Qualche giorno fa leggendo questo “dispaccio” di web calciomercato ho avuto un soprassalto: “La Sambenedettese rifiuta una maxi-offerta per Andrea Vallocchia. Secondo quanto riporta Gianlucadimarzio.com, l’Olbia, club molto vicino al Cagliari, avrebbe proposto il prestito gratuito fino a giugno e poi un’opzione d’acquisto a 320mila euro, al netto di bonus, per ottenere il cartellino del centrocampista classe 1997. Il patron dei rossoblù Fedeli, però, avrebbe rifiutato l’offerta, convinto che il giocatore possa continuare a esprimersi ancora ad alti livelli in questa stagione con i marchigiani.”
Vera o falsa che fosse la notizia, i suoi contorni mi avevano comunque intrigato. Non solo per la non irrilevante quantità dell’esborso, assolutamente non usuale negli ingaggi cui, da queste parti, siamo stati abituati, ma soprattutto per il valore innegabile e comprovato dell’acquisto.
E da quel momento non ho fatto che leggere tutto quel che c’era da leggere su di lui. Vallocchia è all’attenzione del calcio che osserva i giovani di talento, da almeno 4 anni a questa parte e che, la Samb, facesse resistenza era più che logico vista la sua importanza nello scacchiere di Capuano.
Il ventenne centrocampista di Rieti è stato, sin dalla scorsa stagione, il punto fermo tra le giovani leve dei rossoblù; e non solo, visto che si è conquistato esperienza e credibilità degne del futuro roseo che, speriamo, lo attende anche da noi. In questa stagione è stato il quarto giocatore più presente nelle 21 gare di campionato, 19 i tagliandi obliterati, 13 da titolare e 6 ingressi per un totale di 1097 minuti e, anche, un gol contro il Santarcangelo. Le sue presenze in serie C con la Samb, non sono 33, ma ammontano a 37, comprese le gare di playoff, per un totale superiore ai 2200 minuti. Il suo score (tratto dalla media voti del Corriere dello Sport nelle gare di campionato da lui disputate) è di 6,59; solo 3 volte sotto la sufficienza (5.5) ed altre tre volte ha meritato il 7,5 e per la maggior parte delle volte un più che onorevole 6,5.
Insomma, ad Olbia non arriva uno qualunque. (Nella foto, Corriere dello Sport del 9 settembre scorso che omaggia il nostro talento)
Gioca bene con entrambi i piedi, è centrocampista avanzato di buonissimo livello, Moriero lo preferiva nel tandem (di Corsa e Potenza) con Gelonese per sfruttare al meglio le ripartenze e ritmi di gara velocizzati. Con Capuano ha giocato, in diversi ruoli, ma preferibilmente sulle fasce. L’ultima apparizione di ieri, contro il Gubbio, lo ha visto sulla fascia destra ed un cronista locale, ha così sintetizzato il suo rendimento: “Sulla destra parte con la dinamite nelle gambe e apre a ripetizione la difesa eugubina.”
Evitiamo, per desiderio di sintesi, di riportare tanti altri lusinghieri commenti. Quel che conta è che, adesso, l’Olbia ha un Uomo in più su cui puntare e Lui un ambiente che da tempo ha issato la bandiera della Gioventù… al Potere.
Non è un caso se la Samb ce lo ha dato sì, ma solo in prestito.
Vallocchia è più che una speranza, essendo di fatto una giovane certezza e, per chi avesse ancora qualche dubbio, giusto consultare un amico dal cuore bianco che lo conosce bene, Mirko Miceli: “Sono contento per Andrea che, in una società che punta sui giovani e sul futuro, riuscirà a dimostrare tutto il suo grandissimo valore: Auguri di tutto cuore a tutt’e due. ”
Benennidu, Andria
