Il bello ed il brutto di una, breve ma “succosa”, conferenza stampa (foto da SebaCalamusa e Olbianova).
Il Bello (e non solo) è che Andrea Cossu arriva, tra gli onori che merita, a rivestire la maglia bianca.
Il Brutto (e non solo) è che Beppe Giglio viene scaricato dalla società, nel silenzio che non merita, e lascia la sua amata Olbia dopo 100 gare e 37 gol (quest’anno 7 gol senza rigori, in 12 gare, 780′ giocati e 3 rigori procurati).
Procediamo con ordine. Alessandro Marino, mister Biagioni, Andrea Cossu siedono al tavolo della presidenza di un’affollata conferenza stampa (fuori anche non pochi tifosi) e raccontano quel che significa l’arrivo di Cossu e, ancora meglio, quel che dovrà essere il cammino di questa Nuova Olbia.
Intanto Cossu, domani non gioca, perché ha bisogno ancora di alcune rifiniture nella preparazione e quindi dovrebbe farcela (per la verità la cosa viene data per certa) per il derby con Budoni. Però il Presidente è piuttosto convincente quando parla di una stagione (quella attuale) che non sarà di transizione, ma nella quale si punta ad arrivare più in alto possibile senza farsi mancare alcuna ambizione.
Nel frattempo il mercato (soprattutto delle ipotesi) ribolle anche alla casa Bianca.
Ed è qui che, anche inaspettatamente, arrivano le note dolenti. “Giglio va via per problemi organizzativi, nel senso che il giocatore non corrisponde alla tipologia di giocatori che abbiamo intenzione di valorizzare all’interno del progetto”. Questa la risposta del presidente Marino, ad una precisa domanda.
In tutta onestà, crediamo che se l’Olbia di adesso e di domani mattina (in attesa di quella che sarà) vuole puntare a vincere il campionato o, comunque, a salire molto in alto Non può fare a meno di un giocatore della “tipologia” di Giglio.
Forse, nella fretta, sono sfuggite le caratteristiche di questa bandiera storica dell’Olbia: la tecnica, il cuore, il grande carattere, uomo di spogliatoio, realizzatore prolifico e con certificato di garanzia, in ogni stagione e per ogni circostanza. Giglio era e resta un beniamino dei tifosi che di lui ormai conoscono ed apprezzano la sua intramontabile continuità. L’età? Non può essere un problema, quando si parla di giocatori di questo spessore in questa categoria e proprio Cossu né è la più splendida delle dimostrazioni.
Ed in sovrappiù mentre Giglio esce, non c’è nessuno con le sue caratteristiche che entra. Si racconta di Pozzebon, ma Demiro ha cortesemente rifiutato di rivestire la sua antica maglia, in quanto non intende perdere la Lega Pro faticosamente e meritatamente raggiunta. Del resto i due rinforzi Cossu e Caboni, importanti e fondamenti per un progetto vincente, non sono prime punte e domani a San cesareo ci si gioca tutto sul bravo Loris Formuso che, a quanto pare, è anch’egli alla prova della verità e i prossimi 90’ saranno anche per il Grottagliero il redde rationem, per la permanenza o meno nella squadra.
Ma sono andati via anche Tricoli (probabilmente nella settimana sbagliata, vista la squalifica di Peana) ed il giovane Ricciardi (nel silenzio). Ed altri sono sull’uscio, soprattutto ragazzi e soprattutto olbiesi. Insomma, nell’attesa che si definiscano i contorni del “progetto organizzativo” tanti sono i dubbi e le ansie che si accavallano nel popolo bianco che, va detto senza indugio, ha sposato con entusiasmo e slancio l’arrivo della gestione Marino.
Non abbiamo dimenticato Andrea Cossu, né che ieri era la sua festa di ben tornato. Ed è per questo che chiudiamo queste riflessioni sulla nostra Amata, con una sua risposta ad una nostra semplice domanda.
-Andrea, ha letto e studiato bene il calendario?
“Certo, l’ho visto bene e so che la Befana arriva in fretta, e bisogna essere tutti pronti.”
Domenica 6 gennaio 2016: prima di ritorno, al Nespoli…. Sembra Oggi.
Tore Zappadu