OLBIA-ANCONA 0-1
Olbia: Rinaldi, Arboleda (84’ Caggiu), Bellodi, Motolese, Montebugnoli, La Rosa, Cavuoti, Biancu, Ragatzu, Contini (59’ Corti), Scapin (59’ Nanni). A disp.: Palmisani, Van Der Want, Zallu, Incerti, Palomba, Belloni, Mameli, Fabbri,. All.: Leandro Greco

Ancona: Perucchini, Marenco, Cella, Dutu (60’ Cioffi), Peli (46’ Clemente), Paolucci, Basso, Colisaco (64’ Mattioli), Martina (82’ Barnabà), Spagnoli (46’ Energe), Kristoffersen. A disp.: Vitali, Testagrossa, Nador, Useini, Agyemang, Paglialunga, Mattioli, Gavioli. All.: Marco Donadel.
Rete: 80’ Energe
Note: angoli 7-3 per Olbia; al 90’ espulsi con rosso diretto Corti e Barnabà per correttezze; amm.: Biancu, Motolese, Spagnoli, Basso, Paolucci.

Perdiamo come sempre,
ma quanto li abbiamo facilitati

Continua la maledizione Ancona, per la terza stagione consecutiva negli scontri in campionato in cui NON siamo mai riusciti a vincere. Un solo pari ad Ancona lo scorso febbraio, per il resto solo sconfitte. Una più brutta dell’altra ma, quest’ultima è davvero complicata, molto più complicata da digerire.
Siamo stati noi a perdere, una occasione d’oro, per riprenderci da un periodo piuttosto deprimente.
Ed è complicato capire come questa Olbia possa giocare per 60’ senza alcun punto di riferimento in avanti, visto che mister Greco lascia, ancora una volta, Nanni al palo e inserisce Scapin che, aldilà di un lodevole impegno, non ne azzecca una che una negli stop, negli scambi, nel gioco aereo e, peggio mi sento, nelle conclusioni.
In quei primi sessanta minuti, accade poco o niente, per noi e per loro.
Noi, ci proviamo con qualche tiro da lontano di La Rosa (9’), Contini (27’) e Biancu (46’), alcuni spunti di Cavuoti e Ragatzu che al 41’ concedono a Contini una palla che andrebbe solo calciata dentro, ma il toscano sballa il tapin decisivo a due passi da Perrucchini.
Da parte loro, solo con l’ingresso di Energe, alta al 50’ una sua conclusione da zona penalty,  si avvertono i prodromi di quel che potrebbe accadere. Perché, con la crescita esponenziale dei talenti di Ragatzu e, ancor di più, di Cavuoti costruiamo una mezza dozzina di palle gol.

Al 65’ il “peperino” abruzzese concerta con Arboleda l’uno-due che lo porta a tu per tu con Perucchini che, lo ipnotizza, nel tiro conclusivo, al 68’ è Ragatzu a schiacciare troppo il suo tentativo dalla fascia sinistra dell’area di rigore.
Al 74’ è Perucchini che smanaccia in angolo, la sventola di Ragatzu che mira al disotto della traversa.
All’85’ Cavuoti incursore dalla fascia destra nell’area piccola,  manda all’esterno rete il possibile pareggio.
Al 93’ ci si mette anche la sfiga nostra ed il culo del duo Marenco-Perucchini perché stavolta Cavuoti non sbaglia niente, ma la palla, a portiere battuto, prima di entrare carambola sul ginocchio del difensore e finisce tra le braccia del miracolato Perucchini
Il gol della vittoria dorica è frutto della buona verve di Cioffi ed Energe (i loro due ingressi d’attacco) quando all’80’ il primo dei due riesce ad evitare l’interposizione di un Arboleda stanchissimo, e crossare per l’accorrente Energe che non si fa scappare l’unica chance di tutta la partita per regalare ai suoi i 3 punti più inattesi e, purtroppo per i bianchi, indigesti per un Olbia che, adesso, ha davvero di che riflettere su come riprendere un cammino che, d’improvviso, si fa sempre più maledettamente preoccupante.
E soprattutto tentare di giocare con 11 uomini, compreso Nanni, sin dall’inizio.
Alla prossima, mercoledì a Sassari per la Coppa e, che il dio del pallone, ce la mandi buona…
Ad majora Ragatzi, ora e sempre OlèOLbiaOlè,
Tore Zappadu