Concludiamo l’analisi
sulla Storia della
Serie C Biancolbiese
I Ricordi, le Passioni e i raffronti tra ciò che si è da poco conclusa (l’era Marino) ed il passato remoto (lo stile Pintus) non possono prescindere da un’analisi sia qualitativa che quantitativa dei numeri oggettivi consolidati, da queste due comunque meravigliose esperienze nel pianeta della Serie C.
Nove i campionati disputati nella C degli anni “settanta”, 8 quelli del nuovo millennio; il tutto rappresentato da 342 partite giocate all’epoca e 293 quelle concluse a fine aprile, nel nuovo millennio con la disastrosa sconfitta casalinga (1-4) con la Spal.
In media abbiamo vinto 1 partita ogni 4 disputate sia allora che nel tempi recenti.
Si è pareggiato di più allora (il 40% delle gare rispetto al 30% attuali) e quindi abbiamo perso anche più sfide (43% delle gare disputate con Marino contro il 35% con Pintus al timone).
Questi dati dimostrano che, per tanti versi, le prestazioni nei due periodi non si discostano di molto, sia nei pregi che nei difetti.
Questa considerazione si conferma ancora di più se provassimo a non tener conto delle ultime 49 partite delle 9 stagioni Pintus (vale a dire l’intera annata ’77-’78 e le ultime 11 della stagione precedente) per confrontare solo le prime 293 gare di quelle stagioni, rapportandole alle stesse (appunto 293) giocate nell’ultimo ottennio per via della “compressione” Covid del 2019-20, quando si disputò un campionato dimezzato a 29 gare.
Così facendo le 84 vittorie precedenti degli anni “settanta” si riducono a 76, quindi soltanto una meno dell’era Marino, i pareggi sono 101 contro gli 88 di Marino, ma si riducono anche le sconfitte che, in un questo raffronto, diventano 89 rispetto alle 128 degli ultimi 8 anni.
Di sicuro si può affermare che sia nel primo come nel secondo periodo si è vinto alla pari, ma perso (+30%) molto di più.
Questa sintesi contradditoria, trova conferma anche nel rendiconto finale dei gol visto che su 293 partite disputate, negli anni settanta i gol fatti furono 215, quasi 100 in meno dell’era Ragatzu (311), mentre quelli subiti si riducono a 290, addirittura 125 meno delle ultime stagioni.
Di fatto allora si segnava poco e si subiva ancora meno, di questi tempi molte più reti (di sicuro per via del fenomeno Ragatzu) sia a favore che, purtroppo anche… contro.
In quelle prime 9 annate, solo due volte (tra il 1975 e 1977) abbiamo realizzato 30 e 32 reti; di contro però in due occasioni (68-69; 70-71) abbiamo subito appena 29 reti (il record di “solidità” difensiva nella storia delle nostre serie C.
Non desti stupore se, proprio i portieri di allora abbiano lasciato nella memoria collettiva il ricordo della loro classe:
Moreno Tampucci, una sola stagione (1968-69) a difesa della porta Bianca, ha lasciato un’impronta indelebile, con 25 presenze, 2149’ giocati, solo 13 gol subiti, 1 ogni 165’, con 14 gare terminate a rete inviolata.
Dietro di lui, Giuliano Bettella (foto), il portiere della promozione in C del 1967-68 e delle 5 consecutive nella “sua” serie C, visto che di sicuro in quella promozione storica ci mise molto del suo: 32 presenze, 19 reti subite, 16 clean sheet e 786’ di imbattibilità che, nella storia biancolbiese è secondo solo alla fantastica stagione di Gianluca Berti (C2 del 1990-91, panchina Bagatti) che con 789’ di imbattibilità e 22 clean sheet su 34 gare disputate è ad oggi il portiere piè forte che l’Olbia abbia mai avuto.
Quindi, se con certezza possiamo ricordare con nostalgia i portieri e le difese di quegli 8 anni di serie C, è più che evidente che in queste ultime 8 stagioni, ci siamo divertiti molto, ma molto di più in attacco.
In questi recenti 8 anni, solo nell’ultima stagione abbiamo segnato meno di 30 reti (25) e per due volte con 47 realizzazioni abbiamo raggiunto il record delle nostre performance in serie C.
Ad oggi sono solo 13 sui 117 marcatori, quelli che hanno raggiunto la doppia cifra nelle marcature e, seppur vero che nel numero di realizzatori (8 contro 5) sono più numerosi i protagonisti degli anni settanta, complessivamente si constata che, da Marongiu a Giuntini, i gol segnati dagli 8 sono 124, mentre i 5 del secondo millennio ne hanno collezionato complessivamente 160, di cui più della metà con un solo “fenomeno” sopra tutti gli altri: Daniele Ragatzu.
In totale i calciatori andati a segno nei 9 anni precedenti sono stati 57 su un totale di 77 giocatori di movimento schierati nelle 346 partite in C; risultano appena 48 sui 104 schierati nell’ultimo ottennio che, comunque la si pensi, la dice lunga sulle troppe campagne acquisti deficitarie e, quantomeno nelle ultime 2 stagioni, fallimentare.
La Nostra C-
3a ed ultima parte-
P.S.: Andate in archivio queste 19 stagioni di Serie C, non ci resta che attendere per capire la rotta che i nuovi “padroni” dell’ultracentenario vapore chiamato Olbiacalcio, decideranno di affrontare.
Come ho già avuto modo di dire, personalmente nutro molti dubbi sulle virtù dantesche della mia Amata Olbia che, allo stato dell’arte, possa continuare ad essere (ai miei occhi) “tanto bella e tanto onesta… quand’ella Altrui (l’avversario) saluta”.
Comunque nunc et sempre OlèOlbiaOlè,
Tore Zappadu