IL SORRISO SMORZATO
DI UNA MERITATA…
MANCATA  VITTORIA

 

Lucchese-Olbia 1-1
Lucchese (4-3-3): Falcone; Zanini (74’ Isufaj), Gabbia, Martinelli, Favale; Greselin (62’ Lombardo), Mauri (84’ Strechie), Provenzano; De Feo, Sorrentino (62’ Jovanovic), Bortolussi. A disp.: Aiolfi, Madrigali, Cardore, Bernardini, Santovito, Palmese, De Vito, Bacci. All.: Favarin
Olbia (4-3-1-2): Marson; Pinna, Bellodi, Iotti, Cotali; Vallocchia (86’ Piredda), Muroni (74’ Tetteh), Calamai; Ragatzu; Ogunseye (86’ Martiniello), Ceter (74’ Biancu). A disp.: Crosta, Van der Want, Pitzalis, Pisano, Cusumano, Vergara. All.: Carboni
Arbitro: Sajmir Kumara di Verona
Reti: 32’ Daniele Ragatzu; 95’ De Feo
Note: corner 10-3; amm, Gabbia, Defeo; Ogunseye, Piredda; rec.:+2’+8’.

2 punti persi, per un’inezia, per una sola, unica, vera, costosissima e stramaledetta disattenzione di questi strafottuti 100’ di gioco effettivo, che l’Olbia aveva condotto senza consentire un solo, uno che uno, tiro in porta ad una Lucchese davvero troppo lenta, imbastita e senza troppe idee.
Abbiamo giocato meglio, molto meglio nel primo tempo con 3 nitide occasioni: una con Vallocchia, poi una discesa lunga una vita, inciampata all’ultimo passo, di un Ceter stratosferico e, quella decisiva e splendida, dell’imperatore di Quartu, Danielinho Ragatzu che, da subito ci ha regalato la non immotivata o irrispettosa illusione che, quest’oggi, non ce ne sarebbe stato per nessuno.
Nei primi 70’ abbiamo visto dei pressing a tutto campo di RobertOne, Ceter, Vallocchia e

Il bellissimo Gol di Ragatzu

Ragatzu che hanno fatto perdere il lume della ragione ai rossoneri di Favarin. Siamo stati bravissimi a centrocampo, bravi, molto più bravi del solito in difesa, e, praticamente, disoccupati con Marson che, per la verità, due volte ha fatto persino le sue parate splendide.
È capitato su due angoli, quando da posizione ravvicinata, una volta Provenzano, l’altra Bortolussi avevano calciato verso il nostro portierone, ma solo dopo il fischio dell’arbitro; una volta per fuorigioco l’altra per fallo di mano di De Feo. Ma lui, il Leonardo friulano, le minacce le aveva comunque sventate.
Alla fine, è toccato proprio a DeFeo (inesistente fino a quel punto) togliere le castagne dal fuoco ai padroni di casa, profittando di una “marcatura” piuttosto “extralarge” di Pinna. Insomma, per 94 minuti ed una ventina di secondi abbiamo applicato al meglio il nuovo credo di Mister Guido “segnare per primi e non farci mai raggiungere”. Peccato, peccato, davvero peccato per questo capitombolo, proprio al rush finale.

Tutto ciò detto, resta comunque la bellissima impressione di forza del gruppo che, non ha mai sofferto il pur rabbioso forcing di una Lucchese che, a scanso di equivoci, è davvero una signora squadra. Siamo stati bravi, abbiamo fatto tremare avversari nel campo, sugli spalti e davanti alla Tv…
Ci manca ancora la vittoria, ma sul campo di gioco, l’Olbia c’è e, ad ogni domenica che passa, lo dimostra sempre meglio, con sempre maggiore autorevolezza. Certo sarebbe bello se i nostri “corazzieri” del fronte avanzato avessero sulle gambe tutti i 90’ per reggere con polmoni e fiato, le innumerevoli ed esaltanti sgroppate che riescono a produrre.
Eppoi, giusto per non “tralasciare” anche la stizza del “pelo nell’uovo”, diciamo pure, in tutta franchezza, che sono problematiche da capire le “amnesie” tecniche di un Martiniello che ad ogni ingresso in campo, da sempre la sensazione di poter spaccare il mondo e finisce, immancabilmente, per perdersi stupidamente in un bicchiere d’acqua. Per due volte, come gli è già capitato in altre occasioni, se, dopo belle azioni avvolgenti, con ripartenze e contropiede che potevano e dovevano domare le velleità avversarie, non avesse sbagliato appoggi semplici e decisivi, avremmo potuto chiudere l’incontro prima noi di loro, giusto nei minuti finali. Comunque, stavolta il bicchiere è troppo vuoto, molto più vuoto del necessario, perché i 3 punti ci stavano Tutti. Ma stiamo discettando pur sempre di un pareggio importante che, comunque, non deve fiaccare il morale dei nostri ragazzi.
Oggi siamo stati in grado di far “vedere” i sorci verdi ad un nostro amico, Favarin, ex allenatore di qualche annata fa; domenica avremo a che fare con un altro ex mister, di una panchina di un passato prossimo. Ecco, è arrivato il momento di ricominciare a vincere e, davvero, con questa preziosa ed importante prestazione odierna abbiamo spiegato a tutti che siamo pronti, per misurarci al meglio in tutte le sfide. E, quindi, anche il fortissimo Siena dell’amico Mignani è avvisato: dopo tanta fatica, tanto cuore e tanto coraggio, adesso abbiamo diritto anche noi a…
riprenderci il SORRISO della VITTORIA.
Ad Majora, nunc et semper OléOlbiaOlé,
Simprie.