Contro il Blasone… la freschezza,
la dinamicità e la voglia di emergere
dei Nostri giovani talenti


Al Nespoli si gioca lo “spareggio tra le vittime” del “ciclone” Torres, capofila inatteso, ma meritevole di questo folgorante campionato.

Va detto subito che lo 0-3 inflitto all’Olbia è stato molto più netto e convincente del 2-0 all’acquedotto contro gli uomini di Dal Canto.
A Sassari, la Carrarese dopo aver dominato il primo tempo, con almeno 4 occasioni in cui Panico e soprattutto Simeri non hanno avuto la capacità di sfruttare delle buonissime opportunità, nella ripresa ha subito la Torres che, soprattutto a centrocampo, ha ribattuto colpo su colpo ai marmiferi sfruttando nel modo migliore le chances create: davvero un gran gol la bordata di Ruocco all’incrocio dei pali, e netto il rigore realizzato da Scotto per fallo di Bleve su Zecca.
Nel finale, la serata No si è “cesellata” con l’erroraccio di Morosini nel rigore a disposizione dei giallazzurri.

Insomma, l’antipasto di questo 21° scontro con la Carrarese non potrà che essere condito da una volontà di riscatto e la tanta “rabbia” di una squadra costruita per vincere il campionato.
Alcuni dati, giusto per capire il contesto.
La squadra schierata a Sassari aveva in campo un solo Millennial, Simone Zanon, peraltro non proprio “di primo pelo” visto che vanta più di 80 presenze tra D e serie C (Sud Tirolo e San Giuliano).
Il resto della comitiva è rappresentato da “marpioni” di caratura ed esperineza, da fa tremare le gambe a qualsiasi avversario.
Oltre 26,50 l’età media dei toscani al Vanni Sanna.
Noi ad Arezzo con un undici iniziale di 23,36 (più di 3 anni di differenza) siamo partiti con due soli “vecchietti” (La Rosa e Ragatzu) e ben 9 (dicansi Nove) millennials, di cui ben 4 alla loro prima stagione tra i professionisti. Anche nella ripresa, quando Del Canto ha inserito altri 2 millennial, inserendo 2 “duemila”, Grassini per Zanon e Zuelli per Palmieri, anch’essi vantano una consolidata esperienza, il primo con oltre 80 gettoni nella stessa Carrarese ed il secondo con una settantina di gare in B (Chievo e Pisa) e C con la Juve 23.
A Noi, sempre ad Arezzo, su 4 ingressi per sostituzione, 3 sono millenials, senza dimenticare che uno di essi il ventenne Cavuoti, anche all’esordio tra i Pro, ha sostituito, alla Grande, il 32enne RAGATZU.

Queste sono le ragioni per cui abbiamo titolato, la presentazione del match come “La Prova del 9” proprio perché ad una corazzata come la Carrarese noi possiamo opporre la freschezza, dinamicità e la voglia di emergere di tanti giovani talenti che sono chiamati a “confermare” le aspettative riemerse in questo inizio stagione.
Dal Canto con il suo consolidato 3-5-2 nelle prime quattro giornate ha utilizzato finora 20 giocatori, di cui 2, il portiere Bleve e l’argentino Illanes, centrale difensivo, risultano “inamovibili”, anche durante le gare. Per il resto, parecchio turnover soprattutto nel reparto avanzato.
In effeti dopo le “triplette” contro Fermana nella prima e ad Arezzo nella seconda giornata, qualcosa sembra essersi inceppato nell’ingranaggio offensivo tant’è che, anche nella scialba prestazione contro Vis Pesaro il gol è arrivato per una malaccorta deviazione di Zola su un tiro di Cicconi che ha, di fatto, ha regalato i 3 punti e la seconda autorete a vantaggio della Carrarese, visto che anche nella prima vittoria casalinga con Fermana il difensore marchigiano Calderoni, in maniera tragicomica, mette alle spalle del portiere un innocuo traversone di Cicconi.
Sette gol in 4 gare, di cui 2 autoreti, 2 rigori, di cui uno sbagliato da Morosini, ma solo uno nelle ultime due che, con il tourbillon di “movimenti” li davanti, tra Capello, Panico, Simeri, Cicconi, Morosini, Belloni, sono comunque il sintomo di qualcosa che ancora non gira per il verso giro nel meccanismo di Dal Canto.
Cappello, ex centravanti nell’Olbia di Mignani, dopo le 14 perle della passata stagione, sembrava aver ricominciato con il piede giusto (2 reti nelle prime due), ma proprio a Sassari gli è stato preferito Panico che, comunque, nel corso della partita, assieme al compagno Simeri ha ingaggiato una sorta di competizione su chi si “impaperava” meglio di fronte a Zaccagno, il portierone rossoblù, risultato il migliore giocatore in campo.
Con l’infermeria vuota, Dal Canto ha a disposizione tutti gli elementi della rosa, visto che ma ha fatto intendere che, rispetto alla Torres, ci sarà qualche variazione anche per “la stanchezza” che si può accusare con partite così ravvicinate.
La sensazione è che, uno di quelli che si riprenderà la maglia di titolare, sarà proprio Capello e, altrettanto probabile, la presenza sin dall’inizio di Grassini che a Sassari a tratti è stato davvero incontenibile nella fascia destra.
Questa la nostra ipotesi: Bleve; Coppolaro, Illanes, Di Gennaro; Zanon Grassini), Della Latta, Schiavi, Belloni, Cicconi; Capello), Panico.
Per l’Olbia, persistendo ancora le assenze per infortunio, non ci dovremmo scostare dalla formazione di Arezzo, con Arboleda e Nanni in campo sin dall’inizio.
Buona Partita a Tutti
Simprie.