PESCARA-OLBIA 1-0
Pescara: Di Gennaro (79’ Sorrentino; Cancellotti, Drudi. Nzita; Rizzo, Pompetti, Mamushaj (63’ Zappella), Galano (84’ Clemenza), Ferrai, De Marchi (75’ Rauti); a disp.: Radaelli, Rasi, Illanes, Valdifiroi, Marilungo, Diambo, Bosic, Veroli; all.: Auteri.
Olbia: Ciocci; Pisano (52’ Pinna), Brignani, Emersono, Travaglini; Giandonato (92’ Belloni), Lella, Palesi (92’ Occhioni), Biancu (69’ Chierico); Ragatzu, Mancini (69’ Demarcus); a disp.: Van der Want, Boccia, Renault, La Rosa; all.: Canzi
Arbitro: Filippo Giaccaglia di Jesi
Rete: 84’ Drudi
Note: angoli 8-3 per Pescara; amm.: De Marchi, Cancellotti, Ferrari, Veroli; infortunati al 51’ Pisano scalciato da dietro da Ferrari; al 77’ Di Gennaro rimasto contuso alla spalla nel tuffo scorretto che ha steso Demarcus nell’incredibile fallo da rigore non concesso da Giaccaglia.
Prima di raccontare questa ennesima (Settima) e problematica sconfitta, una volta tanto partiamo da una clamorosa svista (per usare un del tutto inappropriato eufemismo) dell’arbitro Giaccaglia.
Siamo al 77’ quando, un lancio spettacolare di Giandonato è preda del bravissimo Demarcus che, muovendosi benissimo come gli è congeniale, detta i tempi di un assist millimetrico del nostro play e si invola verso Di Gennaro in uscita disperata, la giovane punta Pattadese (come si vide bene anche nel fermo fotogramma dell’azione) tocca per primo il pallone che supera Di Gennaro che, nell’uscita da ultimo uomo, investe ed atterra fallosamente Demarcus… tutto regolare secondo l’arbitro… se non è in malafede è di sicuro più cieco di una talpa.
Un fatto uguale, uguale nella stessa zona dell’area destra del portiere era accaduto in Reggiana-Pescara, tra Di Gennaro e Lanini, in quel caso Maranesi di Ciampino assegnò il rigore ed il rosso diretto (perché ultimo uomo) a Di Gennaro, così come con Demarcus al momento dell’impatto.
Inutile girarci attorno: ABBIAMO SUBITO UN VERGOGNOSO FURTO.
Questo episodio ha falsato la partita (comunque dominata soprattutto nella ripresa dai padroni di casa) e questo mancato 7° rigore ai danni del Pescara (la squadra più fallosa dentro l’area, ha invece consentito agli uomini di Auteri di riprendere fiato e crocifiggerci per la settima sconfitta, per colpa di una delle, ormai, più evidenti carenze del nostro pur bravo Ciocci… le palle sui corner dentro l’area piccola sono sempre preda dell’azzuffamento caotico di difensori e attaccanti, con il nostro estremo difensore spettatore impotente.
Stavolta gli capita due volte fila: visto che prima su un piazzato dalla sinistra di Ferrari, Ciocci che è attorniato solo da suoi compagni nell’area piccola, non chiami e pretenda la palla e lasci colpire la stessa da Lella che scoordinato di testa, manda in angolo dalla parte opposta.
Così subito dopo, all’ultimo tentativo Pompetti va sull’angolo destro scavalca la calca della “sedda murra” di fronte a Ciocci, che non accenna (come sempre) neppure a saltare, e la palla arriva come telecomandata, precisa-precisa sul piede di Drudi che non deve neppure toccarla, perché la rete arriva di sponda con il piede piantato a terra dell’ultimo uomo vicino al palo lontano… ovviamente come da “manuale” (e come testimonia la foto) sempre e comunque un nostro avversario.
Troppa la rabbia per un’occasione sprecata di fare almeno un punto, facendo bella figura contro un Pescara che, come detto, ha sempre provato a fare la partita, ma è stata pericolosa soltanto in due o tre occasioni, facendoci a mala pena il solletico.
Noi, a parte la stupenda azione del rigore sacrosanto e incredibilmente negato, non siamo mai arrivati a infastidire Di Gennaro se non in alcune situazioni su palla ferma.
Era una partita che doveva terminare sullo 0-0, perché loro sono ancora convalescenti e tutto sembrano, meno che dei fulmini di guerra.
Noi, per la prima volta abbiamo giocato solo per non prenderle e, in sintesi, siamo anche l’unica squadra tra le 12 incontrate fin qui da questo scarso Pescara, a non avergli segnato neppure un misero golletto, e in dolorosa aggiunta, come spesso accade, abbiamo fatto la fine dei…. pifferi di Montagna.
Siamo sempre più giù e di fronte a noi non si vede quasi più l’orizzonte…
Mala Tempora Currunt, ma domenica arriva la Carrarese, con cui nelle cinque stagioni di serie C al Nespoli non abbiamo mai perso, vincendo le ultime tre occasioni in cui li abbiamo ospitati…
Ragazzi, vedete un po’ voi!
Ad Majora, ora e sempre OlèOlbiaOlè,.
Simprie