Con una rosa di 25 calciatori finora impiegati, ed un’età media di 24,7 la Pistoiese si colloca tra le formazioni che più di altre si dedicano alla valorizzazione dei giovani. In porta tra il classe ’99 Meli (alla sua prima importantissima stagione da titolare) e Pagnini (1997) ha sempre utilizzato degli under, anche quando nelle prime due giornate di campionato, si affidò a Lorenzo Crisanto (1998) un ragazzo cresciuto nella primavera della Roma ed ora in forza al Monopoli. Nella graduatoria delle presenze, spicca il dato che tra i 10 giocatori con almeno 20 ticket obliterati, 5 siano degli under. Il fuori quota Luperini (25 anni) e l’under Cagnano (21) con 28 presenze su 29 gare disputate, sono gli stacanovisti degli orange toscani.
Gli esordienti lanciati nell’agone professionistico in questa stagione sono 8: Meli, Pagnini, Forte, El Kaouakibi, Llamas, Latte Lath, Piu e Sallustio. Ha timbrato una presenza simbolica di 2’, anche l’attaccante classe 2001 Michelangelo Nieri, l’unico millenial fin qui messo in campo. L’allenatore Asta ha reso molto “dinamici” gli schemi del suo gruppo, dal 4-1-4-1, al 5-3-2; dal 3-5-2 al più classico diamante del 4-4-2.
Da qualche gara, approfittando delle caratteristiche dei suoi attaccanti preferisce giocare con lo schema più collaudato del 3-4-1-2. El Kaouakibi a destra, Dossena a sinistra e Ceccarelli centrale di difesa formano un muro difensivo piuttosto convincente. Detto che, Pistoiese ed Olbia, hanno un cammino pressoché simile, con punti, gol fatti e reti subite, quasi identici, non è fuori luogo ricordare che per 6 volte la porta Pistoiese è rimasta intonsa (a noi è andata bene in 4 occasioni), mentre per 12 volte (11 volte per noi) i loro attaccanti hanno fatto “cilecca”. In avanti adesso partono con Forte e Momenté che, quantomeno nella prima parte della gara, sembrano rispondere meglio alle esigenze di un centrocampo di altissimo livello, in cui l’esperienza di Jacopo Fanucchi (455 gare tra i professionisti con 106 reti all’attivo, di cui 2 volte su 4 incontri, proprio contro di noi) ed il fiuto del gol di Luperini (10 reti quest’anno) sono un serio motivo di preoccupazione. A ben vedere i modi preferiti per fare gol dei nostri avversari sono quelli scaturiti da azioni corali, concluse in gol nella zona dell’area piccola, con tapin su cross o su respinte degli avversari. In questo modo sono state siglate 6 delle 27 reti. A seguire 4 gol scaturiscono da calci d’angolo, con inserimenti dei difensori (fortissimo il bolognese El Kaouakibi, già a quota 3 reti); 4 anche i rigori segnati (uno solo sbagliato da Momenté); tre gol di testa, su cross alti, 3 su azione manovrata, alcune ripartenze, due su piazzati, uno solo dei tanti tiri dalla distanza è andato a buon grazie al mancino di Rovini, il bravissimo attaccante livornese che pur avendo la migliore media gol (1 gol ogni 218 minuti giocati, contro 1 su 241 per Luperini) non sarà della partita in quanto è fermo al palo per un grave infortunio muscolare da 20 giornate. Anche quello degli infortuni e dei lungodegenti è un capitolo molto sofferto da entrambe le squadre. Il più grave dei quali, quello della frattura al piede del giovanissimo Viviano Minardi (1999) che ha fatto appena in tempo ad esordire da titolare nella prima di campionato contro la Pro Patria e poi rimanere fermo per tutta la stagione. Sta di fatto che Pistoiese con 67 giornate di assenza per “infortuni” e l’Olbia con 54 hanno davvero da far di conto con questo … rosario delle sofferenze. Infine una curiosità, la Pistoiese, nelle 29 gare disputate ha avuto l’occasione di giocare, pochi o molti minuti, per 7 volte con l’uomo in più per via di una o più espulsioni di almeno un avversario. Una sola volta (a Siena con il vittorioso 2-3 nel recupero della 9 giornata) gli è andata bene, in una con Albissola, con l’espulsione di Gulli ai supplementari, riuscì a pareggiare; in tutte le altre 5 occasioni ha perso comunque quella gara, pur essendo in superiorità numerica. Per due volte ha sofferto l’uomo in meno ed ha perso in entrambe le gare.
Buona partita a Tutti,
Simprie