CARRARESE: 21° Capitolo di
Una… Memoria di Tanta Gente!

Mai Banali i confronti tra i marmiferi Giallo-Azzurri ed i Bianchi di Terranoa.
Già dal primo Tragico confronto di 63 anni fa, le Nostre storie sono rimaste indiscutibilmente legate ad una sfida da sempre rinnovata con lo spettacolo, il gioco ed il rispetto reciproco.

Venti sfide, MAI uno zero a zero, 7 vittorie per noi, di cui 2 in trasferta, 8 per Carrara ed anche per loro due volte al Nespoli, 5 i pareggi per 1-1, di cui 3 al Nespoli.
Tanti i Gol: 27 per noi, 34 per i toscani; 7 i rigori tutti segnati.
Il principe della rete in queste sfide, manco a dirlo è Danielinho Ragatzu (con 4 gol, con 3 rigori, 7 assist per Kouko, Iotti, Ceter, Altare, Biancu (2) e Udoh).
Per loro i matchwinner, sono due grandi del passato remoto (Gian Cesare Discepoli negli anni ’70/80) e di quello recente (Saveriano Infantino) ad aver messo a segno 3 gol a testa (1 di rigore per Discepoli).

Sono 3 e mezzo gli Olbiesi doc ad avere “bucato” la rete maremmana, cioè: Silverio Balzano, Franco Marongiu, Luca La Rosa e Claudio Ferrante (biancolbiese acquisito) ad aver realizzato 1 gol contro la Carrarese.
Di contro si chiamano  Maurizio Antonucci, Simone Del Nero e Lorenzo Pasciuti i “carraresi-doc” che hanno avuto il merito e l’onore di segnare per la squadra della loro città.
Memoria di Tanta Gente, abbiamo titolato all’inizio, perché comunque la si veda questa sfida, dal 24 gennaio del 1960 è e rimarrà segnata dalla drammatica e tragica fine di Bruno Nespoli, il portiere “sassarino” di San Sepolcro che, nel difendere  la sua porta dalla “incursione” di Noris Schamous, fu colpito fortuitamente dall’ala “francese” e terminò il suo, purtroppo, brevissimo cammino terreno per diventare Memoria e Storia di quest’antica terra chiamata a suo tempo Sandalia che, in suo eterno ricordo, dedicò al suo sacrificio il suo nome che ha accompagnato per questi ultimi 6 decenni le gesta dei suoi vecchi e nuovi compagni di maglia.
Perché quell’antico ed anonimo “Comunale” che fu l’ultimo palcoscenico del suo umano martirio, da allora è diventato e per Sempre il “Bruno Nespoli”.
Ad honorem di quel simpatico ragazzo di 22 anni, 1 mese e 18 giorni che, di leva come “sassarino del 152° reggimento” della Brigata Sassari, giocava a pallone di nascosto dal suo comando militare e studiava per diventare geometra, giusto per far contento babbo Pasquale, impresario edile di San Sepolcro.

E domenica pomeriggio il Nespoli ospiterà per la 11ª volta gli “amici-avversari” di questa antica sfida.
E come sempre  sarà “battaglia” fino all’ultimo… gol-
Ad Olbia i calciatori della “ruota” non vincono dal 21 febbraio 1988, quando con un rigore trasformato a 2’ dalla fine da Maurizio Antonucci, superò Sapocchetti, vendicando la nostra vittoria dell’andata, ottenuta, sempre con il minimo scarto, grazie ad un prodezza di Stefano Paraluppi, attaccante modenese che, in quella annata mise il sigillo (5 reti) sulla metà delle 10 vittorie conquistate dall’Olbia di Guido Mammi che si classificò al 10° posto nel campionato di C2.

 Nella foto l’Ultimo successo Bianco del 2021-22

Tutto questo per la Storia che, però, riprende il suo cammino proprio domenica per la 5ª di campionato, dove tutto ritorna in gioco dopo lo stop, inatteso per i più, degli uomini di Dal Canto al Vanni Sanna contro una irrefrenabile Torres.
Ma di questo, Parleremo domani…
Tore Zappadu