OLBIA-TRASTEVERE 3-0
Olbia: Di Chiara, Costanzo (86′ Biancu), Furtado (65′ Della Salandra), Pani, Rizzo, Maspero, Arboleda (86′ Diallo), Petrone, Buschiazzo, Ragatzu (89′ Marroni), Luzayadio (77′ Islam); a disp.: Ascioti, Yanovskyy, Caggiu, Cabrera, Diallo. All. Ze Maria
Trastevere: Lazzarini, Iacoponi, Fragnelli, Schettino, Massimo (82′ Calderoni), Giordani, Ferraro (18′ D’Incoronato, 90′ Spila), Crescenzo, Scaffidi, Ferrante (65′ Lorusso) , D’Alessandris (53′ Compagnone); a disp.: Zandri, Cavaliere, Calderoni. All. Bernardini
Arbitro: Gianluca Cipriano di Torino
Reti: 54’ e 79’ Maspero; 83’ Della Salandra.
Note: angoli 4-3; amm.: Arboleda (diffidato salta la prossima trasferta con la Puteolana), Ragatzu, Ferrante; rec.: +1’+4’
Saper giocare è un modo di esprimersi senza essere interrotti e quest’Olbia n° 25 ha giocato a … Balla Sola che, tradotto in trasteverino, significa che questo pomeriggio per gli ospiti amaranto “Nun c’è stata trippa per gatti”.
Una sola squadra in campo, nessun tiro nel perimetro di Di Chiara, una vittoria FINALMENTE senza e senza ma, dove l’unica nota stonata è stata l’ammonizione di Arboleda (peraltro il migliore in campo) che ci priva del colombiano naturalizzato “smeraldino”, per la difficile trasferta di Pozzuoli di domenica prossima.
Dopo un primo tempo di studio, con due “prove generali del gol” al 35’ con il mancato Tapin per l’inzuccata di Costanzo (su servizio di Arboleda) e al 41’ con Pani che Inzucca bene il sopraffino corner di Ragatzu, ma sbaglia la mira; la ripresa è stata il ritorno alla consapevolezza interiore collettiva, dove i problemi, le paure, gli errori e le debolezze singoli si trasformano nel “collettivo perfetto” che, un aedo come Battiato ha descritto poeticamente come “l’era del Cinghiale Bianco”.
Costanzo a sinistra, Lazayadio e Arboleda a destra, Furtado e poi Della Salandra al centro, Rizzo e Maspero nella mediana e poi…lui i Ragatzu Tuttocampista sempre pronto ed efficace nel riprendere il ruolo di “incubo” per le difese avversarie.
Tante occasioni e Tre reti 3, Inevitabile per i capitolini la capitolazione al 54’ quando Ragatzu (semprisse) in area semina scompiglio e avversari, serve al centro una palla che sfiorano un po’ tutti e che, finisce in rete, grazie ad un destro malandrino di Nicolò Maspero, talentuoso “fizz’e babbu”, visto che è figlio di Ricky Maspero (5 centinaia di gare in carriera di cui 364 tra serie A e B con squadre di Blasone chiamate Samp, Torino, Fiorentina, Cremonese, Lecce, Vicenza e Perugia).
Nicolò anche lo scorso anno di questi tempi aveva trovato la via del gol con il Castegnato in serie D, nel pareggio 2-2 dell’aprile scorso contro il Chions.
Oggi è stato ancora più bravo visto che si è regalato una conclusione da favola nella più spettacolare azione della gara quando al 79′ Islam (il furetto bengalese di fresco arrivo) dialoga a meraviglia con il solito Danielinho e lancia in area una bella palla per Della Salandra che viene stoppato da un difensore, sulla respinta è pronto Nicolò il cecchino di giornata che si regala la prima doppietta della sua carriera.
All’84’ Ragatzu (che ve lo dico a fare) pennella per la capocciata vincente di un eccellente Della Salandra il pallone che chiude la pratica di una gara che si doveva vincere per non interrompere la risalita verso l’agognata salvezza.
Da 7 turni il Nespoli è diventato fortino inespugnabile per qualsiasi squadra, 5 vittorie e 2 pareggi, 17 punti racimolati che si aggiungono ai 7 recuperati in trasferta.
I 24 punti nelle ultime 15 giornate, ci posizionano al 5° posto della classifica virtuale dalla 11ª giornata ad oggi.
Davanti a noi con 34 punti la Gelbison, con 30 Sarnese e Cassino, quarto il Guidonia con 25 punti.
Insomma se non proprio un’ERA, questi numeri e la convincente vittoria odierna, ci raccontano che è giunta “L’ORA del Cinghiale Bianco”.
E, senza alcun timore reverenziale possiamo andare a Pozzuoli per giocarcela alla pari, perché se all’andata nella 9ª giornata proprio la Puteolana è stata l’ultima squadra a vincere al Nespoli… va detto che in questo ultimo spezzone di stagione nelle ultime 11 ne ha vinto solo 4, pareggiato in casa nel derby con Paganese e perso 5 volte.
Oggi ha subito una secca sconfitta dall’Atletico Uri, con due gol di Antonio Demarcus, attaccante di origine pattadese nonché uno dei troppi giovani svezzato ad Olbia e lasciato partire con troppa superficialità.
La squadra allenata da Marra soffre e non poco le cosiddette “pericolanti” perché oltre alla batosta di Uri, ha dovuto soccombere in casa una sola volta on stagione, proprio ad opera del Terracina nella 17ª giornata, squadra che da oggi è posizionata nell’ultimo gradino della classifica.
L’impresa non sembra impossibile, soprattutto per questa Olbia che oggi ha davvero dato spettacolo.
Ad Majora Ragatzi,
Ora e sempre Olè Olbia Olè
Tore Zappadu