AFFONDIAMO, MA CON ONORE E TANTO RAMMARICO.
aloiaGRAVE INFORTUNIO AL NOSTRO ALOIA
Olbia-Fondi 0-1
Olbia: Saraò; Malesa, Peana, Farina, De Cicco (81 Aloia); Varone, Di Gennaro; Del Rio (46’ Doddo), Molino (46′ Corona), Budroni, Pozzebon. All. Biagioni; a disp.: Sorrentino, Carboni, Simeoni, Varrucciu, Masia, Capuano;

Fondi: Senatore; Di Fino, Cirilli, Lomasto, Zara; Perna, Barone, Vaccaro (84’ Serpico); Bonanno (79’ Dominici), Regolanti, Matarazzo; All. Pascucci; a disp.: Buccheri, Pompei, Leone, Mastrioanni, Di Palma.
Arbitro: Volpi di Arezzo
Rete:  75’ Regolanti
Note: corner 1-1; amm. Peana e Vaccaro (entrambi diffidati saltano la gara di domenica); 41’ espulso Malesa per doppia ammonizione; 84’ grave infortunio al ginocchio di Aloia, l’Olbia resta in 9 per aver completato i cambi.

L’unica vera grandissima preoccupazione resta per le condizioni di Ale Aloia, il gioiellino bianco che nell’ennesima incursione in area avversaria, si accascia per via di una brutta contorsione al ginocchio. Esce dal campo sofferente e nessuno si azzarda a fare ipotesi sull’entità e la tipologia dell’infortunio. Se ne saprà di più dopo le visite specialistiche, ma l’impressione è che per il bomberino spaccareti, il recupero possa non essere breve. Davvero un peccato, per un ragazzo che, anche sotto l’aspetto caratteriale, merita ogni lode possibile, mettendo a disposizione ogni volta che viene chiamato alle esigenze di squadra. Oggi per esempio, con una decisione inattesa, Biagioni gli ha preferito Budroni, ed il ragazzino dal gol facile, non ha battuto ciglio. E non appena il mister lo ha chiamato a dare il suo contributo negli ultimi minuti, ha subito dato di che pensare agli avversari che si sono subito asserragliati in area, per uscirne solo quando la sorte maligna lo ha atterrato definitivamente, senza che (questo va detto) ci sia stato scontro con alcuno dei rossoblu. Auguroni Alessandro, arrivederci a presto dentro il rettangolo di gioco per divertiti e divertirci come solo tu sai fare. Siamo tutti in ansia per te, ma ti aspettiamo più presto che sia.

Ah, la gara! è finita bene per il Fondi, anche al di là dei loro effettivi meriti. Oddio alla fine, con due difese arcigne ed il vento a dare fastidio, si contano sulla punta di due dita le azioni pericolose. Una per noi e una per gli ospiti. Loro hanno segnato con Regolanti, ma è stato bravo Matarazzo sulla sinistra a saltare Doddo e crossare bene per il tapin del centravanti. A Corona (bellissimo il suo slalom) ed al suo mancino insidioso, invece Senatore (il portiere meno battuto del girone) ha detto No. E tutto è rimasto com’era anche possibile che fosse, in una partita da tripla, vista la forza delle due squadre. Un fatto è certo, a far pesare la bilancia da una sola parte ci ha pensato una decisione sbagliata dell’arbitro, una decisione non dubbia, sbagliata e basta nei confronti di Malesa che in incursione nell’area avversaria tocca la palla col braccio incollato al corpo del tutto casualmente. Niente da fare, Volpi (che per il resto ha arbitrato senza infamia, ma anche senza troppa lode) ha deciso da che parte doveva girare la bilancia della fortuna. C’è da dire che anche in 10, anzi paradossalmente soprattutto in 10 l’Olbia è stata padrona del campo, anche se non ha quasi mai concluso in porta, per qualche timidezza eccesiva (vedi Budroni che, mostra di avere i tempi giusti nei tagli  e negli inserimenti, ma non tira in porta neppure per grazia ricevuta) o Pozzebon che ha sempre perso l’attimo fuggente, marcato com’era in maniera stressante e fallosa, anche se pressoché mai difeso dal direttore di gara. Comunque questa temutissima gara, è solo un episodio in un cammino ancora lungo, nel quale questa Olbia, con questo carattere e questo organico, può ancora dire molte cose interessanti. Adesso tutti a Sora, attendendo liete nuove da casa Aloia…
Ad Majora, ragazzi.
Simprie.