REAL MONTEROTONDO-OLBIA 0-0
REAL MONTEROTONDO:
Mengucci, Darini, Contucci, Zaccone (67’ Albanesi), Manca, Meledandri, Barba (82’ Ansini), Pellegrini (82’ Cantiani), Menghi, Napoleoni, Ceccarelli. A disp.: Silvestrini, Volpe, Muti, Purello, Fontana, Riosa. All.: Stillo
OLBIA: Di Chiara, Arboleda, Pani, Buschiazzo, Petrone, Costanzo, De Grazia (46’ Marroni), Rizzo (74’ Yanovskyy), Maspero, Ragatzu, Furtado (46’ Della Salandra). Rizzitano, Lucarelli, Caggiu, Cabrera, Diallo, Bernardo. All.: Zé Maria
Arbitro: Simone Pandini di Bolzano
Note: angoli 9-5; amm: Della Salandra; rec.+1’+2’ 
Menzus gai dopo quattro trasferte catastrofiche e  disastrose (Sarno, Gelbison, La Maddalena e Guidonia), torniamo dal Cecconi con il tiepido brodino di un doppio zero che risolve poco, ma non demolisce la speranza di un futuro meno gramo. Insomma, seppur non risponde al vero che “chi si accontenta gode” è sicuro che comunque “non rode” e quindi… altro giro altra corsa.
Questa odierna più che una gara di calcio è sembrata una nenia scipita in cui nessuno avrebbe meritato di vincere. Più generosi i bianchi pontini, piuttosto Biatti (non solo per la maglia blu scura) e arrendevoli noi nel proporre qualcosa di positivo.
Qualche preoccupazione in più per Di Chiara, ma neppure tanto; meno visibile Mengucci che, al 31’ regala un simpatico siparietto scartando un Furtado quasi sempre in ritardo su ogni palla.
Da questo mezzo passettino in avanti, dobbiamo ripartire consci che nel mercato di riparazione, assieme a l’importante rientro del tandem Rag..Ancu (unico binomio genuinamente 4 mori) abbiamo rinforzato (?) la difesa: siamo a quota 4 portieri (più e meglio del lussuoso Hotel Cervo); acquisendo solo dall’estero un terzetto di “carneadi” (quantomeno per la D Italica) incrementando all”ennesima potenza la quota multinazionale, probabilmente la più numerosa del girone, con un roster di presenze etniche da far invidia all’ONU con calciatori di: Colombia, Martinica, Francia, Uruguay, Congo, Capoverde, Inghilterra, Portogallo, Argentina, Mali, Ucraina, Croazia.
Di sicuro LOLBIA più “internazionale” della storia… senza dimenticare il mister Brasiliano e la gestione Elvetico-Turca.
Manca un… olbiese, visto che quello buono lo avete cacciato… quantomeno avrebbe reso più “digeribile” il “menu calcistico propostoci”.
Sta di fatto che, in attesa del “quinquennio” glorioso e strombazzato della scalata  alla serie B, sarà bene salvare almeno la serie D.
Perchè ciò accada con sicurezza, occorre sfruttare le sette (dicasi 7) sfide a disposizione al Nespoli che, deve ritornare ai suoi antichi fasti, di “fortino inespugnabile” e vietato per qualsiasi avversario, A cominciare dal Cassino, la primatista che affronteremo sabato prossimo.

Ad Majora Ragatzi,
ora e sempre OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu