STAVOLTA L’OLBIA MERITA
TUTTO IL NOSTRO RISPETTO,
CORAGGIO RAGAZZI:
R I C O M I N C I A M O!!!
Lupa Castelli-Olbia 1-0
Lupa Castelli Romani: Tassi; Fantini, De Gol, Baylon, Colantoni; Icardi, Copponi, Barone (52’ Montesi); Boldrini (79’ La Cava); Nohman (84’ Traditi), Siclari; a disp.: Serpietri, Di Nezza, Traditi, Khribech, Montesi, La Cava, Chiesa; all.: Galluzzo.
Olbia: Sannino, Doddo, Miceli, Peana, Masia; Steri, Franzese (75’ Brenci), Falasca; Capuano, Moro (78’ Malesa), Khalì (63’ Budroni); a disp.: Deiana, Ravot, Varrucciu, Taras, Malesa, Murgia, Budroni, Brenci; all. Biagioni (in panchina Serreri).
Arbitro: Di Tullio di Bari.
Rete: 83’ Nohman
Note: angoli 4-1, rec. 0’ e 4’; Amm. Fantini, De Gol, Boldrini (tutti e tre vanno in diffida), Montesi, Miceli, Falasca.
Non ce ne va bene una! In questa lunga tragicommedia, fatta di 17 puntate quasi tutte da dimenticare, non abbiamo mai accampato scuse, e sempre abbiamo riconosciuto le nostre insufficienze e i nostri errori, anche quando potevano esserci altre concause per i risultati nefasti. Ma, stavolta, alla prima sortita esterna dell’anno, ci va di parlare anche di qualcos’altro. Perché è da tempo, molto tempo che il dio del calcio non veglia più sui bianchi e sulle loro fatiche. La saggezza racconta come, nelle vicende umane, ci sia una sorte unica per tutti, per il buono e il cattivo, per chi merita e chi no, ma evidentemente, nel rettangolo di gioco, ce n’è un’altra più terra a terra che sceglie senza alcuno scrupolo tra chi ha culo e chi no. E, quest’anno, in mezzo ai tanti nostri errori e alle tante manchevolezze, di sorte benigna non ne abbiamo visto neanche l’ombra. E si sa che i guai sono come fogli di carta igienica, ne prendi uno, ne vengono via dieci. E questa ennesima mancata vittoria (anche il pari sarebbe stato stretto) è un altro soffice rotolone di…popò. Di quelli che non finiscono mai .
Risultato bugiardo. Ed anche se la partita è stata condizionata da un terreno infame (ma solo al Nespoli si deve giocare su praterie erbose ben tenute e del tutto adeguate ad un campionato serio?) alla fine, i ragazzi hanno fatto per intero (a parte il gol) la loro parte. Rileggiamo velocemente la cronaca: Al 2’ Falasca crossa in area per Capuano, che, solo soletto, spreca mandando la palla tra le mani del portiere. Nohman non brilla, l’Olbia prova a spingere con insistenza Capuano impegna Tassi all’8’. Al 12’una punizione di Moro dalla sinistra fa venire i brividi sugli spalti, ma la palla viene respinta dalla difesa. La porta giallo rossa si salva ancora grazie alla grande prestazione di Tassi tra i pali che salva il risultato. Si continua ed al 28’ un tiro dalla distanza di Masia e al 45’ si registra una punizione insidiosa di Barone dalla distanza. Nella ripresa Montesi, mette a repentaglio la difesa al 20’ ma l’arbitro ferma tutto, per un fuorigioco. I padroni di casa sprecano alcune occasioni su piazzati, ma è l’Olbia a far sentire maggiormente, prima al 68’ con un tiro dalla distanza di Steri e poi con un azione pericolosissima che, per l’altra immutabile legge del contrappasso, ci procura ila rete della sconfitta: 82’ Malesa solo davanti al portiere si fa irretire è spreca un’occasione che non dimenticherà più: sulla ripartenza Siclari serve Nohman che, lasciato solo davanti a Sannino (e qui la sfiga non c’entra niente), non spreca la grande strenna dell’epifania che la nostra difesa è stata in grado di concedere a lui ed alla sua squadra.
Finisce con questa ennesima stramaledetta sconfitta, un girone di andata da mandare all’ortiche e da dimenticare il più in fretta possibile. La sensazione è che i nostri ragazzi abbiano la capacità di potersi costruire un futuro diverso da quel che la graduatoria e i risultati raccontano. Gli avversari, ormai, li conosciamo tutti, e le gare hanno detto che sono tutti alla nostra portata. Perché la musica cambi, servono due condizioni indispensabili: ripartire da zero e fare in modo di non commettere più puttanate difensive di nessun genere. Non più regali, senza se e senza ma.
Così, solo così potremmo giocarcela alla pari con la sfiga e chi l’ha inventata e ha deciso di indirizzarla sempre da una sola parte.
Ad majora ragazzi, RICOMINCIAMO!!!
Simprie.