MEGLIO BRUTTI, CHE MALE ACCOMPAGNATI

Latte Dolce-Olbia 1-1
Latte Dolce: Garau, Gambella, Cocco, Derudas,  Chessa, Delrio, Masala, Falchi (74′ Mura), Delizos (79′ Mannoni), Usai, Satta. A disp. Canalis, Nieddu, Congiu, Ruggiu, Onali, Panai, Dore. All. Pierluigi Scotto. 

Olbia: Sorrentino, Malesa, De Cicco, Varone (84’ Di Gennaro), Peana, Varrucciu, Delrio (59′ Capuano), Masia, Pozzebon, Molino, Budroni (69’ Aloia). A disp. Saraò, Carboni, Simeoni, Doddo, Corona, Manetta. All. Oberdan Biagioni.  
Arbitro: Detta di Mantova.  
Reti: 7′ Pozzebon (rig.), 58’ Usai. 
Note: Spettatori 350. Angoli: 6-4 per l’Olbia. Ammoniti: Chessa, Gambella (Ld), Budroni (diffidato salta la prossima gara), Molino, Delrio, Varrucciu. Rec. 1′ pt, 4′ st.

Grazie a quel che hanno saputo fare prima di questi brutti 90’, Olbia e Latte Dolce possono pur sempre dormire sonni tranquilli. Visto che nessuno di quelli che hanno assistito a questa non esaltante esibizione potrà mai credere che il valore di questi due undici sia, sul serio, quello espresso in questa partita. Di sicuro non mancano le attenuanti. A cominciare dal campo, un rettangolo di gioco al limite delle decenza regolamentare, in cui ogni rinvio dei rispettivi portieri diventava un tiro nella porta avversaria. E visto il perdurare  bel bizzoso Eolo, è diventato impossibile sia il “pallalunga e pedalare” sia almeno tre passaggi di fila con pretesa di un qualche costrutto. Ergo, un tempo per uno a favore di vento e di taccuino, tiri insidiosi solo su piazzati o su corner e di bel gioco, manco l’ombra. Un 1 a 1 impattato, più per non farsi troppo male in questo decisamente convulso  finale di campionato che per guadagnare il paradiso della vittoria. Non è cambiato molto, infatti, né per i bianchi né per i sassaresi. In zona playoff è pur vero che il Cynthia supera l’Olbia di un punto dopo la vittoria decisiva sul Fondi, il quale però, probabilmente, esce decisamente dalla lotta per le prime 5 piazze piombando a,6 gare dalla fine, a 8 punti dall’Olbia quinta ed ultima poltrona buona. Si avvicina l’Anzio a 4 punti, con la pronosticatissima, ma  altrettanto sudata, vittoria su Cinderella Portotorres, che comunque domenica verrà a farci visita al Nespoli nel decisivo scontro diretto. Anche nel purgatorio del bordeline per i playout, succede pochino ai danni del  ragazzi di Scotto. Anzi la distanza tra le quattro indiziate ai playout, perdenti escluso il pari del Palestrina, si è allungata di uno da 4 a 5 punti. Adesso inutile fare calcoli, si vive una partita per volta. Entrambe le squadre hanno la possibilità di raggiungere il massimo degli obiettivi prefissati alla vigilia. Entrambe sono le matricole verginelle di questa stagione calcistica della quinta serie, e stanno onorando il calcio sardo. Ed entrambe sanno giocare certamente meglio di quel che non hanno messo in mostra in questo nervoso derby di primavera iniziata. Con l’Anziolavinio, domenica ci giochiamo un gran pezzo dell’eredità… e sarà meglio non ciccare il colpo. Nessuno pensi di mollar la presa ed i tre puntI.

Ad Majora, steddi.

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