A BUDONI QUEL CHE NON TI ASPETTI MA CHE TEMEVI ACCADESSE
Budoni-Olbia 2-1
Budoni: Sanna, Meloni, Nyameken (39’ Mastio), Giunta, Moretto, Corsini, Caggiu (57’ Zela), Di Prisco, Villa Fontanella, Raimo (65’ Ibba). All. Cerbone.
Olbia: Sannino, Ravot, De Cicco, Peana, Barone (65’ Masia), Pinna, Doddo, Steri (76’ Steri), Mastinu, Molino, Oggiano (84’ Del Rio). All. Scotto
Arbitro: Curti di Milano
Reti: 34’ Mastinu, 73’ Zela, 75’ Villa
Note: corner 1-2 per Olbia; amm. Nyamenek, Pinna, Oggiano e Peana.
Sveglia sonora, Brutto risveglio. 2-1 meritato del Budoni e l’Olbia: pesa, piglia e porta a casa. Giusto per vederla con filosofia, può essere che sia meglio ora che più in là. Certo che, come lo scorso anno, la squadra di Cerbone, pur cambiando l’ordine dei fattori (giocatori e gioco) non fa cambiare il prodotto: noi fuori, loro dentro la Coppa. Dire che non fa niente sarebbe stupido e pericoloso. La scoppola, anche se pedagogica ed istruttiva, sempre scoppola rimane. E, questa “sveglia, è figlia di tanti padri. Innanzi tutto il nervosismo, inutile quanto improduttivo. Ed a soffrire di “carenza dei nervi distesi” sono stati atleti tra i più esperti. Per esempio Molino che, come ogni anno a Budoni, appare troppo condizionato dalle provocazioni di alcuni “maleducati” che, dagli spalti, con snervante e volgare litania vomitano per 90’giaculatorie offensive verso il troppo sensibile capitano, mettendolo di fatto fuori registro per la partita e troppo immerso nella sua “battaglia” personale, anche nei confronti del diretto avversario Di Prisco. Per le prossime occasioni qui a Budoni consigliamo all’amico Daniele dei tappi auricolari contro il fastidio delle contumelie (per esperienza personale assicuro che possono servire). Non solo Molino però, perché anche con Peana, anche se per motivi diversi, le cose non sono andate del tutto tranquille. Opposto ad uno scorbutico e mai domo Villa, ha avuto il suo “grandafare” perdendo, proprio per il troppo nervosismo, clamorosamente tempo e marcatura in occasione del secondo gol, regalando solitudine spensierata a Villa, sulla linea dell’offside, che si è permesso una beffarda palombella all’incolpevole Sannino. E persino Oggiano, tecnicamente e tatticamente sempre indiscutibile. Stavolta si è incartato nelle difficoltà creatagli da un ’95 (stando solo alla carta d’identità) con un fisico da corazziere adulto, a nome Jonathan Nyamekeh che, probabilmente, con arbitraggi meno disponibili del signor Curti, più di qualche problema coi cartellini colorati finirà per averlo, ma che comunque è davvero una carta importante a disposizione dei biancazzurri. Insomma è più facile vedere i perché della nostra sconfitta più che quelli della vittoria del Budoni. Basti vedere quel che è successo in occasione del loro primo gol, impostato con arguzia sulla destra da un Fontanella davvero talentuoso che, dopo un paio di dribbling e di bambole “offerte” ai marcatori di turno, crossa dalla parte opposta dove il bravo Zela si trova più solo e smarcato di giovannibattista nel deserto, e persino con Sannino che ingenuamente cerca di fare quel che toccherebbe a Ravot e fa anch’egli qualche passo di troppo fuori dalla porta, rendendosi in qualche modo complice della dormita generale. Uno due in deu minuti e la storia è tutta qui. E stata come abbiamo detto scoppola pedagogica e, per oggi, fermiamoci qui. Da domani parleremo anche delle cose che sono andate bene (non molte a dirla tutta, ma che comunque ci sono), perché Domani è già campionato. E, in tutta sincerità, meglio dare una regolata al motore e ripartire come è nelle nostre potenzialità. Lo scorso anno dopo la sberla di Coppa con il Budoni partimmo alla grande, restando primi in classifica nelle prime 10 giornate. E, manco a farlo apposta, cominciammo il bel filotto di vittorie proprio con il Selargius che, domenica viene a farci visita ancora una volta. Coraggio ragazzi, i corsi e ricorsi della storia esistono, sia nel male come nelle cose positive…Ad Majora, allora e riprendiamo SUBITO.
Simprie