OLBIA-ANZIO 3-2
OLBIA: Di Chiara, Arboleda, Pani, Buschiazzo, Petrone; Costanzo, De Grazia (71’ Lucarelli), Rizzo, Maspero, Ragatzu (85’ Della Salandra), Furtado (59’ Biancu); a disp.: Rizzitano, Bertini, Caggiu, Marroni, Cabrera, De Jesus.
ANZIO: Perna, Buatti, Maini, De Luca (46’ Di Mino), Pompei (46’, Bencivenga) Paglia (46’ Bertucci), Gennari (85’Fusco), Laribi, Bartolotta, Di Mino, Valentini (80’ Minnocci), Cori. A disp: Testagrossa, De Maio, Bartolocci. All. M. Guida.
Arbitro: sig. Ibrahim Rashed di Imola
Reti: 9’ Rizzo, 23’ Buschiazzo, 33’ De Luca, 46’ Di Mino, 69’ De Grazia
Note: angoli 8-2; amm.: Petrone, Rizzo, Di Mino, Fusco; rec.:+1’+4’.

C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole,
anzi d’antico: io vivo altrove ma sento che…
dal passato  sono tornate…

Le MOVIOLE

Eh si!!! Son trascorsi 60 anni da quel tragico mattino del 25 gennaio 1960 che ci portò via il Nostro portiere eterno.
Da allora abbiamo disputato una decina di gare il 25 gennaio, quasi sempre in trasferta e a parte un Portotorres-Olbia 0-4 del 2014  e il pareggio dell’anno successivo a Budoni (2-2), nella altre abbiamo sempre perso  contro Prato, Empoli, Sanremese, Pizzighettone, Tricase.
Soltanto nel 1981, sempre in serie D, la sfida dell’anniversario la giocammo in casa vincendo per 3-1, con una doppietta di Gianni Muresu  e Veglia per noi e un rigore di Foresti per i giallorossi.
Insomma dopo la bella vittoria contro l’Ilva del 5 di gennaio, nella ricorrenza del nostro 120° anniversario dalla fondazione dell’Olbia, rispettare ed onorare con una meritata vittoria il sessantesimo della scomparsa del nostro indimenticabile portiere, è un segnale di speranza e fiducia nel futuro.
Eh… non è l’unica nota buona
Sei punti 6, nelle prime 4 gare del girone di ritorno, non sono davvero male (all’andata per metterli insieme i primi 6, ci abbiamo impiegato 11 turni). È anche di buon auspicio che per la prima volta in questa problematica stagione  in classifica abbiamo un punto in più del numero di giornate completate (22 punti in 21 gare disputate).
La Gara
I rientri dell’esteta di Quartu e del Biancu splendente di Bianco, ci garantiscono una qualità e una forza d’urto che poche concorrenti possono vantare. Ricordiamoci che per quanto scalcinati e indefinibili in questa stagione, abbiamo comunque il sesto attacco del girone. I nostri problemi sono nel “retrobottega” del nostro apparato: le 38 pappine raccattate dalla nostra rete sono il peggio del peggio.
E i rinforzi vanno cercati in questo reparto.
Oggi abbiamo apparecchiato la migliore partita della stagione, quantomeno nei primi 45’ minuti, con un Rizzo sugli scudi ed un Ragatzu che, dopo la lunga sosta nel “garage” amaranto, ha comunque dimostrato di non aver perso il feeling con il Nespoli, la platea della sua Olbia e la voglia di stupire ancora una volta, con il suo straordinario talento calcistico.
Seppur in casacca nera e a corto di fiato, oggi ha aggiunto un mattoncino alle sue perle realizzativa con la “pennellata” per la testa Buschiazzo e il servizio per De Grazia ha “agguantato” il suo 52° assist (50° in campionato) con la maglia Bianca.
Ma anche questa bellissima vittoria, ha lasciato intatta la marea di dubbi di una squadra che, anche nelle giornate migliori, fa di tutto per stordirsi, giocare in affanno, con la strizza diarroica di mandare in vacca anche le decisioni più semplici.
Difficile da capire e peggio da accettare la sostituzione di De Grazia con  un difensore che ha avuto come  logica conseguenza di regalare campo ai e vigore ai laziali e di farli andare vicinissimi al pareggio. 
Vivaddio chw non sia maturato il patatrac, visto che Di Chiara ha “strozzato” l’urlo nella gola di Bartolotta con un intervento imperioso che, a pochi secondi dalla fine, ci ha salvato gara, vittoria e… coronarie.
Ad majora, Ragatzi
Ora e sempre OlèOlbiaOlè
Tore Zappadu