Trastevere-Olbia 1-1
Trastevere: Manichetti, Cinti, Gissi (78’ Mastromattei), Sbardella, D’Ambrosio, Panico, Luciani (55’ De Vincenzi), Cicino, Proietti (90’ Fiori), Lorusso; Pirozzi. a disp.: Dosmi, Battaiotto, Savatteri Paroncini, Taviani, Rinaldi.
Olbia: Carboni, Pinna, Cotali, Steri, Dametto, Miceli, Coloritti, Gallo (78’ Cossu), Formuso (65’ Molino), Piredda (86’ Aloia), Mastinu; all. Mignani; a disp.: Ciotti, Cacciotti, Negrean, Geroni, Capuano.
Arbitro: Zuffada di Sulmona
Reti: 50’ Carboni (A); 54’ Paolo Dametto
Note: amm. Formuso, Gallo; Cinti, Sbardella; rec. 1’ e 4’.
Inutile nasconderlo, questo pareggio ci sta sul gozzo. Ci credevamo tutti e sul campo, al di là della nostra idiosincrasia a fare gol, abbiamo dimostrato di meritare i 3 punti. In avanti, inutile nasconderlo, abbiamo il non piccolo problema della punta centrale che sia in grado di concretizzare il tanto gioco che il nostro centrocampo è in grado di proporre. Era e rimane questo il nostro Tallone d’Achille, ma ormai è anche chiaramente dimostrato che questo campionato sulla carta e nei fatti non ha una squadra “vincente”, al di là di ogni ragionevole dubbio. Adesso sembra il Rieti la capofila, ma per saperlo occorre verificarla alla prova del Nespoli, la prossima domenica. E noi, ne siamo più che convinti, possiamo interrompere la sua fuga annunciata. Oggi, se fosse andata com’era più che probabile, avremmo riaperto il campionato non solo per i playoff, ma anche per la leadership. Ma a proposito di talloni, ci si è messo anche quello del giovane e incolpevole Carboni che ha fatto carambolare in rete un pallone che la traversa aveva deciso di rimandare dentro il campo. La sorte spesso decide per conto suo e, non sempre, da una mano ai più meritevoli. Sia chiaro, alla fine, il pari è anche giusto, ma al di là dei meriti dei trasteverini, va anche rimarcato come le condizioni oggettive non ci abbiano facilitato il compito. A cominciare da questo scandaloso terreno (?) di gioco (?) del Bachelet che è un vero e proprio attentato alla incolumità delle gambe degli atleti e dello stesso pallone che, se potesse scegliere, avrebbe davvero di meglio da fare la domenica, anziché scapicollarsi senza senso tra una “forra” e l’altra di quel “tratturo”.
Comunque, è andata così e c’è poco da fare. Meglio guardare avanti e contentarsi delle non poche note positive di questa giornata. A cominciare dall’esordio di Cotali e dalle conferme di Carboni, Pinna, Gallo, Piredda e Dametto. Nonché il rientro in pianta stabile dei due diamanti del tesoro di famiglia: Cossu e Molino.
Ad 11 gare dalla fine non c’è troppo spazio per recuperi o fantasiosi voli pindarici, ma con questo organico e con questa società abbiamo il dovere di provarci. Ognuno per la parte che gli compete, Noi come cronisti siamo pronti a sostenere questi sforzi e rincuorare questo sogno. Anche per questo, nel ricordo dell’ultima nostra risalita nell’allora C2, postiamo nel profilo di Faceboox (e nella testata di questo articolo) un’immagine di quel trionfo, perché sia di buon auspicio per il finale di questa stagione che, comunque, vada, vedrà la nostra Olbia tra le protagoniste.
Ed allora Ad Majora Ragazzi, ora e per sempre OlèOlbiaOlè.
Simprie