TERRACINA-OLBIA 0-0
Terracina (4-3-3): Truppo; Franco, Schiavino, Altobelli, Tonni, Sadaj, Elia (61’ Piedra); Ronci (57’ Jelicanin), Mauti, Rustichelli (76’ Aquino ); Capone (76’ Pecchia). A disp.: Uva, Valvassori, Graziano, Riccio, Rozzi. All.: Angelo D’Amico
Olbia (3-5-2): Ascioti; Buschiazzo, Pani (86’ Diallo), Petrone; Arboleda, Maspero, Biancu, Rizzo (70’ Islam), De Grazia (86’ Luzayadio); Costanzo, Ragatzu. A disp.: Di Chiara, Della Salandra, Yanovskyy, Caggiu, Marroni, Cabrera. All. Ze Maria
Arbitro Giovanni Moro di Novi Ligure
Note: Angoli 1-4 per Olbia; espulsi Aquino (fallo di reazione) Altobelli (comportamento antisportivo) e Carafa (preparatore portieri Olbia); Amm.: Ronchi, D’Amico (All.), Arboleda e Costanzo; rec.:+2’+8’
Non ha vinto nessuna delle due, ma alla fine i “*Azzi amari” sono tutti appannaggio del Terracina che, fino all’ultimo secondo ha rischiato di soccombere in… un duello all’ultima tenzone.
Ai padroni di casa, il punto gli è del tutto indigesto, anche per il piccolo ma significativo passo avanti del COS che ha conquistato il suo 30° punto della stagione, scavalcando Uri sconfitto in casa col Monterotondo.
Comunque con 7 punti di distacco dalla quota playout ed un calendario che, per loro, prevede 2 trasferte (Savoia e CynthiAlbalonga) e l’ultima in casa con la Paganese che sono proprio le tre squadre che si giocano l’ultimo posto utile per i futuri playoff, i ragazzi di mister D’Amico sono i più probabili e “strasfavoriti” nel precipizio per la prima delle due retrocessioni dirette.
Anche in quest’ottica ai Bianchi resta il rammarico per una occasione perduta per arrivare, da parte nostra, a quota 40 e respirare ancor di più l’ossigeno della salvezza.
Peccato davvero peccato non essere riusciti a metter a frutto la netta superiorità messa in mostra soprattutto nei secondi 45’, per lo scavetto.pallonetto di Maspero, peccato anche che quel “destro a giro” di Ragatzu (suo marchio di fabbrica) sia finito sul palo; ancora più sfigati nella indecisione dell’arbitro Moro, sul fallo da rigore su Costanzo.
Ma così è, ed anche se non ci piace è meglio farsene una ragione, anche perché in quel finale convulso, continui falli, nervosismo alle stelle, tre espulsi e “bagarre” più che comprensibile tra due squadre, seppur per motivi diversi in “evidente ansia di prestazione e depressione da classifica”, poteva andarci persino peggio.
Detto dei guai più che probabili dei nostri avversari odierni, a Noi non resta che sperare che nelle tre ultime sfide (2 in casa con Sarnese giovedì prossimo e Gelbison nell’ultima di campionato, con intermezzo del derby sul Martinez di Uri in “clima ansiogeno” stile Colavolpe di Terracina) si chiuda al meglio questa fantastica cavalcata che nelle ultime 21 giornate, dalla 10ª alla 31ª, ci ha consegnato un bottino di 35 punti vale a dire una media 1,67 punti a partita che, se l’avessimo realizzata anche nelle prime 10 (chiuse con ala miseria di 3 pareggi e 7 sconfitte), ci avrebbe posizionato a 52 punti in coabitazione con la Paganese, ed a solo 4 punti dalla seconda e terza posizione.
Insomma tanta rabbia per quel che avrebbe potuto e, senza forse, sarebbe dovuto essere e non è stato per i tanti errori fatti anche nella costruzione della rosa ad inizio stagione, ma che adesso ci chiede di chiudere al meglio questo rush finale per rendere più felice questa “rinascita” e più appetitoso il potenziale futuro dell’Olbiabella nella prossima stagione.
Ad Majora Ragatzi,
e augurissimi per i festeggiamenti del prossimo
Giovedì Santo…
OlèOLBIAOlè,
Tore Zappadu