Anche il mio “Rombo di Tuono” bianco, ci ha lasciato. Dopo una lunga e dolorosa malattia, Paolo Benesperi, indimenticabile attaccante dell’era De Petrillo, ha chiuso il suo cammino terreno.
Toscano di Firenze, arrivò nella seconda stagione (1971-72) di quel triennio di serie C, diretto in panchina da quel signore pisano AquiLINO DE PETRILLO che tanti felici momenti ci seppe regalare in quelle incomparabili annate.
Ho ricordi dolcissimi di quegli anni, anche di natura personale. In quegli anni mi barcamenavo tra Cagliari (sede dei miei studi universitari) ed Olbia. Ricordo benissimo gli allenamenti del Cagliari di Riva, Gori, Nené e gli altri eroi dello Scudetto, nelle partitelle del giovedì all’Amsicora. Partite che, da noi studenti universitari squattrinati, erano frequentate ovviamente più delle partite ufficiali domenicali, per una differenza sostanziale nel… costo del biglietto. Per questo quando Paolo arrivò al Nespoli, non mi fu difficile, notare la straordinaria somiglianza di Benesperi, il nostro nuovo attaccante arrivato a fine ottobre, con il Giggirriva Bomberissimo inimitabile, di Leggiuno nativo.
De Petrillo lo chiamò, alla sua corte, per rinforzare la straordinaria “batteria” di “toscanacci” (Croci, Noccioli, Ceccotti) che, unitamente, ai tantissimi virgulti tarranoesi (Pinuccio Petta, Piccione Guspini, Angelo Caocci, Marcellino Varrucciu, Pelè Marongiu, Nicolino Trascheddu etc.) completarono quella miscela esplosiva che, di fatto ci fece conquistare sempre delle salvezze tranquille e, cosa non banale, ogni volta davanti alla Torres.
Paolo Benesperi (64 gare, 12 gol) appartiene anche, a quella generazione di glorie bianche che hanno segnato al loro esordio. Vincemmo contro la Sambenedettese in casa e lui mandò la palla in rete dopo appena 8’. Quell’Olbia non segnava tanto, 52 reti nelle due stagioni con Paolo punta avanzata, ma anche Bettella (nostro grandissimo estremo baluardo) non dovette chinarsi troppo spesso per raccogliere il pallone dalla sua rete: 33 volte nel 71-72, cinque volte di più nella stagione 72-73. Sono cifre che, a guardarle con l’ottica delle nostre ultime stagioni nella C unica, ci consentono di apprezzare ancor di più la grandezza di quei lontani protagonisti. Paolo, fu uno dei più rappresentativi di quelle nostre epiche imprese. Quando segnava lui, non era mai per caso… visto che quella dozzina di reti da lui realizzate, una ciascuna in 12 gare, ci procurarono 8 vittorie (con squadre del calibro di Del Duca Ascoli (quell’anno promossa in B), Spezia, Samb, Entella, Empoli, Ravenna, Anconitana, Sangiovannese) 3 pareggi ( di cui uno con la Torres, 1-1 al Nespoli nel novembre del ’72) ed una sola sconfitta, seppur pesante, a Ravenna per 4-1 due domeniche avanti di quel derby con la Torres citato poco sopra.
Benesperi, come calciatore, era davvero simile a Riva, di sicuro meno possente e veloce, ma un uomo d’area straordinario che, oltre ai piedi, entrambi buoni, aveva uno stacco di testa straordinario. Come ragazzo del ’46, quando ebbi modo di conoscerlo, di anni ne avevo 3 in meno, e anche la fortuna di frequentarlo, durante le sedute di allenamento che, a quei tempi, erano davvero di condivisione comunitaria con la stampa, ebbi modo di apprezzarne la profonda semplicità e la inconfondibile arguzia di “irriverente” toscanaccio. I suoi duetti con Noccioli, ancor più di lui “scattante” sulla battuta e la dissacrazione endemica, sono un dolce ricordo di un’età felice che purtroppo, come oggi con la sua scomparsa, diventa struggente e dolorosa anche nel ricordo. Il ricordo di un’assenza che, non avremmo mai voluto registrare né dover piangere.
Adiosu Paolo, amico e sodale della mia e della nostra gioventù di Olbiesi…
requiescat in pace, con affetto Tore.
