Ci siamo, mi preparo a lasciare Olbia e l’Olbia. Faccio fatica a trovare le parole giuste per trasmettere il sentimento che mi lega alla squadra dell’Olbia e alla città. Provo a sintetizzare tutto attraverso una parola: GRAZIE.
Qui ho trascorso sette anni della mia vita personale e professionale che non cancellerò mai dal mio cuore.
Per questo motivo il mio ringraziamento va innanzitutto verso chi mi ha voluto in questa squadra e in questa città. Gli allenatori, con cui ho avuto modo di collaborare, Da Bernardo Mereu, a Michele Filippi, Max Canzi, Roberto Occhiuzzi e Luca Castricato, persone con cui ho condiviso un percorso professionale attraverso cui ho cercato sempre di dare il meglio di me stesso. Aver realizzato con la maglia dell’Olbia novanta gol e –come dicono gli esperti– cinquanta assist, mi gratificano personalmente e lasciano nel mio cuore un sentimento di grande soddisfazione.
Ho pensato spesso a questo mio passo, ma alla soglia dei miei 33 anni, preso atto del clima di incertezza che regna nella società, ho deciso di trovare una sistemazione in una società che mi possa permettere di giocare ancora qualche anno a certi livelli. Lo faccio per Vittoria mia figlia e per mia moglie Nina che fino ad oggi mi hanno sempre accompagnato in questa meravigliosa storia d’amore verso la maglia bianca e la città.
Il mio ringraziamento si estende ai miei compagni d’avventura, La Rosa, Pisanu, Biancu, Ladinetti, Bianchimano e Occhioni, per avermi supportato e sopportato, a loro auguro ogni bene. Tutto quello che meritano così come tutte le persone che hanno lavorato nella società e che non hanno mai avuto la visibilità che noi calciatori avevamo sempre. Il loro contributo, sempre silenzioso e collaborativo, ha fatto si che certi traguardi si potessero raggiungere tutti insieme.
Un grazie particolare alla CURVA MARE, loro sono dei tifosi veri che porterò nel cuore, sono quelli che ti incoraggiano quando le cose vanno male e ti esaltano nei momenti di gioia. A loro vorrei dedicare i novanta gol segnati con la maglia bianca, vorrei abbracciarli uno ad uno per dimostrare loro l’affetto che mi lega alla curva. Il loro incitamento mi mancherà.
Infine, tenendo aperta la porta di un futuro rientro, ringrazio tutta la città di Olbia per avermi adottato fin dal primo momento. Ad Olbia vorrei stabilirmi quando arriverà il momento di appendere le classiche scarpette al chiodo.
Non voglio dimenticare la stampa e gli organi di informazione che hanno sempre sottolineato le mie prestazioni ma al tempo stesso – nei momenti bui – mi hanno spronato a dare il meglio di me stesso.
Una pagina del libro della mia vita importante scritta con voi e per voi.
Grazie di cuore a tutti.
Vi voglio bene, Daniele