Oggi per dimenticare il…Poker
Stasera arriva il Novara, poi andremo a Piacenza ed infine grande chiusura con la Pro Vercelli.
Davvero un bellissimo trittico per chiudere una stagione non esaltante, ma comunque che per noi si conclude con la terza salvezza conquistata, pur essendo, da 3 anni la squadra più giovane del girone.
Se proprio mancassero gli stimoli, meglio non dimenticare che di fronte a noi avremo tre squadre con una blasone da far tremare le gambe: 118 sono complessivamente i campionati tra serie A e serie B che, queste tre Grande del calcio Italiano hanno disputato finora; senza scordare che sul petto della Pro Vercelli (ultimissima rivale) sono “tatuati” indelebilmente 7 scudetti nazionali.
Insomma proviamo a divertirci, giocando al meglio, visto che finalmente possiamo farlo senza alcun assillo.
Il Novara (25 campionati in serie A), anche da un punto di vista del tifo organizzato, è stato per anni “gemellato” con i gruppi ultras dell’Olbia.
Dal 1996, ed in diverse occasioni, i rispettivi tifosi hanno compartecipato alle vicende importanti dell’altra squadra: a Novara per i playout del 2004-05 vinti contro il Como ricordano ancora il nostro storico striscione “Olbia 1905”. Così come nel 2010 i tifosi del Novara sostennero la nostra Olbia nella sfortunata sfida playoff ad Alessandria.
Quella odierna non è quindi una partita qualsiasi e, quindi, è doveroso onorarla con il bel gioco e con il più sano e granitico agonismo sportivo.
I nostri avversari occupano saldamente la 9 posizione in classifica e perciò andranno ai playoff, seppure in posizione piuttosto scomoda.
Inutile nascondere che, anche per loro, questo campionato è stato piuttosto altalenante.
Partiti al rallentatore in campionato (dolorose le 2 sconfitte casalinghe con Pro Patria e Albissola) abbastanza spediti in Coppa Italia (usciti solo agli ottavi contro la Lazio all’Olimpico, per la Coppa di serie A) dove lasciano spazio anche al Monza, seppur con il minimo scarto, ai sedicesimi della coppa di serie C.
Il Novara non segna tanto (tra le prime di zona playoff solo il Pontedera ha fatto peggio) anche se una volta (guarda caso con noi) Cacia e compagni hanno siglato 4 reti.
Di contro i piemontesi hanno la quinta miglior difesa del campionato.
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Nel mercato invernale, hanno letteralmente rivoluzionato l’organico, fuori Sciaudone, Chiosa, Cattaneo, Peralta, Sansone e Vai, per far posto a Rigione, Buzzegoli, Bastoni, Gonzales, Perrulli, Zappa.
Non solo questo, perché a fine febbraio, dopo la sconfitta di Busto Arsizio ed il poco convincente pareggio con la Pistoiese in casa, viene esonerato l’allenatore William Viali, ed ingaggiato l’esperto Giuseppe Sannino.
I dati raccontano che, anche con il cambio, le cose sono rimaste com’erano, quantomeno nei risultati.
Con Sannino gli azzurri hanno conquistato soltanto 8 punti in 7 partite, con una media di 1,14 punti a incontro, comunque più bassa di quella di Viali (1,35 a partita).
Giocano con il 4-3-1-2, modulo che hanno rispettato in 27 confronti su 34.
Caratteristica del Novara è quella di “invadere” l’area avversaria nelle azioni corali e nella veloce esecuzione delle ripartenze.
In questo modo hanno segnato 26 (di cui 4 su corner e 5 su rigore) delle 37 reti complessive.
Una sola volta, hanno segnato direttamente su piazzato (Visconti), 4 volte con tiri dalla distanza, 5 azioni corali o personali tra le quali, molto probabilmente, la “sgroppata” in contropiede di Ronaldo al 31’ contro la Lucchese nella 15 giornata è una delle più belle reti di tutto il campionato: area To area… fino alla porta avversaria.
Buona Partita a Tutti,
Simprie.