JuventusU23-Olbia 2-2
JuventusU23: Loria; Andersson, Alcibiade, Beruatto (84’ Morelli); Del Prete (31’ Oliveira Rosa), Touré Muratore, Portanova (68’ Fernandes); Pereira (84’ Masciangelo); Mokulu, Olivieri (68’ Zannimacchia); a disp.: Del Favero, Nocchi, Bunino, Makoun Reyes, Pozzebon, Capellini, Petrelli, Oiveira Rosa; all.: Zironelli.
Olbia: Van der Want; Pinna, Pisano, Iotti, Pitzalis; Gemmi, Vallocchia, Biancu (68’ Ceter); Caligara (52’ Peralta); Ragatzu, Ogunseye (84’ Maffei); a disp.: Romboli, Marson, Dalla Bernardina, Pennington, Cusumano, Muroni, Cotali, Belloni; all.: Filippi.
Arbitro: Francesco Cosso di Reggio Calabria
RetI: 10’ e 48’ Mokulu; 76’(rg) Ragatzu; 91’ Pisano
Note: all’85’ Van Der Want para un rigore calciato da Fernandes; corner 4-3; amm.: Portanova, Gemmi, Rosa, Pitzalis; rec.:+2’/+4’
Per due terzi di gara riusciamo ad essere persino l’ombra di noi stessi che, di nitidezza e splendore, quest’anno non abbiamo di certo mai saputo abbondare.
Non collezioniamo mai due passaggi di fila, siamo letteralmente sbandati, in ogni angolo del rettangolo di gioco.
I giovani della Giuve ci hanno “assaccarrato” su ogni contrasto, su ogni pallone, giocano un calcio arioso, brillante che, quasi sempre arriva alla conclusione dell’azione. Noi, oltre all’inconsistenza di squadra, mostriamo falle paurose in difesa (Pitzalis ha battezzato la sua giornata peggiore), a centro campo dove l’impalpabilità di Caligara e Gemmi è evidentissima. Ed in avanti dove Ogun recita la parte brutta di Robertone e Ragatzu gira a vuoto senza mai incidere. In questo sfascio è doveroso segnalare la buona tenuta di un Pinna che, spesso da solo, ha saputo arginare e, comunque, interdire le manovre bianconere. Il ragazzo di Zeddiani ha saputo onorare, come più che sovente gli capita, la sua centesima maglia con l’Olbia (Auguri e ad Majora, “trottolino”).
Tornando alla gara ed alla assoluta assenza di qualsiasi nostro bagliore, per oltre 60’, non si può non ricordare come la “giovin Signora” abbia avuto la leggerezza, più che il torto, di non chiudere i conti quando avrebbe potuto e dovuto farlo, vista la soverchiante superiorità dimostrata in ogni fase della partita. In otto occasioni nitide ci hanno fatto tremare, segnando per due volte, colpendo un palo ed un incrocio e sprecando (?) un rigore. Se abbiamo raccontato di Pinna, non possiamo nemmeno scordare che VdW, il nostro Olandolbiese volante è stato il miglior in campo, in assoluto. E non solo per il rigore magistralmente parato, ma anche per due prodigiosi interventi sui classici tiri da lontano (specialità della casa Giuve, che noi abbiamo colpevolmente sottovalutato): il primo di Beruatto, l’altro di Muratore. Che dire poi del miracolo compiuto, in occasione del primo gol di Tembe Mokulu sul primo corner (la piaga biblica dell’Olbia di Filippi), quando VdW smanaccia in tuffo, il perfetto colpo di testa di Portanova, anche se deve soccombere nel prosieguo dell’azione quando Muratore, non contrastato da nessuno, crossa nell’area piccola per la testa di Mokulu che, colpevolmente sia Iotti che Pisano si erano persi.
Tutto questo nella prima parte, in cui per essere ancora più chiari non abbiamo mai tirato in porta né mai abbiamo calpestato l’erba dell’area di Loria.
Poi al 62’ la prima avvisaglia, quando il sosia brutto di RobertONE, servito deliziosamente da Peralta, arriva solo davanti a Loria e si mangia l’indigeribile, sprecando la prima e unica vera occasione per riassestare l’incontro. Il nostro Bomber si rifà una dozzina di minuti dopo, quando il suo tentativo di Incursione, viene stoppato maldestramente da Rosa per un sacrosanto calcio di rigore. Danielinho non spreca il regalo della sorte e spiazza Loria, rilanciando la nostra verve e le nostre speranze. Appena 3 minuti dopo il penalty l’esteta di Quartu ha la chanche buona per pareggiare, sul piazzato dal limite che Loria smanaccia miracolosamente in angolo. L’Olbia ci crede e non molla l’osso, la Giuve sbanda e perde tutti i suoi punti di riferimento, la sua sicurezza. Cionondimeno siamo ancora noi ad offrir loro la ghiotta occasione per chiudere la partita, accade quando cu un cross di Masciangelo che alla prova dei fatti risulterà troppo alto e irraggiungibile per chiunque, il nostro millennial di Bitti (Pitzalis) commette l’ingenuità di strattonare Beruatto che, comunque, tentava un improbabile tapin. Fortunatamente al suo errore rimedia Heer Maartens e l’Olbia continua a “crederci”.
Al 91’ Peralta (decisivo quest’oggi in entrambe le reti) su un’azione insistita, si conquista il piazzato e quando lo batte, lo pennella al millimetro per l’unica cappoccia glabra,illuminata e suadente che svetta nell’area, quella del nostro mitico Bombetta che beffa Loria, la Giuve e la sempiterna malasorte che, una volta tanto, nel finale di gara si volta dall’altra parte e ci lascia godere questa piccola gioia per un pareggio ed punto che serviranno a poco, ma che ci consentono di dimenticare tutte le cose brutte che, la nostra amata, ci aveva saputo propinare nei 70 minuti iniziali.
Siamo sani.
Ad Majora Ragazzi, nunc et semper OléOlbiaOlé,
Simprie.