LA CRONISTORIA DELLE NOSTRE SFIDE
Olbia ed Astrea si incrociano per la quinta volta nella loro storia. La prima contro i “ministeriali” di Casal di Marmo fu in serie C nel ’97-98, il sempre ricorrente anno del “Trapani e di Alario”, quando per via dei 5 punti di penalizzazione retrocedemmo e, curiosamente, finimmo quel campionato proprio con Astrea a Berchidda (per via della lunga squalifica del Nespoli) vincendo “sonoramente” per 5-1. Ma, va detto, che allora i biancoazzurri, allenati da Giuseppe Sabadini, ex grande difensore del Milan degli anni ’70, sbarcarono in Sardegna con i ragazzi della juniores per 9 undicesimi, visto che della squadra che, all’andata, ci aveva infilato per 3-0 erano presenti soltanto due titolari Marziale e Legnani, per giunta appena 21enni, ed in porta l’Astrea fece esordire Sirio Piergentili che in quella occasione aveva appena 17 anni. Insomma, come si dice in atletica, la nostra più grande vittoria con Astrea ha un po’ il sapore del legno. Ricordo che, anche per Astrea quella stagione assunse un sapore particolare, perché è stato l’ultimo campionato “tranquillo” degli 8 disputati in C2: l’anno dopo retrocedettero anche loro e, a differenza nostra, la serie C non l’hanno più assaporata.
Lo scorso anno, questa la storia recentissima, Astrea ci mise in “apprensione”, perché fu la prima squadra a batterci spezzando il bellissimo filotto di sei vittorie nelle prime sette gare. Fu una partita dura, difficile e giocata (come tutte quelle al Casal del Marmo) con il coltello tra i denti. Segnammo subito noi con Molino, ci raggiunsero una ventina di minuti dopo con Giuntoli, poi ad iniziò ripresa fece autogol Loddo, ma giocavamo bene e potevamo rimediare. Solo che Simeoni sbagliò il rigore del pari e, nel finale supplementare con noi sbilanciati in avanti, Raffaele Battisti (nella foto il bravo giocatore reatino) mise il sigillo non solo a quella gara, ma segnò il suo ultimo gol di una carriera spettacolare nel campi di C e D di mezza Italia: classe 1977 il bravissimo centrocampista, compaesano e forse (?) parente di Lucio Battisti (nati entrambi a Poggio Bustone) ha chiuso con Astrea una cavalcata lunga 22 stagioni, 601 gare disputate e 24 gol.
Al ritorno (nella foto di Calamusa la rete di Pozzebon), vincemmo noi, nettamente, per 2-0 (Molino e Pozzebon) ma abbiamo dovuto attendere il 55’ per cominciare a respirare, perché loro sono una squadra tosta e “conservativa”, in tuti i sensi. Pensate domani, uomo più uomo meno, loro hanno la possibilità di far giocare ben 13 dei 14 uomini schierati nel match, noi di quella formazione titolare ne abbiamo 5 non più in rosa (Farina, Di Gennaro, Varone, Pozzebon, Carboni) ed altri 4 (Saraò, Doddo, Molino, Del Rio) per “regolamento-under” o infortuni, non saranno a disposizione. Insomma, com’è chiaro, non sarà una passeggiata…ma anche per noi, ogni tanto Domenica è sempre Domenica.
Ad majora, ragazzi…
Simprie