una brutta giornata..
….una gara sprecata
non c’è niente da fare
non c’è via di scampo
mah, quasi quasi
mi faccio uno shampoo (Giorgio Gaber).

OLBIA-PERUGIA 0-1
OLBIA (4-3-3): Rinaldi, Zallu, Motolese, Bellodi, Montebugnoli (86’ La Rosa); Mameli (60’ Ragatzu), Cavuoti, Dessena; Contini (75’ Gennari), Scapin (86’ Corti), Biancu. A disp.: Palmisani, Van Der Want, Incerti, Zanchetta, Palomba, Arboleda, Belloni, Fabbri. All. Greco
PERUGIA (4-3-1-2): Adamonis, Paz (94’ Mezzoni), Angella, Vulikic, Bozzolan (90’ Cancellieri); Torrasi (60’ Kouan), Bartolomei, Lisi; Santoro; Ricci (60’ Seghetti), Matos. A disp.: Furlan, Bezzicchieri, Dell’Orco, Acella, Cudrig, Morichelli. All. Baldini
Arbitro: Filippo Giaccaglia di Jesi
Rate: 43’ Paz
Note: angoli 3-4; amm.: Zallu, Corti; Mateos, Bartolomei; rec.: +1’+3’.

Contro il più brutto Perugia della stagione, la peggior Olbia possibile.
Ha vinto Baldini che, a fronte di non pochi problemi fisici nella rosa, ha scelto un 11 esperto e concreto puntando a vincere e basta.
Ed ha perso chi in una situazione di emergenza (Nanni indisponibile, Ragatzu a mezzadria con la malasorte) ha scelto di schierare una Primavera, condita di un solo veterano Dessena, mai come oggi così spaesato ed ininfluente, dislocato la davanti a fare da sostegno ad una punta (?) desolatamente INESISTENTE e, questo, non è un problema di oggi.
Aggiungi una difesa zoppicante, per via dell’esilio “scontato” di Arboleda (evidentemente ritenuto troppo matusa decrepito a 25 anni), un centrocampo male in arnese con Biancu in mediana sempre più “disperso” nel ruolo e nella convinzione, Mameli timido e impacciato e certamente troppo responsabilizzato per una partita così importante e complicata, con i soli Cavuoti e Contini a provarci sulle fasce, ma con il primo che, comunque oggi più che mai, ha mostrato di voler “sprecare” il suo talento per troppa “gana” di eccellere e meno disponibilità a dialogare con i compagni soprattutto con quelli che, come lui, danno del tu al pallone.
La partita l’ha vinta il Perugia di testa, su corner di Lisi e inzuccata di Paz, un metro e 76 cm… davvero un “gigante” incontenibile” per i nostri difensori.
Per il resto nessuna azione da segnalare, da una parte e dall’altra.
Noi, anzi Cavuoti (lui e solo lui) a provarci con un rasoterra al 10’ parato senza difficoltà da Adamonis.
Alla fine di questi noiosissimi 94’, nessun tiro in porta, neppure un sussulto anche dalla sponda di un sorridente Perugia che, senza affannarsi troppo si ritrova 3 punti in più in classifica per gentile concessione di mister Greco (giovane ed esordiente anche lui) che predicando (di partita in partita) il salto di qualità dei suoi ragazzi, ci regala costantemente la solita solfa indigeribile; un salto che MAI  appare… forse perchè ogni volta  questa “trasformazione” si nasconde dietro un orizzonte malefico; ed a forza di “prediche” ci sta precipitando in un’angosciosa attesa del peggio che, probabilmente, deve ancora arrivare.
Nel dubbio ed in attesa di quel che sarà, “gustiamoci” un’altra chicca nel recupero di mercoledì con Rimini aspettando Godot…sperando di aver torto marcio e che arrivi il SALTO DI QUALITA’ di Mister Greco.
Alla prossima dunque, perché su questa partitaccia, non ho davvero nient’altro da aggiungere.
E visto che all’incipit ho ricordasto Gaber, rubo qualcoza anche a Vasco riscontrando la somiglianza di quest’Olbia con la sua sua Albachiara, quella che “Respira piano senza far rumore” e …..vesti svogliatamente, Non metti mai niente che possa attirare attenzione; Un particolare, solo per farsi guardare.
E, senza alcun particolare….da raccontare, meglio soffrire in silenzio,
Tore Zappadu