il 13  e il 17

sulla ruota del Nespoli

 

 

 

 

I NUMERI
Se Olbia piange, di sicuro Carrarese non ride.

Al Nespoli  alle ore 14,30 di domenica si sfidano due squadre incerottate, dagli ultimi nefasti risultati, e malferme in classifica e nelle prospettive.
L’Olbia nelle ultime 5 gare ha subito 4 dolorose batoste: a Reggio, con Imolese e Modena in casa eppoi a Pescara, con 8 gol subiti, nessuno segnato. A parziale  conforto l’intermezzo della bella vittoria in quel di Montevarchi per 2-0.
Diverso il discorso per i marmiferi, i quali dopo un filotto di tre risultati positivi, pari in casa con Montichiari, vittorie ad Imola e con Pistoiese in casa… sono “rimbalzati” con lo 0-4  di Gubbio, il pari interno con Entella, e una sconfitta “amarissima” col Modena che li ha trafitti, senza se e senza ma, nonostante la non insignificante opportunità di giocarla con un uomo in più per ben 81’ compresi i recuperi.
Uno 0-2 che li ha storditi dentro e fuori del campo, visto che è di queste ore l’accordo concluso con Niccolò Giannetti,  attaccante di spessore e di provato lignaggio, vedi  l’apporto di 10 gol nel Cagliari di Rastelli ai tempi dell’ultima promozione in A dei rossoblù.
Dicevamo della cabala che si interseca con questa sfida, tra due convalescenti, a chi la… scampa meglio .
Alle nostre latitudini il 13, che è poi la giornata di calendario, porta sfiga a qualcuno e la sfanga per un altro… in altri luoghi stessa “attenzione” viene riservata al 17 che è, manco a dirlo, esattamente l’accreditamento storico di questa diciassettesima sfida tra le due squadre più che centenarie.
Oltre ai numeri “mistici” ci sono quelli, più che dolorosi della classifica e delle statistiche.
La Carrarese ha 15 punti, 2 in più dell’Olbia. Assieme a Montevarchi e Pistoiese la peggior difesa del campionato (21 gol subiti, di cui 13 in trasferta); l’Olbia è pochissimo più sotto: 20 gol subiti da Ciocci, la metà di questi al 10 al Nespoli, dove solo con il Gubbio, abbiamo riportato negli spogliatoi la “rete” inviolata.
Nelle ultime 4 partite gli uomini di Totò Di Natale, hanno segnato due sole reti: con la rovesciata vincente di Energe al 96’ con Pistoiese, e nel pari con Entella in casa, un tapin di rapina di D’Auria. Insomma nessuna rete su azione manovrata  e tantomeno convincente.
Di contro le reti subite sono state 7.
Dopo 12 gare, quando si è completato quasi un terzo della stagione, le cose non vanno bene neanche nel reparto avanzato visto che gli appena 13 gol della Carrarese e i 14 dell’Olbia, superano soltanto gli attacchi delle ultime 5 squadre che chiudono la classifica: Pontedera, Teramo, Pistoiese, Grosseto e Viterbese che, comunque, hanno tutte fatto meno peggio nella zona difensiva visto che hanno subito meno reti di noi.
Di Natale, nonostante, l’asfittico cammino della sua squadra si dice convinto che il problema da risolvere sia soprattutto la poca “serenità” nella fase realizzativa della squadra. Ha sempre messo in luce l’enorme mole di gioco che la squadra produce, rimarcando costantemente la mancanza di un finisseur.
Adesso, proprio alla vigila del nostro scontro, ha a disposizione anche Niccolò Giacchetti e può anche essere che risolva i suoi problemi li davanti.
 

LO SCHIERAMENTO
Per quel che concerne il modulo di gioco la Carrarese è speculare all’Olbia con il 4-3-1-2, dopo alcuni esperimenti di 4-3-3 nella prime tre fallimentari gare di inizio stagione (solo punto a Pontedera). Allora il mister schierò, mischiandolo di volta in volta: Energe, Doumbia, Galligani (con Pontedera); Bramante, Doumbia, D’Auria (con Pescara)  ed Energe, Infantino, Galligani (con Siena).
Ma con il passaggio a 2 punte, a tutt’oggi li davanti, prima del nuovo sicuro inserimento di una seconda punta come Giacchetti, è stato un tourbillon di “tentativi”, ad ogni gara una coppia diversa.
Tra Energe, Doumbia, D’Auria, Galligani, Infantino o anche Bramante, come nella gara persa per 3-0 a Reggio.
Anche il trequartista dietro le punte è una “porta girevole” tra Bramante e Mazzarani.
Non c’è stata una volta che una, in cui la Carrarese abbia schierato la stessa formazione in due partite consecutive. Quando ha cambiato il minino sindacale, per esempio tra Imolese e Pistoiese, in cui la squadra era la stessa per 10 undicesimi, con l’unica variante di Rota al posto di Semprini come esterno basso destro nella difesa, gli è andata piuttosto bene in quanto (unica volta) ha vinto entrambe le gare.
Formalmente sono 23 i calciatori impiegati finora (1 più dell’Olbia), fra questi due giovanissimi Bertignani (2003) e Girgi (2000) che, con due e tre minuti di gioco, hanno solo assaggiato il rettangolo di gioco. Per il resto il turn over, negli schieramenti iniziali, è stato massiccio e solo in alcuni casi (infortunio Marino, squalifica per una giornata a Tunjov) dovuto a cause di forza maggiore.
Come detto, statisticamente dopo la prima gara di campionato in tutte le gare successive ha costantemente modificato l’undici iniziale; a parte quel che detto per le 2 vittorie consecutive, per il resto si registrano 42 cambi complessivi nella altre 10 gare, una media di 4,2 calciatori in “staffetta” ad ogni giornata.
Da un lato, questo piccolo record, denota una importante flessibilità dei componenti la rosa, dall’altro può anche significare che in questa squadra Di Natale non trova alcun punto fermo sul quale andare avanti con convinzione. Solo due, Battistella (2001) ed Energe (2000), hanno maturato 12 presenze su 12 gare, ma il primo ha un minutaggio di 880’ (vale a dire 9,7 partite complete); il secondo, persino con minor minutaggio 422’ (pari a 4,7 partite effettive).
Da segnalare che la Carrarese ha una media età della rosa di 25,3 anni, di poco superiore a quella dei nostri ragazzi che è di 24,5, cionondimeno in ogni partita Di Natale parte quasi sempre con diversi millennials su cui la Carrarese come società, punta tantissimo. Nelle ultime due giornate, gli azzurri hanno schierato 7 under di cui 6 millennials nella formazione iniziale.
La media dell’undici di base è scesa così a 24,2, con una difesa composta tutta da giovanissimi: Vettorel 2000 in porta, e tutta la difesa in cui spiccano Grassini, Kalaj anch’essi 2000, più Khailoti un 2001 ed il più “vecchio” Imperiale del 1999.
In aggiunta a centrocampo il bravissimo Battistella e l’estone Tunjov entrambi 2001.
Mentre lì davanti, anche se solo per una volta da titolare, più spesso dalla panchina spicca l’energia di Antonio Energe (in Nomen Homen) 3 gol finora al suo attivo dopo i 13 realizzati nella scorsa stagione con Afragola in serie D. Anche Doumbia, come Energe, ha all’attivo 3 marcature, in rete anche altri 8 giocatori, tra i quali non c’è Saveriano Infantino, storico goleador di categoria, da tre anni alla Carrarese e miglior realizzatore nelle ultime due stagioni con 28 reti in 56 partite nei due campionati trascorsi.
 

L’ULTIMA PARTITA: Modena-Carrarese 2-0
Come accennato sopra la Carrarese ha perso inopinatamente una buona occasione per fare risultato a Modena, seppur contro una grande squadra. È vero che i canarini, sono fortissimi e nel primo quarto d’ora della gara hanno messo alle corde i toscani. Bellissimo il primo dei due gol con un’azione velocissima ed insistita sulla fascia destra dell’area: Armellino opera un primo scambio con Scarsella che tocca per Mosti, ancora avanti con Tremolada, infine a Gerli che imbuca perfettamente per Armellino inseritosi al centro area dove dribbla in un colpo solo Kalaj e Imperiale e con un preciso mancino batte Vettorel. 
Cinque tocchi veloci in una ventina di metri quadri senza che nessun avversario disturbi la manovra.
Il Modena appare scatenato:
-all’8’ Vettorel è bravo a respingere su Minesso;
-al 12’ un bellissimo gol di Azzi in rovesciata è annullato per fuorigioco;
-al 16’ una clamorosa traversa di Tremolada.
Poi… al 17’ Minesso, nella fascia sinistra del centrocampo si sbraga con una gomitata-schiaffo su Kalaj, quando l’azione si sviluppa da tutt’altra parte. Giusta espulsione per l’attaccante modenese e con la superiorità numerica ed oltre 80′ da giocare, si attende la “riscossa” della Carrarese.
Di fatto avviene che un possesso palla insistito e troppo lento, non porta a niente di concreto e soltanto negli ultimi minuti del primo tempo (dal 44’ al 48’) la Carrarese cerchi davvero il pareggio. Lo fa cercando di sfruttare alcuni corner , sull’ultimo dei quali Battistella batte a colpo sicuro ma sulla linea Gagno salva di piede. Stesso copione nei primi minuti della ripresa.
La Carrarese aumenta ritmi e pericolosità e costruisce una serie di palle gol, prima con tiri da fuori (2 di Luci ed una di Battistella da 25 metri) sui quali Gagno è sempre attento. Al 10’ della ripresa D’Auria sbaglia un tapin di testa abbastanza semplice su uno dei pochi cross buoni dalla fascia di Grassini.
Poi più niente da parte degli azzurri, in campo impera la solidità di un Modena che, non solo “chiude” gli spazi verso la sua area, ma si rende pericolosissimo in diverse occasioni, con un Azzi stratosferico che, di fatto da solo mette in difficoltà tutta la difesa. Su una delle sue tante incursioni viene steso da Khailoti… ed è Rigore: ma Mosti dal dischetto calcia sul palo e fallisce il raddoppio che arriva, però all’ultimo secondo, quando sugli sviluppi del 9° ed ultimo disperato corner (anche Vettorel va nell’area avversaria)calcia malissimo Bramante e il pallone rinviato dalla difesa arriva a d Azzi che si invola, a velocità doppia dei difensori e poco dopo la metà campo manda in gol il raddoppio vincente nella porta sguarnita.
Adesso Tocca a Noi…..
Buona Partita a Tutti.
Tore Zappadu.