Olbia-Piacenza 0-1
Olbia(4-3-1-2): Crosta; Pinna, Bellodi, Iotti, Cotali; Vallocchia (84’ Calamai),Muroni, Biancu (86’ Cannas); Piredda (55’ Ogunseye); Ragatzu, Ceter. A disp.: Van der Want, Marson, Pitzalis, Pisano, Vergara, Cusumano, Pennington. All.Guido Carboni.
Piacenza (4-3-3): Fumagalli; Mulas, Pergreffi, Bertoncini, Barlocco; Della Latta, Marotta,Corradi; Sestu (75’ Cauz), Romero (71’ Pesenti), Di Molfetta (92’ Sylla) A disp.: Calore, Ansaldi, Silva, Spinozzi, Porcari. All. Arnaldo Franzini
Arbitro: Davide Miele di Torino
Rete: 35’ Bertoncini
Note: corner 10-3; amm.: Della Latta, Di Molfetta; rec.:0/+4’.
Nonostante sia tempo di Avvento, continua il nostro calvario sportivo. Una “via crucis” laica che sembra non aver alcuna soluzione di continuità.
Oggi, la ennesima, prevedibile ed inevitabile (?) sconfitta è stata, probabilmente più amara, perché comunque abbiamo retto, con una certa dignità, contro i primi della classe. E con un po’ di attenzione, un punticino misero misero, sotto il nostro scarno alberello avremmo potuto “regalarcelo”. Sarebbe bastato un minimo di disattenzione in meno. E ad essere cattivi, ci spiace incazzarci con Vallocchia e Piredda che, di fatto, hanno provocato quel rovesciamento di fronte che ci ha fatto perdere la gara. Succede tutto tra il 34’ ed un minuto dopo, quando sul nostro fronte avanzato sulla destra, battiamo l’ennesimo (inutile) piazzato: Vallocchia, deve solo appoggiare a Piredda che avanza per prepararsi al solito (magari inutile) cross nella loro affollata area. Solo che l’arbitro fischia il controfallo, perché il mancino di Cittaducale si dimentica di toccare la palla e Kocis Piredda, non avendola ricevuta con passaggio, non può portarsela a spasso irregolarmente. Piccola, stupida, disattenzione farsesca, rovesciamento di fronte, che sul corner per loro e golletto a nostro svantaggio, spedisce in archivio la solita evitabile (?) sconfitta.
Ma è mai possibile che con 10 corner a nostro favore, coi nostri marcantoni da 190 e passa centimetri, non riusciamo mai a far male, a solleticare il Portiere di turno,mentre loro, al secondo degli unici tre angoli a disposizione, si permettono (noi belle statuine), spalle alla porta, una sforbiciata comoda comoda, per portare a casa l’intera posta, con il minimo sforzo, un impegno da minimo sindacale ?
Nel primo tempo, complice anche il vento a sfavore, abbiamo solo tenuto campo, senza mai concederci neanche il “piacere” di un buffetto in faccia a Fumagalli. Meglio,complice il vento a favore, sicuramente la ripresa anche perché, con tutti i limiti di una forma, tuttora, problematica, Ogunseye ha vivacizzato il fronte d’attacco molto più di un Piredda che, davvero quest’oggi, non è stato mai in partita.
Sono sempre più convinto che, allo stato del’arte, noi lì davanti dobbiamo comunque giocare sempre con i due attaccanti, quantomeno in attesa di Senesi che, nello schema della ripartenze, sembra essere davvero l’unica valida arma per arrivare in porta. A centrocampo poi, mancano del tutto i movimenti senza palla, e l’unico (Pennington)che, a mio avviso, li fa con fiato, ritmo, sagacia e continuità, persino con coraggiosi inserimenti in area, sta in panchina ad osservare un immobilismo che,evidentemente, stiamo pagando a caro prezzo.
Insomma,siamo ancora, ed ancora a commentare una sconfitta sia pur “dignitosa”, quantomeno per via della riconosciuta superiorità degli avversari, ma che non lenisce in alcun modo, i dolori e le ansie per un presente che angoscia ed un futuro che… peggio mi sento.
Adesso affrontiamole ultime due sfide di questo non piacevole 2018; ma il mercato langue,qualcosa dobbiamo inventarci. Perché anche oggi abbiamo sofferto e subito dagli avversari un gap di “esperienza” assolutamente sbilanciato. Al fischio d’inizio si sono affrontati due 11 che potevano contare su 31 stagioni calcistiche di differenza (267 i loro anni complessivi, contro i nostro 236), una media età di 21,4 per noi e 24,3 per loro. In soldoni stiamo parlando di oltre 800 partite in più in carriera. Visto che noi avevamo 8 under su 11 (con Ragatzu 27 anni il più “anziano”), loro hanno schierato solo 2 under su 11 e ben 3 ultra trentenni.
Ci servono alcuni “pezzi” con caratura di categoria che offrano equilibrio sia caratteriale che tattico, tra i reparti e nella “testa”. Dobbiamo rafforzare il nostro “peso” specifico, per non subire costantemente i troppi sbalzi d’umore e di disattenzione che, da tre anni a questa parte, accumuliamo senza sosta.
Per il resto…è Natale; è Natale anche per Noi ed allora, Auguri a Tutti e tanta serenità ad un gruppo e ad una squadra che, purtroppo, anche in questo contesto (autostima) sembra aver smarrito la strada.
Non so se sarà utile, ma Vi confido che ho preso contatto diretto con Santa Claus a Drobak (in Norvegia) al qualche ho inviato, sotto forma di lettera, proprio questo mio sfogo… Spero che ci possa ascoltare o, in via subordinata, che riesca a convincere il nostro amato presidente Marino a fare le sue veci per farci trovare, sotto l’albero, quel che ci serve per… ritornare a Sorridere.
Ad Majora, Ragazzi
Ad Majora, Olbiesi di Ogni età e di Ogni stagione, perché le cadute, il tempo e le sconfitte non hanno offuscato la Tua Bellezza, il Colore Amato: Bianco di Purezza, simbolo fiero della nostra, magari piccola, ma dignitosa e storia Grandezza.
Auguri a Tutti,
Simprie.