Sfida inedita,
partita da Vincere
senza Se e senza Ma
«Si avvicina sempre di più il derby con l’Olbia, un derby inedito mai vissuto, contro una delle società più storiche della Sardegna fondata nel 1905. Appuntamento con la storia imperdibile, non importa con quale vettore, l’unica cosa che conta è esserci».
Questo il simpatico incipit del sito FB dei nostri avversari di domani. È vero, mai fino ad oggi Olbia ed Atletico Uri hanno avuto modo di “confrontarsi sul rettangolo di gioco”.
Sarà anche una sfida “storica”, ma per i Bianchi si tratta di incontrare la prima diretta concorrente per la salvezza: 13 punti a pari merito, secca “scoppola” domenica scorsa per noi a Sarno (4-1 persino sottodimensionato rispetto allo strapotere degli avversari) buon pareggio per i giallorossi Uresi con la Paganese seconda in classifica.
Scartabellando sui “diari” della memoria e delle vicende sportive isolane, abbiamo ritrovato questa “cronaca degli eventi” sulla nascita dell’Atletico Uri: «La prima squadra nacque nell’annata 1963-64. L’idea di formare una squadra venne a Francesco Sechi che radunò diversi giovani dai 15 ai 17 anni. Dopo diverse riunioni si decise il nome della squadra, e la maggioranza votò a favore di “Atletico Uri” piuttosto di “Urese”. Poi si scelsero i colori delle maglie, rosso-nere. Inizialmente la squadra non era iscritta a nessun campionato, ma si giocavano solo delle amichevoli; in seguito Antonino Cherchi creò con del cartoncino, una tessera d’iscrizione personale con foto e firma di ogni giocatore e presidente della squadra. Nel 1964-65 ci fu il vero esordio dell’ Atletico Uri, con regolare iscrizione al campionato C.S.I nella categoria giovanile. Diverse maglie furono date dalla sede del Partito Socialista Italiano».
Queste le loro origini, ma da allora ci sono voluti 50 anni esatti per ottenere la prima promozione in eccellenza nella stagione 2014-15, mentre per il traguardo della serie D è arrivato nella quinta stagione di Eccellenza nel 2020-21, quello della pandemia, in cui la squadra allenata anche allora da Massimiliano Paba (5 anni di panchina senza soluzione di continuità, 125 i suoi gettoni presenza) conquistò una promozione storica. Alla quarta stagione in serie D, con 3 salvezze conquistate meritatamente due ai playout nelle prime due apparizioni e la terza, la scorsa annata, con un 12° posto e 37 punti conquistati per la tranquillità, stanno a dimostrare che i giallorossi son più che avvezzi a lottare fino alla fine e non mollare l’osso.
Seppur a secco di scontri diretti, gli intrecci di maglie tra i Bianchi e i Giallorossi, non sono né pochi né insignificanti.
Forse domani potrebbe essere della partita Simone Ravot, il terzino destro classe ’96, ad Olbia nella stagione 2014-15 (18 presenze per lui in campionato più una in Coppa) all’età di 18 anni, ed oggi nelle 5 stagioni con Uri ha totalizzato 117 presenze e 14 gol.
Anouar El Kamch, Simone Cirina, Luigi Scanu, Antonio Demartis sono stati protagonisti non banali con l’una e l’altra maglia, ma in questa viglia ci piace ricordare anche un altro storico ed indimenticabile attaccante sardo che, in 20 anni di carriera, 7 li ha trascorsi tra Olbia ed Uri. Parliamo di Antonio Borrotzu che, ad Olbia ma nella sponda Tavolarina sotto la guida di allenatori come Giuseppe Leggieri e Vittorio Pusceddu mise in fila 116 presenze con 61 gol e, giusto per lasciare un buon ricordo nelle ultime tre stagioni della sua carriera all’Atletico Uri (mister il mitico Giovanni Muroni, l’allenatore più “longevo” d’Italia) in 3 stagioni fece ancora meglio con 76 gettoni presenza e 78 gol.
Buona partita a Tutti.
Simprie