Arezzo-Olbia 1-0
Arezzo (4-3-1-2): Pelagotti, Luciani (61’ Zapella), Pinto, Burzigotti, Sala, Buglio (61’ Benucci), Serrotti, Rolando (72’ Basit), Foglia, Cutolo (83′ Choe), Brunori (72’ Persano). A disp.: Bertozzi, Sereni, Zini, Salifu, Tassi, Borghini. All.: Dal Canto
Olbia (4-3-1-2): Marson, Pinna, Bellodi, Iotti, Pisano, Vallocchia, Gemmi (75′ Muroni), Biancu, Peralta (75′ Pennington- 90′ Maffei), Ceter, Ogunseye. A disp.: Van der Want, Romboli, Pitzalis, Cusumano, Dalla Bernardina, Muroni, Senesi. All.: Filippi
Arbitro: Eduart Pashuku (Albano Laziale). Rete: 88′ Burzigotti
Note: corner 2-3; amm.: Pinna, Ceter, Bertozzi; espulso al 89’ l’allenatore Dal Canto; Rec.: +2’/+4′.
Riproviamo a partire dalla fine. Dalla stramaledetta immagine (sempre più ripetitiva e insopportabile) di un’Olbia “macca, malaunida e ciulona” nelle marcature sui corner e sui piazzati. E faccio, con tutta la rabbia che ancora ribolle in corpo, l’ennesimo appello affinché termini questo INCUBO. Di sotto il fotogramma della cosiddetta sfortuna.
Dentro l’area loro, sul corner di Serrotti, si piazzano in 7 e, a parte Choe, occupano tutti la parte alta di centrodestra dell’area, due di loro sono completamente smarcati, noi invece abbiamo 10 giocatori dentro l’area più il portiere che non è Van der Want, ma Marson. I nostri com’è usuale si piazzano a zona, insomma la sensazione è che si marchino fra loro. Quando parte il calcio d’angolo in due (Foglia e Benucci) stazionano defilati e isolati, pronti ad un’eventuale ribattuta, il terzo Burzigotti (193 cm) è l’unico tenuto in “stretta osservazione” dal “watusso” Pinna (171 centimetri). Pensate un po’, se non aveste visto la partita, non indovinerete mai quale capoccia, del tutto indisturbata, va ad incocciare il pallone.
Insomma, possibile che con soli tre lunghi (Persano 187 cm, Pinto 188 cm e, appunto il Burzigotti di sopra) i nostri 4 after (Iotti 190, Ogunseye 189, Bellodi 187, Ceter 187) abbiano pensato a fare barriera tra loro e noi abbiamo dovuto assistere a questa pesantissima ingiustizia. Ma come si fa, ad accettare una cosa del genere.
Per 96’ l’Arezzo NON E’ ESISTITO. Ha voglia Dal Canto di raccontare che sono stati penalizzati dal terreno di gioco, in condizioni quasi peggiori del nostro, e che loro contro una squadra come la nostra (“palla agli esterni” e cross ai “corazzieri mori”) hanno difficoltà a esprimere il loro grande potenziale.
Cazzate.
Li abbiamo pressati alti per tutti i novantasei minuti, non li abbiamo fatti respirare. Non hanno mai tirato in porta, escluso il nostro regalissimo a Burzigotti, in quei maledetti 10 secondi; siamo stati, per l’ennesima volta, bersagliati dalla Maledizione che sembra aver avviluppato il nostro amato Ceter, abbiamo ammirato un Biancu in giornata stratosferica, tutti i ragazzi hanno dato anima e cuore, e torniamo a casa senza un briciolo di entusiasmo, sicuri di aver subito un furto senza destrezza, visto che sono bastati 10 secondi di “svago” per rovinare tutto.
Mi spiace davvero tanto, sono incazzato e non riesco a dire altro.
Mi scuso con i miei alcuni lettori e, spero in futuro, di essere più prodigo di parole e meno depresso di oggi.
Ad majora, sempre e comunque
Tore