“Che finimondo, all’ultimo secondo…
Ragatzu ha fatto Gol!!!

Il Futuro dell’Olbia si chiama… Daniele Ragatzu.
Ed è meglio precisarlo all’alba di un’estate che deve condurci  all’avvio della ottava stagione consecutiva in Serie C nel nuovo millennio, la 19ª di tutta la nostra storia.
Sul primo capocannoniere nella serie C, mai ottenuto prima dall’Olbia e da nessun altro calciatore sardo, saranno puntati i fari del mercato con offerte e prospettive più allettanti, almeno da un punto vista finanziario, di quelle garantite dal contratto con l’Olbia.
Daniele, nelle varie interviste concesse ha chiarito senza tentennamenti che Lui vuole continuare con l’Olbia con una sola possibile e potenziale eccezione per il suo Eterno Amore di rossoblu vestito chiamato Cagliari.
Quel che è certo è che LOLBIA, senza apostrofo, cioè quella cioè che vuole rappresentare giustamente anche Olbia città nel suo complesso, non può permettersi di rinunziare ad una delle eccellenze sportive che, se corroborate e rinforzate da scelte di mercato oculate e da sogni di Gloria, non potranno restare più quelli della sopravvivenza all’ultimo respiro.
Ragatzu è giusto che rimanga, ma LOLBIA, proprio con e grazie a lui deve puntare alto per il prossimo campionato.
Per quel che ci riguarda, NON smetteremo di battere su questo tasto, quantomeno per scongiurare che, anche la lungimiranza e la caparbietà da Marino (Daniele ha un contratto fino al 2025), sia resa vana da imprevedibili problemi finanziari.
Danielinho è sbocciato, rivitalizzato e cresciuto in tutto il suo Talento grazie ad Olbia (città nella quale pensa di vivere anche dopo il Calcio) e a quella speciale “chimica” che, tra ambiente e calciatore, unisce ed accompagna indissolubilmente prestazioni e traguardi adeguati al proprio valore.
Questo è il motivo vero per cui il più GRANDE RAGATZU della sua Carriera è Biancolbiese senza se e senza ma.
A noi spetta solo il compito di “raccontarlo” con i numeri e con gli innumerevoli dati di fatto delle sue prime 6 Stagioni  made in Terranoa.
Ed allora andiamo avanti con

Prima puntata del FATTORE RAGATZU

Come ricordai al suo arrivo: «Daniele dopo l’ennesimo infortunio (perone) di Rimini, non ha più voluto sentir ragioni. Aveva già deciso da tempo, parlandone con il suo amico, nonché idolo calcistico Andrea Cossu, di riavvolgere il nastro del talento e di metterlo a disposizione di un gran bel progetto, targato 4Mori4 su tessuto Bianco. E così, avvenne nell’estate del 2016, quel che Noi, per primi, avevamo raccontato nel mese di dicembre del 2015: Ragatzu scese dal calesse delle peregrinazioni di un atleta errante nell’aria, ed afferrò tempo, luogo e spazio nel piccolo mondo antico di una Storia tutta da… riscrivere».

Tutto bene per i primi tre anni e finalmente, per lui, il richiamo al SUO CAGLIARI.
Una stagione quella 2019-20, travagliata, ad onor del vero, più per il Cagliari che per Daniele il quale, le poche volte in cui viene chiamato in causa, pur senza fare sfracelli, non ha mai sfigurato chiudendo da “svincolato” quella breve esperienza in A con 14 presenze tra Coppa e Campionato, appena 393’ giocati, 2 gol e un assist.
Daniele, deluso, rimane a piedi, “svincolato” restando in attesa di una ennesima ripartenza per il… futuro. In tanti lo cercano, le più decise sono Arezzo, Modena, ma… vivaddio non manca neppure l’Olbia e lui ricomincia da dove aveva lasciato.
Da un punto di vista statistico, oltre alle 29 gare della stagione precedente, con i bianchi salta le prime 7 gare dell’annata 2020-21. FOTO
Era l’11 novembre del 2020, formalmente si gioca la 10ª di campionato contro Pergolettese in casa, in quanto le precedenti con Lucchese e Como erano state rinviate.
Un rientro non semplice, per un Ragatzu a corto di preparazione, ed una Pergolettese davvero scatenata 3 gol nel primo tempo, con Ragatzu in panchina. All’intervallo, Canzi lo manda in campo a sostituire Gagliano e lui SBAGLIA il primo rigore concesso, ma segna il secondo al 61’ assegnato per fallo su Pennington.
Quella gara finì 1-4 per loro, Marino intervenne con una nota pubblica stigmatizzando staff e giocatori, ma comunque… Daniele era tornato e aveva ricominciato a gonfiare le reti.
E, per vedere l’effetto che fa… a
 questo punto sarà utile far parlare i numeri; perché se è com’è vero che delle 7 stagioni, Ragatzu ne ha saltato una (2019-20) più il pezzo delle prime 7 di quella successiva (36 gare in tutto), di fatto lui era a disposizione per 218 gare di campionato, più le 2 gare playoff dello scorso anno, e quindi abbiamo preso in considerazione le due facce della medaglia Olbiacalcio: quella più spessa (le 6 stagioni con Ragatzu) ed il suo rovescio, le 36 partite senza di lui.
In sua assenza abbiamo consolidato una media del 16,7% di vittorie sulle 36, 38,9% sono stati i pareggi ed il 44,4% le sconfitte, abbiamo segnato meno di un gol a partita (0,94) subendone 1,5 ad ogni gara.
Di contro CON l’ausilio ed il protagonismo di RAGATZU, la media di vittorie raddoppia (29,5%) i pareggi sono 3 ogni 10 gare e le sconfitte (40,5) si riducono di un 3,9%, si segna più di un gol a partita (1,15) e ne incassiamo 1,35 a partita.
Ricordando anche che Daniele di quelle 218 in campionato, ne ha saltato 15 nelle quali l’Olbia ha vinto solo in 3 occasioni, pareggiato una e perso 11 volte, forse si apprezza ancor di più l’enorme peso specifico che un singolo giocatore possa rappresentare quando viene schierato.
I suoi 79 gol sin qui segnati nelle 203 partite di campionato raccontano di 1 gol ogni 2,61 partite, ma sul minutaggio complessivo (2.945’ equivalenti a 185,6 partite effettive) la frequenza è molto più alta e ci dice che Ragatzu segna ogni 211 minuti, vale a dire 1 gol ogni 2,35 partite.
Tore Zappadu
1.continua