcio diventi semplicemente un inciampo nella riconosciuta efficienza e serietà di una società e di una amministrazione comunale, finora attente e premurose nel confezionare quello che è stato, non è più. ma dovrà tornare ad essere il nostro primo… biglietto da visita.