Ciao Riccardo, non oso chiederti come stai, né come Ti senti? Non ci avevo capito niente su quella tua sostituzione a Fondi; qui da noi le cronache del tuo Terracina arrivano sminuzzate e senza troppi particolari. Pensa un po’ che, per diverso tempo, avevo pensato persino ad un refuso e, così, quando nel tabellino della gara ho letto che il tuo giovane compagno Pernasilio ti aveva sostituito, ho segnato 58’, perché io nelle statistiche preferisco trasportare tutto nei novanta minuti di gioco. Ed invece era davvero il 13’ del primo tempo e quindi ho avuto paura ti fosse successo un infortunio serio. Piano, piano grazie anche ai tuoi ex compagni, amici di sempre qui ad Olbia ho saputo del “fermo” precauzionale per problemi ben più seri di un semplice strappo o frattura e che attendi l’esito, speriamo lieto, di tutte le visite di controllo. Nessuno meglio di te, sa quanto ti stimassi come ragazzo e come giocatore. Mi dispiaceva non vederti giocare, ma da un lato eri chiuso dalla preponderante forza di un collega di fascia ancora under e fortissimo come Jacopo, d’altro non sempre le scelte dei mister corrispondevano alle mie idee.
Nella mia antica esperienza di uomini e cose, anche nel calcio, ho percepito che spesso la nobiltà d’animo è scambiata come assenza di grinta e ABA1questa, quasi sempre, è una gigantesca fesseria. Giocare come fai tu cercando di carpire la palla all’avversario e di non colpire le sue gambe, è più complicato da imparare, ma alla fine del proprio percorso sportivo, quando riesce al meglio, non si è solo bravi giocatori, si diventa grandi signori del calcio. E tu eri, sei sulla strada maestra pe diventarlo. So bene che, soprattutto a 18 anni, non sono i sogni, ma la solo cruda realtà che rovina se stessa, ma ti auguro con tutto l’affetto del mondo che il tuo cuore faccia da bravo e ti consenta di continuare a coltivare il sogno di diventare un Grande Signore del calcio.
Buona fortuna e tanta salute, anche a nome di tutti i tuoi ex compagni che domenica avrebbero voluto vederti in campo, leale e nobile come sempre. Anche per questo, posto una foto inedita di un giorno di festa della scorsa stagione, l’abbraccio del nostro capitano, stanne certo, è quello di tutta la nostra comunità  sportiva e di questa maglia che hai saputo sempre onorare,
Tore