BIGLIETTO DI SOLA ANDATA PER LA LEADERSHIP
Problemi di formazione, da una parte e dall’altra, prettatica o solo gestione di un confronto calcistico qualsiasi? No, con Budoni non c’è niente di scontato. Nei suoi primi cento anni Olbia e Budoni non si erano mai incontrate. In Gallura gli scontri epici interessavano altre comunità: Calangianus, Tempio, Ilvarsenal (La Maddalena). Con i biancazzurri le sfide sono cronaca recente, ma già sufficientemente stratificate in un “contenzioso” sportivo che accende le tifoserie. Budoni ha già eliminato in due occasioni l’Olbia dalla Coppa Italia. In campionato abbiamo solo le sfide dello scorso anno e, per ora, siamo avanti noi con una vittoria ed un pareggio. Ma, giusto lo scorso anno, Budoni vinse la graduatoria che premi chi valorizza i giovani e l’Olbia arrivò seconda. L’Olbia che vuole vincere ha acquisito a piene mani dal supermarket di Cerbone e chi è arrivato (Mastinu, Steri e Pinna) sta contribuendo a sollevare il livello di competitività di una squadra che ha tutta l’intenzione da un lato di mantenere la leadership del manipolo “4 mori” presente nel girone e, dall’altro di non perdere il treno dell’alta classifica che, già dalle prime giornate, sembra aver disegnato contorni precisi al suo futuro. E’ anche per questo che il derby, questo derby assume un valore decisivo per le risposte che entrambe le società attendono. E, va anche detto che, fortunatamente, questa contesa va in scena al Nespoli, terreno di gioco nel quale è più difficile bluffare: il manto erboso e le buone condizioni del campo consentono di giocare alla pari senza scuse o alibi, condizione che (sia detto senza offesa) al Pincelli è davvero complicato ritrovare. Ed in questo scenario, l’Olbia di Scotto quando vince o quando non riesce farlo, ha nel suo patrimonio genetico quello di dare sempre tutto e di uscire, comunque, a testa alta. Sarà così anche domenica pomeriggio.
Buon Derby a tutti, Simprie.