OLBIA-RIMINI 0-0
OLBIA (4-2-3-1): Rinaldi, Arboleda, Bellodi, Motolese, Montebugnoli: La Rosa, Mameli (64’ Zallu); Ragatzu (75’ Corti), Dessena, Cavuoti (92’ Gennari); Scapin (64’ Contini). A disp.: Palmisani, Van Der Want, Incerti, Zanchetta, Palomba, Biancu, Belloni, Fabbri. All. Greco
RIMINI (4-3-1-2): Colombi, Lepri, Gorelli, Gigli (77’ Pietrangeli), Semeraro; Marchesi, Langella, Leoncini (77’ Delcarro); Lamesta (86’ ), Ubaldi (60’ Cernigoi), Morra (86′ Selvini). A disp.: Colombo, Stanga, Accursi, Lombardi, Iacoponi, Rosini. All. Troise.
Arbitro: Dario Madonia di Palermo.
Note: angoli 2-5; amm.: Cernigol, Gorelli, Semerano; rec.:+2’+3’
Chi si accontenta…Rode.
Si rode perché è arrivato solo un punto dopo una partita scarna, difficile, complicata dalla nostra impossibilità di essere pericolosi nell’area avversaria.
Si rode, perché la ritrovata solidità difensiva, importantissima su 3 episodi da corner e piazzato in cui Rinaldi due volte ed una La Rosa-Montebugnoli si oppongono alla potenziale rete del… disastro, non serve a garantire orizzonti di speranza su un futuro che sempre più ha i contorni di questa Notte scura, notte senza la sera, notte IMPOTENTE…
Impotente come un’Olbia che lì davanti è una nullità assoluta.
Scapin è tutto meno che il centravanti che ci serve.
Generoso e con una volontà encomiabile, ma come sempre fa tutto il contrario di quel che occorre per essere il puntero di cui l’Olbia ha urgentissimo bisogno.
Annientato dalla marcatura stretta di Gigli, non ha mai neppure tentato di liberarsi, intestardendosi in un confronto fisico assolutamente perdente e risultando del tutto insufficiente come terminale offensivo.
Ricordo con struggente nostalgia il “consiglio” di Feliciano Orazi, mister di altri tempi, quando in una situazione simile “ordinava” al giovane attaccante emergente “stagli lontano, se si avvicina tu allontanati sempre, vedrai che si stanca”.
Contini che lo ha sostituito, nella mezzoretta finale ha giocato più palloni di quelli che Scapin è stato in grado di garantire nella sua ora, perché correva e non dava punti di riferimento; Morra il loro capocannoniere non faceva di certo la bella statuina dell’attacco avversario.
NON SEGNIAMO mai e questo è il problema dell’Oggi che, se vogliamo avere un domani, dobbiamo risolvere al più presto.
Ma questa è stata anche: una Notte GUERRIERA… perché, seppur del tutto spuntati lì davanti, siamo stati comunque bravi a non mollare gli ormeggi consentendo, nei fatti poco o niente ad un Rimini che, anche contro di noi, ha mostrato tutta la sua verve e pericolosità offensiva. Abbiamo tremato solo sui calci piazzati e sui corner e, questa è un’altra nostra debolezza che dobbiamo migliorare, ma in difesa ed al centro del campo siamo stati assolutamente competitivi e alla pari con i biancorossi. Non abbiamo concesso niente con un Rinaldi sempre sul pezzo decisivo su Ubaldi al 9’, insuperabili i due centrali con Motolese sopra la media, opposti ad una batteria di attaccanti che nelle precedenti 9 gare (7 di campionato e 2 di Coppa con l’eliminazione di Perugia e Cesena) aveva sempre segnato subendo solo 3 gol.
Ottimi Arboleda e Montebugnoli sulle fasce, così come la linea mediana di La Rosa e Mameli con il 18enne nuorese che, ha saputo sopperire a momenti di “timidezza” con una sempre maggior padronanza del ruolo e della partecipazione alla manovra.
Davanti, a parte Scapin, soffriamo enormemente il Ragatzu a mezzoservizio che, a tratti, dà la sensazione di poter essere rimpiazzato in qualche misura dall’esuberanza e la indubbia classe di un Cavuoti che sta crescendo in maniera esponenziale anche in senso “corale”, stupendo l’assist a Contini nel finale per un gol annullato per fuorigioco di pochi centimetri.
Archiviamo quindi questo punticino della speranza, in attesa di una prova del fuoco impressionante, visto che la prossima gara è quella di Pescara dove ci attende l’undici di Zeman che, dopo aver battuto fuori casa l’Entella sabato scorso e nel recupero di martedì a Pontedera aver “affossato” qualsiasi velleità degli uomini di Canzi, con uno stratosferico 0-5 che ci ha già fatto capire quel che ci dovremo attendere sabato prossimo dalle 16,15.
Ci sarà bisogno di un’ Olbia Tutta Guerriera e un po’ meno impotente lì davanti.
L’unico “svantaggio” che non avremo è il sostegno dei loro ultras perché la gara è stata interdetta alla Curva Nord chiusa per la squalifica del settore dopo i fatti di Lucca del 22 ottobre scorso.
Ad Majora Ragatzi, ora e sempre OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu.