Caro Papà Shpendi e carissimi tifosi del Cesena, quel che è accaduto dal 60’ in poi della gara da Voi vinta con grande merito, sulla nostra Olbia è quanto di più inconcepibile, volgare e antisportivo si possa vedere sul rettangolo di gioco.
In una delle numerose folate offensive del Cesena, Filippo Rinaldi portiere 21enne della nostra amata, si getta in tuffo sul pallone conteso dall’accorrente Cristian Shpendi che, come da codice non scritto del calcio, invece di saltare il corpo del portiere, che è in palese anticipo sul pallone, tiene botta come si trattasse di uno scontro alla pari e nell’impatto, cadendo all’indietro sbatte la tempia sul ginocchio di Rinaldi, anch’esso a terra, rimanendo dolorante e contuso.
Nessun fallo secondo l’arbitro che era a due passi, anche se il regolamento vieta tutte le entrate pericolose in scivolata, specialmente sul portiere.
La conseguente uscita dell’attaccante e la vistosa perdita di sangue dall’arcata sopraccigliare del giovane Cristian, hanno fatto imbestialire la folla dell’Orogel diventato una vera e propria bolgia, che in perfetto stile Colosseo nelle sfide tra gladiatori, insultano e sbeffeggiano il nostro portiere ad ogni azione che lo vede coinvolto.
I vergognosi ed ingiustificabili buuh, stile razzismo di bassa lega, uniti ai fischi ed improperi contro il nostro giovane estremo difensore, oltre ad essere di uno squallore inaccettabile sono stati il preludio dell’aggressione delinquenziale, di papà Shpendi a Rinaldi alla fine della gara.
L’idea che in uno scontro fortuito, in cui i piedi e gli scarpini dell’attaccante che prova a contendere il pallone sul quale arrivano nettamente prima le mani del portiere, possano rischiare di compromettere l’incolumità dell’avversario non è minimante passata per la testa a questi “giustizieri degli spalti”, scatenati anche nelle tastiere web:
Nessun replay dell’intervento Killer del portiere? Complimenti comunque alla Lega per una classe arbitrale che non permette di goderci partite decenti.

– Perché non fate rivedere l’intervento del portiere su Shpendi??
– Quanto vi ha pagato Rinaldi per non far rivedere la sua ginocchiata su Shpendi?

Ai tanti, troppi “vendicatori” verbali, ricordo come da queste parti l’incolumità del portiere, costantemente a rischio su ogni uscita, sia un dogma intoccabile e fuori discussione.
Il 24 gennaio del 1960, un altro giovane portiere di 22 anni, uscendo al limite dell’area sui piedi di una punta della Carrarese, prese il pallone ma… perse la vita.
Si chiamava Bruno Nespoli e per Noi il suo umano sacrificio, divenne Immortale Monito a salvaguardia di ogni giocatore con i guanti, qualsiasi maglia indossi.

In quegli anni non si poteva sostituire nessun giocatore, così in porta andò un giocatore di movimento, la partita finì regolarmente e nessuno aggredì né sul campo né sulle tribune, quell’ala sinistra che, tra l’altro nell’impatto aveva anche provato a saltare il corpo del povero Bruno, colpendolo purtroppo in maniera ferale con la punta della scarpa alla tempia.
Altri tempi, altro Calcio, altra sportività.
Amici cesenati, tenetevi la vittoria, la testa della classifica, la supremazia tecnica, ma togliete le mani da Filippo Rinaldi e dalla nostra “nobiltà sportiva”.

Per diventare davvero Grandi avete molto, molto da imparare e LOLBIA calcio, può essere davvero una vostra amichevole ed esperta maestra.
Con affetto e sincera simpatia,
Tore Zappadu.