In pieno clima del mercato di “ristrutturazione” i bianchi di Michele Filippi volano verso l’antico comunale di Via Ca’ Bianca, a Busto Arsizio, con rinnovata rabbia per l’orgoglio tradito, ma anche con tutte le incognite di una ripresa agonistica tra le più complicate di questi ultimi anni. In un mercato nel quale, finora, non si batte un chiodo (a parte le “sicure” uscite di Calamai, Martiniello, Tetteh, ed uno tra Cusumano e Vergara) desta più di una qualche preoccupazione il paventato “addio” di Yuri Senesi.
Ma tant’è, e quindi meglio attendere il futuro prossimo, prima di qualsiasi altra considerazione.
Diverso il discorso dei nostri avversari che, continuano i festeggiamenti per il loro centenario, godendosi i risultati di uno splendido 2018 (promozione in C accompagnato dallo scudetto della serie D, un po’ come accadde a noi nei primi anni del secondo millennio) ed una classifica che li vede saldamente al 9 posto in graduatoria, distante da noi ben 11 punti. A dire il vero, stando agli “spifferi” del mercato sembrerebbe che, persino nelle trattative di mercato, Olbia e Pro Patria stiano giocando un “match” per aggiudicarsi il centrocampista Niccolò Cottarelli, in uscita dall’Alessandria e che, nella stagione trascorsa, è stato uno dei bravi protagonisti dei successi bustocchi con 39 presenze complessive ed oltre 3900’ giocati, quasi sempre da titolare.
Per ora, comunque, è più che probabile che le due squadre si affrontino con gli attuali organici.
Organici costruiti ed utilizzati in maniera speculare, anche se del tutto opposta come finalità. Ricordato che la media età, tra tutti i giocatori utilizzati almeno per un minuto della Pro, è di 26,83 anni (con riferimento al 2019) e quella dell’Olbia (sempre in riferimento al 2019) di 22,77; va detto che mentre i bianco blu hanno messo in campo finora 15 “maturi” e 8 under, l’Olbia ha giocato invece con 5 adulti e 17 under. Nel suo 3-5-2 Ivan Javorčić, il mister croato-brianzolo, solo in una occasione, nel pareggio con Siena, ha utilizzato 5 giovani contemporaneamente. Mora (comunque squalificato per domenica) e Galli, entrambi ’97 e, finora, unici ad aver timbrato tutte le 20 presenze, più Lombardoni (’98) sono stati, di fatto, i giovani “titolari” preferiti nello schieramento iniziale.
Interessante, invece, quanto accaduto tra i pali. Infatti la Pro ha iniziato utilizzando, come titolare, Giulio Mangano (1999), reduce dalla brillantissima e vincente stagione in serie D, ma dalla tredicesima partita gli è stato preferito il più esperto, Paolo Tornaghi (1988) con il quale, in questo spezzone di 8 gare, i lombardi hanno perso solo l’ultima con Pistoiese (1-3), conquistando 13 dei 27 punti complessivi, segnando 10 gol subendone 7, intervallati da 396’ di imbattibilità del portiere che, segnaliamo la curiosità, è rientrato solo quest’anno in Italia dopo 6 stagioni nelle fila del Chicago Fire e del Vancouver WhiteCup.
Insomma, per quanto allo stato dei fatti matricola in serie C, incontriamo una squadra esperta e molto complicata da affrontare. In casa i bustocchi hanno conquistato una dote di 16 punti complessivi, perso solo due volte, una con la corazzata Pro Vercelli (terza in classifica, ma con 3 gare da recuperare), l’altra con Piacenza, la capolista (finora) incontrastata di questa appassionante stagione.
Buona Partita a Tutti.
Simprie.