Loro in crisi,
Noi in serie positiva da 3 turni,
ma non sarà
PER NIENTE FACILE


Domenica al Nespoli incontriamo un Terracina in crisi di acuta depressione. Dopo l’amara sconfitta casalinga contro il Cos Sarrabus si è dimesso il presidente Biagio Bonocore con un laconico, ma  significativo comunicato: «Con grande rammarico, sono costretto a rassegnare le mie dimissioni con effetto immediato. Il Terracina è dei Terracinesi, e sono pronto a cedere il club a chiunque dimostri di essere innamorato di questa squadra e di questa città».
Lo sostituisce, provvisoriamente, il vice Donatello Baioni, protagonista del recentissima rinascita del sodalizio con la conquista della Coppa Italia Dilettanti Lazio e della fresca promozione in serie D.
Una rinascita, dopo le controverse vicissitudini degli ultimi 20 anni che hanno collezionato:
– il fallimento del 2012; -7 cambi di denominazione; -3 fusioni per acquisizione titolo (Formia nel 2010; Polisportiva Sonnino nel 2017; Suio Terme Castelforte nel 2007); 14 cambi di vertice societario, tra i quali spicca anche il nome di Maria Defilippi nella stagione successiva al fallimenti.
Insomma il Terracina, proprio alla vigilia del suo centenario, si vede costretta per l’ennesima volta a “interrogarsi” sulla sua stessa esistenza.
Probabilmente la vicinanza con i Tigrotti laziali non è soltanto radicata in Classifica (loro al 15° posto a 12 punti, noi subito dopo a 10) e, anche per i rispettivi scenari societari, questa 14 giornata diventa davvero una sfida tra …”malassultati”.
Quantomeno per il lignaggio e la situazioni di classifica, la sconfitta contro gli “ultimi della classe, di domenica al Mario Colavolpe è stata davvero la sorpresa più inattesa di questa prima fase di campionato. Un dato su tutti per capire le difficoltà di “riambientamento” del Terracina alla serie D è quello della età Media dei suoi atleti, contro Il Sarrabus/Ogliastra mister Poli ha utilizzato 15 calciatori con un età media di 22,26 anni, i 14 schierati da mister Pinna hanno una media di 26,76 che significano una differenza di 4,5 anni di “esperienza” maturata sui campi di calcio soprattutto della 4 serie.
Appare chiaro che affrontiamo questa sfida nel momento più critica per i laziali, ma guai a sottovalutare l’impegno per un’Olbia che finora proprio al Nespoli ha toppato 5 volte su 6 conquistando un unico misero punto, proprio contro il COS Sarrabus nell’ultima sfida casalinga.

MEMORIA STORICA
La prima sfida data 69 anni e 9 giorni distante rispetto a domenica 1 dicembre: era il 22 novembre 1953 quando si disputò la 9ª giornata di calendario della allora IV serie. Giocammo in trasferta al Matthias Questo il tabellino della prima “contesa”:

TERRACINESE DI BIAGIO-OLBIA 1-1
TERRACINESE DI BIAGIO: Baciocco, Ricci, Magliero, Berardi, Barisci, Fiaschi, De Simone, Banci, Gatti, Armillei, Di Spigno.
OLBIA: Varrucciu, Frangioni, Lazzara, Isoni, Placchi, Busetto, Linaldeddu, Contu, Remino, Podda Em., Onida.
Arbitro: Santoliquido di Bari.
Gol: 16’ Remino, 59’ Banci.
La squadra si chiamava Di Biagio, in onore dell’aviatore terracinese Francesco Di Biagio, Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto sotto i colpi del nemico negli eventi bellici della Grande Guerra.
Per inciso, quel punto fu il primo conquistato fuori casa, in una stagione che per noi rappresentava la prima assolta in serie D, mentre per la Terracinese era la seconda di un filotto durato 5 anni nella IV serie nazionale che è ancora il più felice e duraturo della sua storia.
Al ritorno vincemmo 1-0 con gol di Pierino Barbaglia. Noi ci classificammo ultimi e retrocedemmo, loro terzultimi in un gruppo di tre a pari punti. Al ritorno vincemmo noi per 1-0 con rete di Pierino Barbaglia, la nostra mezzala destra. Parti invertite in occasione delle altre due sfide, sempre in quarta serie e sempre nel girone F stagione 1956-57: noi ci piazzammo al sesto posto, loro da ultimi furono retrocessi. In quelle due sfide di campionato, pareggiammo a Terracina 2 reti (quella del pari finale su rigore) del centravanti De Simoni per loro, ed una di Juliucci ed un autorete del centromediano Bonfini per noi.
Quell’anno la Terracinese Di Biagio venne anche penalizzata di 2 punti, per alcune carenze “regolamentari”, una di queste si verificò proprio al comunale di Olbia, quando nel girone di ritorno vincemmo nettamente per 2-0, con reti di Savigni ed Juliucci, ma loro entrarono in campo con soli 10 uomini… all’epoca disponibilità degli atleti , probabilmente, costi, erano davvero molto problematici.
Altri due soli confronti nel secolo scorso: nel campionato 1980-81, l’ultimo torneo della serie D, prima della riforma dell’interregionale; finì con loro al terzo posto, noi al 10°, entrambe ammesse al successivo campionato interregionale.
Nella sfida numero 5, il Terracina colse la sua prima storica vittoria contro di noi: 1-0 con rete di Pacifici, al ritorno secco 2-0 per noi con gol di Cubeddu e Veglia.
Molto più sfavorevoli (per noi) le quattro sfide del secondo millennio con due nettissime batoste per noi nel 2013-14: -13 giornata-24 novembre 2013 (alluvione) rinviata all’11 dicembre OLBIA-TERRACINA 1-4 con reti: 25’ Vano; 31’ Di Paolo; 43’ Oggiano; 54’ Pozzebon (rig.),78’ Fava. Nel secondo tempo al 54’ espulso Di Gennaro e al 74’ si infortuna Malesa e l’Olbia gioca in 9. Questa sconfitta costerà la panchina a Mauro Giorico.
.-30 giornata- 6 aprile 2014- TERRACINA-OLBIA 3-2 con reti: 7’  Pozzebon (O) su rigore, 8’  Oggiano (T), 54’   Pozzebon (O), 69’  Vano (T), 71’  Marzullo (T).
L’anno successivo: 6 giornata 12 ottobre 2014 Terracina-Olbia 1-1 con reti: 42’ Del Rio; 90’ De Angelis.
-23 giornata 22 febbraio 2015 Olbia-Terracina 3-0 con reti: 49’ e 78’ Khalì, 87’ Mastinu.
Riassunto delle 10 sfide: 


4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte: 15 gol fatti, 12 subiti.

Ad Majora Ragazzi,
Tore Zappadu