IN CAMPO UNA SOLA SQUADRA
ALLA FINE UN SOLO PUNTO
MA L’OLBIA BELLA E’ TORNATA

San Cesareo-Olbia 1-1
San Cesareo: Matera ; Olivieri, Brack, D´Ambrosio, Tarantino ( 79’ Menicucci); Luciani, Tirelli, Stazi; Cericola (79’ FESTAMontesi), Pascu, Merlonghi. A disp.: G. Sabelli, Lupieri, Desantis, Maione, Ciampi, Krasniqi, P. Sabelli. All.:  Perrotti
Olbia:  Sannino,  Doddo, Peana, Varrucciu, Di Cicco; Steri (77’ Malesa), Falasca (72’Masia); Capuano (65’ Khalì), Franzese, Molino; La Cava. A disp.: Deiana, Taras, Ravot, Murgia, Brenci, Budroni. All. Biagioni
Arbitro: Scatigna di Taranto
Reti:  4′ Pascu, 76’ La Cava
Amm.: Brack (diffidato salta la prossima), Molino (va in diffida), Masia. Corner: 2-7 per Olbia
Non è la prima volta che si raccoglie meno di quel che si semina e di ciò che si merita. Ma stavolta il gap tra ciò che è stato e quel che avrebbe dovuto essere è davvero eccessivo. In campo una sola squadra, un bel gruppo solido e finalmente motivato, senza se e senza ma.
La squadra che abbiamo atteso da troppe giornate per augurarci che non sia un singolo fuoco di paglia. Il San Cesareo è una brutta bestia per chiunque, basti ricordare che nessuna delle altre sarde è riuscita a vincere nonostante tutte le abbiano giocato contro tra le “reti amiche”  (due sconfitte Selargius e Nuorese e due pari ad Arzachena e Budoni). La serie nero/grigia si è consolidata anche in questa quinta ed ultima sfida visto che neanche i bianchi sono riusciti a vincere, ma stavolta, lo ripetiamo, è davvero diverso.
Perché c’è una sola cosa bugiarda in questa prestazione: il risultato.
Ma qunto fatto al Pera di San Cesareo deve essere solo il punto di partenza per una nuova sfida.
Perché,  indipendentemente da come andrà a finire il campionato dominato dal duo Lupa Castelli e Viterbese Castrense, l’Olbia ha ancora la possibilità di chiudere il girone di andata allo stesso livello (26 punti) dello scorso campionato. E, come ben sappiamo, nel girone di ritorno recuperammo il terzo posto utile per i playoff, il quarto nella graduatoria finale.  Bene, non sarà molto ma questa sfida è nelle nostre corde. Il match di oggi lo ha detto con estrema chiarezza. Siamo ancora deficitari in difesa, un solo errore e Pascu ci ha fatto la festa, ma siamo migliorati molto a centrocampo e siamo sempre pericolosi lì davanti nonostante le defezioni di mercato (Oggiano) e di salute (Mastinu). In più entro tre giorni arrivano i “nostri” rinforzi che, a dirla  tutta, sembrano, come Brenci, Falasca e Franzese  più che utili e adatti alla causa comune. Dobbiamo stringere i denti e continuare su questa strada, perché la sorte non sarà sempre dalla parte degli avversari. Abbiamo nell’immediato e prima che finisca l’anno due grandi sfide. La prima contro i cugini smeraldini, forti e meritatamente in cima alla classifica delle sarde. Domenica, contro i campioncini di Giorico, abbiamo la possibilità di dimostrare che noi non siamo da meno e subito dopo a Rocca Priora ce la vedremo per l’ultima di andata, con i mattatori della Lupa Castelli Romani. I primi della classe. Sulla carta non c’è storia, i primatisti finora non hanno mai perso, 12 vittorie e 3 pareggi. Sulla carta siamo destinati alla stessa fine. Ma sulla carta è diverso da quel che avviene sul rettangolo di gioco. Siamo convinti che col temperamento, la determinazione e il carattere mostrato in questa partita, tutto sia possibile.

L’Olbia è tornata, ed è meglio che tutti ne prendano atto.
Noi lo facciamo con tutta la fiducia e l’amore per questa gloriosa maglia e una nuova storia ancora tutta da scrivere.
Curagju Terranoa, ad Majora ragazzi ora e sempre.
Simprie.