Appena 2 sabati fa, in occasione della gara casalinga con Cesena, l’umore e la credibilità del Pescara di Zeman, alla sua terza esperienza in biancoazzurro, era davvero nel freezer della depressione.
La più che meritata sconfitta, seppur col minimo scarto, contro i capoclassifica cesenati sembrava aver sancito il definitivo abbandono di qualsiasi velleità di protagonismo per Zeman ed i suoi giovani allievi.
Quello 0-1 con Cesena rappresentava il quinto capitombolo in 15 gare, per giunta con una diretta concorrente alla promozione come era già accaduto contro la Torres e la Carrarese, cosi come era nei fatti la terza sconfitta casalinga consecutiva (Torres e Recanatese le precedenti).
Poi accade che sabato scorso in quel di Chiavari, vanno in vantaggio con Cuppone (21’) grazie al traversone di Accornero per la testa di Merola che fa da sponda e assist per in centravanti, resistono con grande spirito di squadra, un grandissimo Plizzari (portiere il migliore in campo) e 2 traverse dei liguri, venendo raggiunti a 5’ dalla fine con uno stacco vincente di Corbari, capocciata su corner magistrale di Clemenza, nel finale al cardiopalma con Plizzari sugli scudi evitano la sconfitta e, grazie ad un guizzo di Michele Masala, il sorsense cresciuto nella primavera del Cagliari, che subentrato proprio a Cuppone qualche minuto prima, al 91’ regala un assist al bacio per la rete della vittoria di Franchini.
Quel 1-2 di Chiavari rinfranca il gruppo e l’ambiente ed appena tre giorni dopo nel recupero di Pontedera, ritorna sui rettangoli di gioco la Zemanlandia, nel secco e straripate 0-5 rifilato agli uomini di Canzi.
Sette gol fatti ed uno solo incassato, 12 uomini andati segno che, come sempre nelle squadre di Zeman, dimostrano la bontà del gioco di squadra che, sulla velocità, nel movimento perpetuo senza palla, e nella supremazia sulle fasce, costruisce il suo modello vincente.
Ed ora, tocca a noi “frenare” questo ciclone che, se non fosse un fuoco di paglia, rischia di stravolgere tutti gli attuali pronostici che la vedono battuta nella corsa verso la serie B.
Davvero una sfida improba, per la “claudicante” Olbia che non vince dal 26 ottobre ed in queste ultime 6 sfide di campionato abbiamo collezionato 3 pareggi (di cui due 0-0 con Lucchese e Rimini in casa, 2-2 Contro il Sestri in trasferta) e 3 sconfitte col botto (3-1 e 4-1 in trasferta con Juventus prima e a Recanati successivamente, in aggiunta allo 0-1 casalingo con Perugia).
Veniamo da un “stock” di 6 gare in cui abbiamo segnato 4 reti, subendone 10 ed abbiamo racimolato 3 miseri punti.
I PRECEDENTI
Non ci aiutano neppure i trascorsi, visto che nei 5 incontri precedenti (4 in campionato e 1 in Coppa) abbiamo perso 4 volte e pareggiato una sola volta al “casalini” di Olbia il 10 dicembre del 1939 nell’1-1 con reti di Flavio Piras per noi e Candido Arrighi per il Pescara.
Anche se non era allenato da Zeman, quel Pescara dell’anteguerra ci dette una sonora lezione al ritorno con un secco 6-1 con reti di Gino Piccinini e Pietro Carta, doppietta per entrambi ed una ciascuno Edmondo Maturo e Carlo Guarneri del Pescara e Pierino Esposito per noi.
Secca e chiara la superiorità abruzzese nella stagione 2021-22 quando vincono per 2-0 in Coppa Italia (Galano e Cancellotti i marcatori), 1-0 a Pescara (Mirko Drudi all’84’) in una gara dove l’Olbia non demeritò affatto Traversa di Brignani, rigore negato su una incursione di Demarcus e nel ribaltamento di fronte il gol vittoria di Drudi.
La terza sconfitta di stagione matura al Nespoli il 13 marzo 1922, per 2-1 con rete iniziale di Luca La Rosa (nella foto) e sempre nel finale all’84’ Ferrari e al 95’ Frascatore ribaltano la gara battendo proprio il portiere Ciocci, non impeccabile in occasione dei gol, che oggi fa parte della rosa di Zeman.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Nel Pescara indisponibili Squizzato per squalifica e Franchini infortunato a un flessore, per 10/11 dovrebbero giocare gli stessi titolari di Pontedera, con un solo dubbio in mediana:
(4-3-3): Plizzari; Floriani, Pellacani, Mesik e Milani; Tunjov, Aloi (Dagasso), De Marco; Merola-Cuppone-Cangiano.
Nell’Olbia in attesa di qualche rientro dagli infortuni, non ci dovrebbero essere molte novità rispetto all’11 che ha retto il confronto con Rimini:
(4-2-3-1): Rinaldi; Arboleda, Bellodi, Motolese, Montebugnoli; La Rosa, Mameli (Biancu); Cavuoti, Dessena, Ragatzu; Contini (Scapin).
L’arbitro designato è Maria Marotta di Sapri che ha un precedente con Pescara in un Catanzaro-Pescara 2-2 dello scorso marzo. Marotta ha arbitrato quel pazzesco 5-4 di Pontedera-Olbia il 22 dicembre dello scorso anno.
Buona partita a tutti,
Tore Zappadu