Olbia-Mole Marino 3-2
Olbia (4-2-3-1):Sorrentino; Abachisti (61’ Doddo), Peana. Varrucciu, Malesa; Farina, Di Gennaro; Del Rio, Gallon (75’ Molino), Aloia (91’ Musella); Pozzebon.; all. Giorico (in panchina Serreri), a disp.: Depperu, Asole, Taras, Simeoni, Columbano, Capuano.
Mole Marino (4-4-2): Brugnettini; Fusaroli, Muscia, Quadrini, Romeo; Spalletta, Cristofari (48’ Bottoni), Dell’Arni, Capolei (76’ Mazzotti); Bozzoni (82’ Rocchi), Federici; all. Incarbona; a disp.: Catania, Canestri, Borrelli, Baronci.
Arbitro: Cipriani di Empoli
Reti: 24’ e 40’ Del Rio; 59’ Quadrini, 86’ Federici; 89’ Di Gennaro.
Note: corner 6-5 per Olbia; amm. Abachisti, Malesa, Di Gennaro, Doddo; Dell’Arni, Bozzoni. Rec.: 1’ e 6’.
Per i buoni propositi, le buone azioni e le indulgenze c’è ancora tutto il tempo dell’…avvento. Per vincere invece, oggi era la giornata giusta. Senza se e senza ma, bisognava chiudere l’astinenza di vittorie, da troppo tempo subita. A dire il vero qualche se e qualche ma, ce lo siamo saputi creare. Dopo aver chiuso (?così pensavamo?) la pratica nel primo tempo con due belle azioni corali della consueta trazione anteriore di mister Giorico (oggi in tribuna), come col Sora abbiamo cominciato ad annaspare. Siamo stati tanto bravi da non consentire nessun tiro in porta ai frazionisti di Marino, ma sufficientemente polli da permetterglielo su due calci d’angolo. E così hanno segnato i loro gol, uno con sponda facile facile di Quadrini, vecchia volpe e grande addomesticatore di occasioni al limite. Per il secondo ci ha pensato Federici, una pertica di quasi due metri cui (forse la ormai consueta nostra sindrome da rigore contro) abbiamo consentito di “carpiarsi” nel corpo e sul pallone e trovare, sul solito calcio dalla bandierina, una rovesciata quasi al rallentatore che ha portato i suoi a impattare la gara, fino a quel momento e giustamente in mano ai bianchi. Alla fine l’ha spuntata il carattere. Buono e deciso anche l’innesto di Molino che ha rilevato uno stanco Gallon, probabilmente il più bello visto in tutta la stagione, e di riffa o di raffa, insomma, come dire, anche un po’ di culo abbiamo trovato il golletto che ci ha riportati sulle retta via per raggiungere quel che all’inizio ci eravamo prefissi. La stilettata di Di Gennaro è stata probabilmente deviata dall’esordiente Dell’Arni, ma il gol è tutto suo ed è anche suo il merito principale di questi primi sorrisi natalizi dopo tanto dolore, non ancora sopito. L’Olbia ha vinto dimostrando il suo cuore e la sua cocciuta voglia di esserci. Di sicuro è ancora in convalescenza, oggi per esempio all’ultimo rintocco della settimana gli sono venuti a mancare Masia (che sarebbe dovuto rientrare dopo la quaresima inflittagli da giudice sportivo) e Loddo. Entrambi salteranno anche Terracina di mercoledì, ma senza sfasciarci la testa godiamoci anche lo show di un certo Del Rio Alessio di Sassari, alla sua prima apparizione dopo due anni di svernamento proprio ad Arzachena e a Porto Torres. I due gol sui quali c’è il sigillo del fromboliere principe, grandi sciagate contro Brugnettini che non può che deviare e respingere (a malapena) le bordate di OstiaMan, sulle quali il falchetto della Nurra è stato bravo a catapultarsi e spedire l’infreddolito pubblico del Pirina sulla stratosfera. Poi, come detto, il recupero degli avversari, ed infine il colpo di genio di sua santità il signor Diego della Festa. Festa della prima vittoria di questa “paska e nadale” tanto attesa e così promettente. E mercoledì, ancora in pista, sempre ad Arzachena, a fare i conti con un’altra pratica da risolvere, Il Terracina, con l’occhio anche al San Cesareo che ci precede al secondo posto alla distanza di giusto 3 punti.
Insomma un’altra prestazione senza se e senza ma: da Vincere!
Per continuare a festeggiare il nostro meritato Natale.
Simprie