Mentre preparavo questo “pezzo” sui “ricordi” de LOLBIA con Pontedera, mi è tornata alla mente la domanda che qualcuno, tempo fa mi fece: “perché hai pensato di diventare lo storico dell’Olbiacalcio?” Non voglio tediare nessuno con la risposta che provai a dare, ma per “sintetizzare” il tutto, mi permetto di farlo con l’istantanea di una Tessera a me molto cara, che ho “ereditato” da mio padre.
Lo faccio con il pensiero alla sua memoria ed al suo “regalo” di “passione biancolbiese” che mi ha saputo trasmettere, immaginandolo da “cronista sportivo” per conto del Corriere Sportivo, presente col suo taccuino in quel…. 23 novembre del 1947, quando arriva ad Olbia il Pontedera per la 4ª giornata del girone O di serie C.
Vinciamo la gara con un gol su punizione di Vasco Bianchi al 10’ della ripresa.
Bianchi era mezzala di vaglia, con esperienze sempre in C con Pistoiese e Sangiovannese, che con la maglia bianca in 2 stagioni collezionò 55 presenze e 14 gol e, nei ricordi degli olbiesi di quei tempi, era anche quello che “viveva da solo” in quanto fu il primo dei “giocatori” ad affittare un appartamentino nella cittadella di allora.
Al ritorno, perdemmo per 0-2 con reti di Enzo Desideri e Piero Masoni per i toscani. Quella serie C, del primo dopoguerra, per l’Olbia si caratterizzò per la solidità “casalinga” visto che al comunale vincemmo 13 dei 15 incontri pareggiando col Grosseo (1-1) e perdendo (1-2) l’ultima di campionato con Massese. Curiosamente fummo anche l’unica squadra a battere il Piombino 1-0 con rete di Galliano Parigi, un fiorentino arrivato ad Olbia proprio dal Pontedera.
Di contro “non vincemmo mai” in trasferta, collezionando 13 sconfitte, e due soli pareggi a Nuoro e Follonica.
Quelle due gare contro i “pontaderesi” furono le prime di una “sequela” di scontri calcistici che, ad oggi, somma 40 partite, con 12 vittorie bianche, 12 pareggi e 16 sconfitte; 41 i gol segnati e 46 quelli subiti.
Pontedera, assieme alla Carrarese, è anche una delle uniche 2 squadre che, nell’era Marino (8 stagioni di C) con cui ci siamo sempre “ritrovati” a contendere.
In questo ultimo “spezzone” di storia abbiamo vinto 4 volte, pareggiato 4 e perso 6. Gli altri due blocchi di “scontri”, riguardano la serie D dal 1960/67 con 10 incontri complessivi e la C2 tra il 1983/91 per 14 partite.
I protagonisti dei risultati di quei tempi furono Benvenuto “UGO” Misani per noi che, negli anni “sessanta” segnò 4 golo in 4 , nel 3-0 in casa del gennaio ‘’60, nell’1-3 del ritorno di Pontedera; nell’altro 3-0 casalingo della stagione successiva ed il suo quarto gol nel 2-3 a Pontedera il 26 maggio del “63.
Per il Pontedera Piero Pucci e Emilio Vitali furono gli unici ad avere bucato per due volte la rete olbiese.
Ai Tempi della C2 (4 gare vinte per noi e altrettante sconfitte, 6 i pareggi) Giuseppe Brandolini attaccante di Civitavecchia segnò 3 dei 10 gol complessivi da noi subiti, mentre Rinaldo “Riri” Bartolini con una doppietta conquistò la vittoria netta 0-2 al Nespoli nell’84’. Una curiosità riguarda Claudio Di Francesco, abruzzese di Lanciano che, nel dicembre dell’83 segno il gol del nostro pareggio finale (2-2) casalingo contro i Toscani e 7 anni dopo. il 13 maggio del 1990 realizzò il gol che consentì al Pontedera, in cui giocava anche Giuseppe Leggeri, di vincere (0-1) per l’ultima volta in quello “spezzone” di C2, al Nespoli.
Il recente “stock” di confronti nel nuovo millennio, 14 in serie C, il protagonista di bianco vestito non può che essere LUI: Danielinho Ragatzu che dei 13 gol sui 16 complessivi da noi segnati (visto che nella stagione 2019-20 LUI giocava in A) ha messo il sigillo in 8 occasioni, 4 gol suoi e 4 assist.
Per loro due “triplisti”, entrambi assenti nella gara di domenica:
-Cristian Mutton (tripletta nel rocambolesco 5-4 a Pontedera alla vigilia di Natale dello scorso anno) adesso indossa la maglia del Livorno;
-Giuseppe Catanese (squalificato per somma di ammonizioni) autore di 3 gol ed 1 assist, negli 8 gol complessivi nei 12 scontri cui ha partecipato negli ultimi 3 anni.
Barore Zappadu