OLBIA-CARRARESE 0-0
Olbia
(3-4-2-1): Rinaldi; Bellodi, Motolese, Montebugnoli; Arboleda (56’ Fabbri), La Rosa, Cavuoti (73’ Zallu), Biancu; Contini (56’ Corti), Nanni (85’ Scapin), Ragatzu. A disp.: Palmisani, Van der Want, Incerti, Zanchetta, Palomba, Belloni, Mameli, Caggiu. Allenatore: Greco L. All.: Leandro Greco

Carrarese (3-5-2): Bleve; Coppolaro, Di Gennaro, Imperiale; Grassini, Della Latta (61’ Zuelli), Schiavi (61’ Zanon), Belloni (76’ Morosini), Cicconi; Capello, Simeri (46’ Panico). A disp.: Tampucci, Mazzini, Illanes, Palmieri, Opoola, Raimo, Cartano, Sementa. All.:Dal Canto.
Arbitro: Antonino Costanza di Agrigento
Note: Angoli 2-4 per Carrara; amm.: Arboleda, Bellodi, Cicconi, Capezzi, Belloni, Zallu.; rec.: +1’+8’

È davvero la stagione delle “prime volte”, dopo 63 anni di confronti tra le due compagini, al 21° capitolo arriva quindi il primo 0-0 della storia.
Di sicuro sono state più divertenti le nostre prime vittorie,storiche anche quelle, con Cesena e Vis Pesaro, però questo risultato ad occhiali è stato comunque il risultato di una gara giocata bene da entrambe le squadre che, per diversi motivi, non si potevano permettere di perdere.
E per farlo, hanno provato a vincerla dal primo all’ultimo minuto.
Molto più propositiva ed efficace quella di Dal Canto nei primi 45’, con l’aiuto di un impertinente vento di levante a favore, che ha collezionato una mezza dozzina di tiri in porta di cui la girata di un soffio a Lato di Simeri al 21’, la “testata” di Cappello la sciato colpevolmente solo dagli 11 metri al 37’ ed il tuffo di Simeri che scheggia il palo 30 secondi dopo, sono state le più preoccupanti per un Rinaldi, comunque, sempre attento protagonista nella “verginità” della sua porta.
Da registrare, sempre nel primo tempo, solo qualche “intermezzo” a nostro favore con solo un tentativo coraggioso di Cavuoti (cresce, davvero cresce il ventenne vastese) alto per le braccia degli ultras in tribuna mare e, con maggior vigore, su un piazzato di Ragatzu (sempre più vicino agli standard abituali) una incornata di Nanni che ha fatto eccellere le doti di Bleve con l’intervento più “caldo” e difficile di tutta la gara.
Nella ripresa abbiamo “danzato” molto più noi, grazie ad una prestazione convincente nel reparto nevralgico di centrocampo, dove La Rosa (Carattere, Polmoni e Muraglia insuperabile), Biancu (Impeccabile spina nel fianco per gli avversari) e Cavuoti (estro e fantasia al servizio della “gioventù al potere”) sono stati davvero competitivi e pericolosi provando, in tante occasioni, la soluzione da lontano, di cui la “cannonata” a lunga gittata di La Rosa dell’88’ è quella più prossima alla conquista dei 3 punti.
In definitiva una partita vissuta sempre col fiato sospeso, tra due squadra che hanno giocato per superarsi e, in cui, evidentemente per entrambe le squadre non ha fatto difetto la parte difensiva, evidenziando di sicuro non poche carenze sul fronte offensivo.
Un buon punto da mettere in cascina, in questo avvio di campionato dove solo una squadra la Torres che (5 vittoria consecutiva) sembra davvero in grado di non soffrire le vertigini del potere.  
Quella Torres con cui, il 4 Ottobre per il 113° derby, avremo modo di misurarci per il superamento del turno di Coppa Italia.
Nel frattempo abbiamo la chance di domenica contro un Ancona che, nonostante quel che racconta la classifica, non è sicuramente un avversario da sottovalutare.
Ad Majora Ragatzi et nunc et semper OlèOlbiaOlè.
Simprie