Olbia-Carrarese 3-1
Olbia: Van der Want; Pisano, Bellodi, Iotti, Pitzalis; Muroni, Pennington (87’ Gemmi), Biancu (62’ Vallocchia); Peralta (62’ Ogunseye), Ragatzu (37’ Maffei), Ceter; a disp.: Marson, Romboli, Cotali, Cusumano, Dalla Bernardina, Bah; all.: Filippi
Carrarese: Borra; Rosaia (75’ Carissoni), Karkalis, Ricci L., Ricci G.; Agyei (51’ Valente), Varone; Piscopo (51’ Cardoselli), Bentivegna; Maccarone (75’ Latte Lath), Tavano (62’ Biasci); a disp.: Mazzini, Rolandi, Alari; all.: Baldini
Arbitro: Annaloro di Collegno
Reti: 16’ Varone; 37 Ragatzu; $7’ Biancu; 94’ Maffei
Note: corner 2-9 per Carrarese; amm.: Karkalis, Biancu Maffei; rec.: +1’/+ 4’.
Olbia formato “millennials” cancella molte delle certezze della Carrarese e scrive una pagina importante della sua storia. Davvero una meravigliosa sorpresa. Un regalo, posticipato, di san Valentino, che questi giovani virgulti hanno saputo confezionare per tutti gli appassionati del bel gioco.
Finalmente una vittoria senza ombre, stentata e “penata” sino all’ultimo, solo perché qualcuno, uno su tutti, di questi bianchi giovanotti (il moro 21enne Ceter) ha deciso di anticipare il carnevale, mangiandosi una caterva di “frittelle Gol” all’amaro sapore del fiele che, tutti noi, abbiamo dovuto secernere, fino all’ultimo secondo, quando un Maffei “assatanato” decide di inseguire l’ennesima “cappellata” dell’insondabile Damir e, sull’ultima deviazione di Borra, insacca il primo tapin della sua ancora imberbe carriera.
Per dirla semplice l’unico, non irrilevante neo, di questa giornata sono state proprie le reti (almeno 6) che gli avanti bianchi si sono mangiate a tu per tu con Borra che, per dirla onestamente, non è che oggi fosse nella miglior giornata. Tant’è che una sua colossale papera (8′) consente a Iotti un tapin vincente che, sbadatamente, viene vanificato dall’arbitro che vede (?) un fallo di Pisano su un altro giocatore.
Vista dalla nostra zona difensiva, va anche detto che la sorte ed il palo (con Giacomo Ricci) dall’ennesimo corner di una Carrarese “pasticciona” e irriconoscibile, hanno voluto che stavolta (come troppe volte successo nel passato) la beffa degli ultimi secondi, non rovinasse questa immensa gioia. E, va detto con grandissimo piacere, che oltre alla nettissima vittoria ed ai salvifici 3 punti, questa gara ha detto che l’Olbia attuale può davvero aprire le finestre e ammirare i propri orizzonti.
Finalmente, con il manipolo dei giovani rinforzi invernali, Filippi può trasformare la caratura della sua squadra, secondo nuove, differenti e proficue opzioni. Intanto, decidendo il “ritorno” all’antico, con Ragatzu nel ruolo di “puntero” affiancato ad uno solo (Ceter) dei due Mori di sfondamento. Insomma, la “vecchia” formula con Ragatzu seconda punta, Ceter, a parte i troppi errori di fronte a Borra, è stato una continua spina nel fianco avversario, molte palle gol se l’è create con la sua straripante forza e volontà, peccato che a lui (ed a noi) sia mancata la gioia di un suo gol. Ma, viste le premesse, non è per niente un caso se, dopo tantissimo tempo, Danielinho ha messo dentro (nel gol del pareggio) un pallone al volo, a venti centimetri da terra, sul quale Borra ha dovuto inchinarsi. Un gol strepitoso da cineteca. E meravigliosa anche l’azione che lo ha propiziato, con l’assist finale di Peralta (superlativo, finché gli ha retto il fiato) calibrato al millimetro per il piede del nostro meraviglioso Esteta. Per dirla, con un’altra iperbole, questa è sicuramente la Vittoria più netta e meritata che i Bianchi potessero incastonare, in una stagione finora, prodiga nel regalarci beffe e scorni negli ultimi minuti. Questa è l’Olbia giusta per un strada che, lo auguriamo di tutto cuore, ai ragazzi ed a Filippi, “così andando” non potrà che essere lastricata di sogni e obiettivi che si realizzano.
Bravi, Bravi, Bravi Tutti, con i cardini e le certezze di sempre (VdW, Pisano, Muroni, Iotti, Pennintgon, Ceter, Ogunseye, Vallocchia) e le scoperte nuove e promettenti (Peralta, Gemmi, Maffei) ma Oggi, sopra ogni altra considerazione e al di là di ogni qualsivoglia “se o ma”, non si può tacere quanto decisivo e significativo sia stato l’apporto dei tre “duemila” inseriti da subito nell’undici titolare. Mattia Pitzalis (al suo vero, e decis amente positivo, esordio) si è unito a Bellodi e a Biancu, dando spessore ad un progetto che, in qualche modo, fa da pendant al duo di splendidi “quarantenni” (Maccarone e Tavano) con i quali Baldini e la Carrarese puntano al rientro in serie B. Pensare che in quattro (Pitzalis, Bellodi, Biancu e Pennington) insieme non raggiungono i 78 anni della coppia di attacco della Carrarese.
Ecco, ci piace sottolineare, storie e percorsi diversi, di progetti e obiettivi comunque, ugualmente, ambiziosi. Per questo, ogni tanto è bello constatare quanto sia più piacevole vedere i sorrisi dei nostri giovani, la baldanza di Robertino Biancu, felicemente ritornato al gol, in quella cavalcata senza fine, per dissolvere nubi e ombre che un percorso così ambizioso (Juvenes Uber Alles) ogni tanto addensa nel cammino della nostra amata signorina di 114 anni.
Bene ragazzi, mai come ora….
No bos frimmedas…
nunc et semper (Robur compresa)…
AD MAJORA,
Grazie di Cuore, Simprie